Malamovida a Bari, riflettori puntati sull’Umbertino: nuovi controlli dell’Arpa sull’inquinamento acustico

Il Comune di Bari ha rinnovato la convenzione con Arpa Puglia per la campagna di rilevamento del livello di inquinamento acustico legato alle zone principali della movida della città.

Secondo quanto filtra, l’Amministrazione Comunale sarebbe intenzionata a eseguire nuovi e ulteriori monitoraggi per la verifica del clima acustico nella zona Umbertina, tornata nuovamente al centro delle polemiche dopo lo sfogo di alcuni residenti.

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, aveva firmato nei mesi scorsi un’ordinanza per disciplinare la movida nell’Umbertino sulla base proprio del risultato delle analisi condotte da Arpa con le centraline posizionate nelle vie della zona. 

Palazzina crollata in via De Amicis a Bari, esami dell’Arpa Puglia: “Nessuna traccia di amianto nei dintorni”

Non ci sono tracce di amianto nei dintorni del palazzo crollato il 5 marzo scorso in via De Amicis a Bari. Lo confermano le ultime analisi eseguite da Arpa Puglia. Il 3 aprile scorso i tecnici dell’Agenzia avevano compiuto nuovi prelievi nell’area interessata dal crollo.

In particolare, erano stati prelevati due campioni di polvere: il primo dal davanzale di una finestra al pianterreno in via de Amicis 2 scala B; il secondo sul balcone di un appartamento al secondo piano di uno stabile in via de Amicis 4. Tutti e due i punti di prelievo si trovano di fronte all’area del crollo. In nessuno dei due casi sono state rilevate fibre di amianto.

Nello stesso giorno Arpa aveva anche posizionato nel cortile della ex scuola Carlo Del Prete, oggi sede del Municipio 2 del Comune di Bari, tre filtri dalla caratteristica forma “a proboscide” per analizzare l’aria. I filtri sono rimasti in zona per circa 22 ore. Nessuno dei tre ha rilevato fibre di amianto.

I campioni prelevati sono stati analizzati nel laboratorio del Centro Amianto del Dipartimento Arpa Puglia di Brindisi. I prelievi sono stati effettuati in condizioni statiche, e dopo la caduta di abbondanti piogge. I controlli di Arpa Puglia sulla salubrità ambientale proseguiranno: si è infatti deciso di ripeterli in contemporanea con le operazioni di rimozione della macerie, che comporteranno una nuova dispersione di polveri nell’aria.

Crolla palazzo a Bari, colpo di scena. Lo studio dell’Università contraddice l’Arpa: “C’è amianto nelle polveri”

“Ci sono numerose fibre di amianto, in particolare crisotilo e numerose fibre di vetro nelle polveri provenienti dal crollo del palazzo di via De Amicis”. La tesi è del Dipartimento di scienze della terra dell’Università di Bari dopo la perizia effettuata su richiesta di alcuni residenti di un immobile situato in zona.

L’esito, tramesso agli uffici comunali, contraddice al momento quello delle analisi dell’Arpa Puglia che avevano escluso la presenza di amianto nell’aria pochi giorni dopo il crollo della palazzina. Il Comune ha già chiesto all’Arpa di effettuare nuovi prelievi.

AGGIORNAMENTO 15.15 – Alle ore 14.30 di oggi, Arpa Puglia ha prelevato un campione di polvere da uno dei balconi prospicienti l’area del crollo in via De Amicis per avviare le analisi finalizzate a verificare la presenza di fibre di amianto. Contestualmente, Arpa sta procedendo ad installare nuovamente le centraline per proseguire le indagini sulle polveri derivanti dalle attività di demolizione in corso. Questi ulteriori interventi sono stati richiesti dall’amministrazione comunale a seguito della ricezione dei risultati di una relazione prodotta dall’Università degli studi di Bari, dipartimento di Scienze della terra e Geoambientali, relativa alle indagini SEM effettuate su un campione in polvere, prelevato dal pavimento del balcone su mandato di una condomina del civico 2 di via Edmondo De Amicis.

Il campione in questione, osservato in microscopia elettronica, avrebbe evidenziato la presenza di fibre di amianto e di vetro. Si ricorda che, come da ordinanza del sindaco Vito Leccese, firmata ieri, mercoledì 12 marzo 2025, è vietato l’affaccio all’esterno delle finestre, è imposto l’obbligo di mantenere chiuse le finestre e di utilizzare idonei dispositivi di protezione (mascherine) nelle aree esterne delle zone circostanti l’edificio interessato dal crollo (via Pinto, via De Amicis nel tratto compreso fra Corso Benedetto Croce e via della Repubblica, via Fornelli nel tratto tra via Pinto e via della Repubblica, corso Benedetto Croce nel tratto tra via Bottalico e via Monfalcone) sino a comunicazione di cessate attività. A questo si aggiunge l’attività di monitoraggio ambientale continuativo, predisposta dall’amministrazione comunale, attraverso il posizionamento di un laboratorio mobile, installato da ditta specializzata iscritta all’albo nazionale gestori ambientali – categoria 10 (sottocategoria 10A-10B), al fine di verificare la presenza di polveri dannose per la salute pubblica; nonché le attività di nebulizzazione attiva per contenere la dispersione delle polveri durante gli interventi di demolizione controllata in corso.

AGGIORNAMENTO 19 – Nella “matrice cementizia” di alcuni detriti (probabilmente di una tubatura) della palazzina di via De Amicis crollata il 5 marzo scorso a Bari erano presenti “fibre di amianto”.

Lo comunica l’Arpa Puglia, che nei giorni scorsi aveva escluso la presenza di fibre di amianto nell’aria interessata dal crollo, sulla base delle analisi svolte per 24 ore (dal 6 al 7 marzo) attraverso le proprie centraline proprio sulla qualità dell’aria.

Le indagini dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente saranno estese anche alle polveri, e per questo sono stati prelevati dei campioni nel cortile della ex scuola Carlo del Prete, nella vicina via Pinto, e dal balcone di un appartamento di via De Amicis 2. Proprio dall’esame di un campione prelevato dal balcone, l’università di Bari aveva rilevato, in una relazione, la presenza di fibre di amianto da un campione di polvere.

“La relazione in questione – scrive l’Arpa in un comunicato – non proviene da un laboratorio inserito nell’elenco dei laboratori qualificati del ministero della Salute”. “Arpa Puglia – si legge ancora – si riserva valutazioni sui contenuti della relazione dell’ università di Bari, di cui si è avuta notizia in giornata odierna, relativa ad un ‘campione di polvere’ che sarebbe stato prelevato da un balcone nei pressi del palazzo crollato”. Le analisi di questi ultimi campioni prelevati inizieranno domani.

A fuoco ditta di rifiuti a Palo, una parte dell’impianto era sequestrata da anni: controlli in corso dell’Arpa

Vigili del Fuoco ancora al lavoro, serviranno giorni per spegnere l’incendio. Indagano i Carabinieri mentre i tecnici Arpa sono in contatto con i sindaci di Bitetto e Palo del Colle che potrebbero firmare ordinanze a tutela della salute pubblica. Per farlo, sarà necessario attendere il completamento delle indagini e la messa in sicurezza dell’area.

Continue reading

Spento l’incendio nella Recuperi Pugliesi, l’Arpa esclude rischi per la salute: a Modugno scoppia la polemica

L’incendio divampato ieri nell’azienda Recuperi Pugliesi a Modugno, il terzo in pochi mesi, è stato spento nel giro di 24 ore. L’Arpa Puglia, dopo l’analisi dell’aria dei quartieri a ridosso dello stabilimento, hanno escluso rischi immediati per la salute.

L’Amministrazione Comunale è intenzionata ad intraprendere ogni azione a difesa della salute e della sicurezza dei cittadini, vista la grande preoccupazione emersa nelle ultime ore. Le indagini per risalire all’origine dell’incendio sono affidate ai Carabinieri, al momento non è esclusa nessuna pista.

LA NOTA DELL’AZIENDA – “E’ stato completamente domato nelle prime ore di questa mattina, l‘incendio divampato ieri pomeriggio in un’area esterna dell’insediamento produttivo della Recuperi Pugliesi, sito in contrada Gammarola, nella Zona Industriale di Modugno. La zona interessata dall’incendio è perimetrale ed utilizzata dall’Azienda per accatastare residui non riutilizzabili, provenienti dalla raccolta differenziata della Città Metropolitana e costituiti prevalentemente da carta, legno e tessuto. L’incendio è stato immediatamente confinato e circoscritto grazie all’intervento tempestivo sia delle squadre di emergenza interne, che di quelle dei Vigili del Fuoco prontamente intervenuti sul posto. Considerata la predetta natura del materiale combusto, l’episodio non ha causato feriti né danni alle strutture. Gli inquirenti sono al lavoro per stabilire quali siano state le cause scatenanti. Tuttavia giova sottolineare che gli impianti di gestione rifiuti come quelli della Recuperi Pugliesi sono identificati per legge come attività di pubblico interesse e svolgono un servizio alla cittadinanza”.

La Puglia si prepara per l’estate, l’Arpa promuove a pieni voti il mare da Bari al Salento: “Qualità eccellente”

Come ogni anno, l’Arpa Puglia prima dell’inizio della stagione balneare (1° maggio – 30 settembre) comunica alla Giunta per l’approvazione, i risultati dei prelievi nei punti previsti per l’analisi delle acque di balneazione lungo tutte le coste pugliesi, escludendo le aree permanentemente interdette alla balneazione per la presenza di scarichi, impianti industriali o porti. Le analisi riguardano l’inquinamento batteriologico e chimico.

Non esistono punti balneabili (punti nelle aree marino-costiere dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti, che rimangono generalmente gli stessi negli anni, per rilevare l’evoluzione della qualità delle acque nel tempo), con acque di qualità “insufficiente” lungo i 940 km di costa e nelle centinaia di punti di prelievo.

Solo in pochissimi (cinque) punti sulle spiagge la qualità rilevata è sotto l’eccellenza, ma comunque al di sopra dei limiti per la balneazione.

Bat: tutti i punti di prelievo sono di qualità “eccellente”.

Bari: tutti i punti di prelievo sono di qualità “eccellente”, tranne il punto di Molfetta a 500 metri a sud dalla fogna cittadina, di qualità “buona”.

Brindisi: tutti i punti di prelievo sono di qualità “eccellente”.

Foggia: tutti i punti di prelievo sono di qualità eccellente, tranne quelli di San Nicandro Garganico, alla foce del fiume Lauro 30 metri a sx e a dx, di qualità “sufficiente”.

Lecce: tutti i punti di prelievo sono di qualità “eccellente”.

Taranto: tutti i punti di prelievo sono di qualità “eccellente”, tranne quello della spiaggia libera di Ginosa Marina- zona fiume, di qualità “buona”.