Chiude sportello antiracket, il Comune di Canosa dopo le polemiche: “Allarme senza alcun fondamento”

“Quanto denunciato dal presidente della Federazione delle associazioni antiracket e antiusura, Renato De Scisciolo, è inesatto”. È quanto precisa il Comune di Canosa di Puglia sulla vicenda relativa alla chiusura dello sportello antiracket di piazza Galluppi a Canosa, replicando alle dichiarazioni rese dal presidente della Fai che ha evidenziato non solo la mancanza di denunce ma anche la revoca da parte del Comune della disponibilità dei locali in cui erano ospitate le attività della federazione. Il Comune in una nota riporta uno stralcio del verbale siglato dal sindaco di Canosa Vito Malcangio e da De Scisciolo, nel febbraio scorso, in cui si rileva che “l’associazione al fine di ottimizzare le proprie risorse ha contattato il Comune di Canosa di Puglia dichiarandosi disponibile nell’immediatezza alla riconsegna a favore dell’Ente comunale degli immobili” perché “dal giorno dell’inaugurazione lo sportello è rimasto sempre chiuso, senza alcun operatore presente al suo interno e con un cartello affisso con il numero di telefono da contattare”.

“Si evince – prosegue la nota – come non sia stata negata la disponibilità”. Per l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Canosa, Antonella Petroni, De Scisciolo con le sue dichiarazioni avrebbe creato “un allarme senza alcun fondamento”. “Come amministrazione comunale – continua Petroni – continueremo a sostenere il presidio di comunità, lo sportello non chiuderà. E in caso di necessità i locali potranno essere utilizzati dall’associazione che ha trattenuto la chiave di accesso”.