Omicidio Antonella Lopez al Bahia Beach di Molfetta: due arresti per detenzione e porto abusivo d’armi

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, a conclusione di complessa attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due soggetti, presunti responsabili dei reati detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo e collegati all’omicidio di Antonella Lopez, avvenuto a Molfetta (BA) il 22 settembre 2024.

A sparare fu il 21enne Michele Lavopa che esplose sette colpi di pistola uccidendo Lopez e ferendo quattro ragazzi del suo gruppo, compreso il rampollo del clan Palermiti del quartiere Japigia, Eugenio Palermiti. Lavopa dichiarò che il suo bersaglio fosse proprio Palermiti.

Uccisa per errore in discoteca, Antonella Lopez e la relazione con Palermiti. La nonna: “Vedeva del buono in tutti”

“Sia io che la madre rimproveravamo Antonella per le sue frequentazioni, ma lei era una ragazza che vedeva del buono in tutti e diceva non è che perché uno è figlio o fratello a quello significa per forza qualcosa”. Queste sono le parole proferite in aula da Francesca Maggi, la nonna di Antonella Lopez, la 19enne uccisa nella notte tra il 21 e il 22 settembre al Bahia Beach di Molfetta, durante il processo per l’assassino di Ivan Lopez, avvenuto il 29 settembre 2021 a San Girolamo dove sono imputati Davide Lepore e Giovanni Didonna per con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato dalla premeditazione e dal metodo mafioso.

Nel corso dell’udienza la pm ha chiesto chiarimenti in merito alle frequentazioni della nipote. Ad ucciderla per errore il 21enne Michele Lavopa, Antonella si trovava in compagnia di Eugenio Palermiti con il quale aveva da tempo una relazione. “Lei mi diceva mamma – perché mi chiamava mamma – non collegare perché uno è figlio o fratello di qualcuno… tutti hanno del buono”, ha ribadito.

 

Tragedia al Bahia di Molfetta, al Demodè di Modugno arriva il metal detector all’ingresso: stop armi in discoteca

Bari cerca di voltare pagina dopo la tragica morte di Antonella Lopez al Bahia Beach di Molfetta. “Lavorare in sicurezza e collaborare insieme per far vincere e continuare a vivere la musica e il settore dell’intrattenimento! Ringraziamo la città di Modugno, i Carabinieri e la nostra sicurezza privata per avere contribuito e a far sì che il sinonimo musica e divertimento abbia vinto questa notte”, si legge nel post pubblicato ieri sui social da Dario Boriglione, titolare del Demodé Club di Modugno.

Il locale ha posizionato all’ingresso una cabina metal detector per aumentare il livello di sicurezza. I controlli sono partiti sabato sera in occasione del concerto di Clara. Un modo per cercare di eliminare la paura diffusa negli ultimi giorni tra i giovani e i loro genitori.

Antonella uccisa per errore, la mamma di Palermiti a Le Iene: “Tragedia nata da ignoranza e fame di potere”

Sulla tragedia che si è consumata il 21 e il 22 settembre scorsi al Bahia Beach di Molfetta, con la 19enne Antonella Lopez uccisa per errore dal 21enne Michele Lavopa, ha acceso i riflettori anche il programma Mediaset de Le Iene, con il giornalista Giulio Golia che ha intervistato la mamma di Palermiti e il 26enne Davide Rana, uno dei quattro feriti assieme a Eugenio Palermiti, Gianmarco Ceglie e Francesco Crudele.

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Bari, palloncini e magliette ai funerali di Antonella Lopez: discussione accesa tra familiari e giornalisti

Palloncini rosa e bianchi, altri argentati per comporre il nome Antonella. Magliette con il volto della ragazza e alcuni minuti di tensione. Si sono svolti in forma privata, nella chiese del cimitero monumentale di Bari, i funerali di Antonella Lopez, la 19enne uccisa per errore nella discoteca Bahia di Molfetta (Bari) nella notte tra sabato e domenica scorsi.

Non sono mancati momenti di tensione tra parenti e amici della ragazza e i giornalisti e i fotografi fatti allontanare dalle forze dell’ordine al termine di una discussione dai toni accesi. Per i funerali, la questura di Bari ha disposto la forma privata per motivi di ordine pubblico. Il feretro della ragazza è arrivato poco prima delle 15 al cimitero direttamente dal Policlinico di Bari dove ieri è stata svolta l’autopsia.

L’amica di Antonella: “Eravamo indecisi se andare al Bahia. Si frequentava con Palermiti ho provato a salvarla”

Antonella Lopez ed Eugenio Palermiti si frequentano da pochi giorni. A raccontarlo agli inquirenti è stata Carla Sodano, un’amica della 19enne che si trovava con lei al Bahia Beach di Molfetta nella notte tra sabato e domenica.  Con loro c’era anche un altro ragazzo e i quattro si trovavano in un locale nel quartiere Madonnella di Bari. Il gruppetto era incerto se andare al Bahia o al Trappeto di Monopoli, salvo poi optare per il primo.

Arrivati al locale, secondo il racconto della ragazza, si sono sistemati vicino alla rampa che conduce ai tavoli e pochi minuti dopo si sono sentiti degli spari. Sodano ha negato un litigio prima della tragedia, smentendo così la versione di Lavopa. “Ho perso di vista Antonella, poi l’ho trovata a terra, faccia in giù, sanguinante e priva di sensi nei pressi del bar”, le sue parole. La ragazza ha raccontato di aver cercato anche di soccorrere la 19enne, tamponando il sangue e chiedendo aiuto. 

Lavopa armato in discoteca, blitz di Palermiti il 9 settembre al San Paolo. Antonella usciva con lui da pochi giorni

Antonella Lopez, la 19enne uccisa nella notte tra sabato e domenica al Bahia Beach di Molfetta, e Eugenio Palermiti, il 20enne nipote e omonimo del capoclan del quartiere Japigia di Bari, si frequentavano da pochi giorni. A raccontarlo è stato un’amica della ragazza ai Carabinieri del Nucleo investigativo che coordinano le indagini.

Secondo quanto emerso dalle indagini, lo scorso 9 settembre Palermiti è andato al San Paolo, quartiere dove abita Lavopa, e ha minacciato con un’arma alcuni ragazzi che si trovavano seduti ai tavolini nei pressi di un distributore di servizio di viale Europa. Da qui la decisione di Lavopa nel procurarsi un’arma e di portarla “dove non ci sono mai perquisizioni”, ovvero in discoteca.

“I rampolli di alcune famiglie di mafia baresi abbiano scelto le discoteche come luogo per regolare i conti nell’immediato, o comunque per misurarsi e dimostrare la superiorità del clan di appartenenza”, ricostruisce il gip nell’ordinanza che ha portato alla convalida del fermo del 21enne Lavopa. I rampolli hanno “individuato nelle serate di intrattenimento il luogo dove fronteggiarsi armati, al fine, per un verso, di dimostrare le proprie capacità criminali, dall’altro di affermare il predominio criminale del sodalizio di riferimento”, si legge nelle carte.

Antonella Lopez uccisa per errore, Lavopa resta in carcere. Il gip: “Indole violenta è inserito in circuiti criminali”

Una “particolare inclinazione a delinquere”, una “personalità avulsa dalle comuni regole della convivenza civile” e l’inserimento “in più ampi circuiti criminali”. E ancora, “l’indole violenta” e la “spavalda ostentazione del possesso dell’arma”.

Si legge questo nell’ordinanza con cui, ieri, il gip di Bari Francesco Vittorio Rinaldi ha convalidato il fermo di Michele Lavopa, il 21enne accusato di aver ucciso la 19enne Antonia Lopez nella discoteca ‘Bahia’ di Molfetta (Bari) la notte tra sabato e domenica. Lavopa è accusato di omicidio volontario e tentato omicidio aggravati dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di arma e ricettazione.

Il gip ha convalidato il fermo considerando “concreto” il pericolo di fuga di Lavopa e il pericolo di reiterazione del reato “alla luce delle specifiche modalità e circostanze del fatto, della pericolosità sociale, della spregiudicatezza, della pervicacia e dell’indifferenza mostrate dall’indagato, della gravità delle condotte, della pluralità dei reati”. Quella sera Lavopa avrebbe esploso sette colpi di pistola, uccidendo Lopez e ferendo quattro ragazzi del suo gruppo, compreso il rampollo del clan Palermiti del quartiere Japigia, Eugenio Palermiti. Lavopa ha dichiarato come il suo bersaglio fosse proprio Palermiti con cui in passato aveva avuto più di uno screzio.

“Le modalità dell’agguato – si legge ancora – sono evocative della forza di intimidazione che promana da soggetti appartenenti ad associazioni mafiose, essendo il fatto stato commesso con modalità platealmente violente e cruente, con assoluta noncuranza da parte degli autori rispetto al rischio di essere notati dai numerosissimi testimoni”. Il gip ha riconosciuto l’aggravante mafiosa considerando anche il fatto che il 21enne fosse a conoscenza di un’intimidazione armata fatta proprio da Palermiti, qualche giorno prima, nel quartiere San Paolo, roccaforte del clan Strisciuglio in cui Lavopa vive.

“Rischio turbative”, funerali privati per Antonella Lopez nel cimitero di Bari. Al Policlinico il saluto di amici e parenti

Funerali blindati nel pomeriggio di oggi, presso la cappella del cimitero monumentale di Bari, per Antonella Lopez, la 19enne uccisa nella notte tra sabato e domenica 22 settembre nella discoteca Bahia di Molfetta dal 21enne Michele Lavopa. Lo ha stabilito il questore di Bari, l’evento potrebbe “essere occasione di turbative, ovvero di azioni di intimidazione o comunque illegali”.

Presidio di polizia questa mattina all’ingresso della cappella del Policlinico. dove amici, parenti e conoscenti hanno voluto ricordare la giovane vittima. Sono state realizzate anche 150 magliette con la sua foto.