Rapina in banca a Brindisi, cassiera afferrata per il collo e minacciata con coltello: ladro bloccato con 50 euro

Una rapina è stata compiuta questa mattina ai danni della filiale della Banca popolare pugliese di Brindisi. A quanto si apprende, un uomo è entrato nell’istituto di credito e, minacciando con un coltellino una dipendente, si è fatto consegnare banconote e monetine presenti nella cassa in quel momento, circa 50 euro. L’uomo avrebbe afferrato per il collo la cassiera, portandola verso l’uscita, e poi avrebbe aggredito un cliente. Il presunto rapinatore è fuggito a piedi ma è stato bloccato dai carabinieri che stavano raggiungendo la banca dopo la segnalazione. La dipendente della banca, sotto choc, è stata trasportata in ospedale per accertamenti.

Bitonto, maltratta e perseguita l’ex moglie: 77enne ai domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico

Un uomo di 77 anni è stato arrestato dalla polizia a Bitonto, in provincia di Bari, per atti persecutori e maltrattamenti ai danni dell’ex moglie. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti anche grazie alle diverse denunce sporte dalla vittima, tra il 2019 e il 2021 il pensionato nonostante fosse stato raggiunto da un divieto di avvicinamento alla ex, avrebbe continuato a importunarla seguendola mentre camminava per le strade della città e avvicinandola per chiederle con toni minacciosi dei soldi. L’ultimo episodio risale allo scorso gennaio quando il 77enne avrebbe inviato un biglietto alla donna con cui le chiedeva 350mila euro per l’acquisto di farmaci e per fornire di un sistema di riscaldamento la sua casa al piano terra. Stanca delle pressioni costanti dell’uomo, la vittima si è rivolta ai poliziotti. L’anziano è agli arresti domiciliari con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico come previsto dalla legge sul codice rosso.

Ragazzini insultati, bullizzati e rapinati per giorni sul bus: arrestati due adolescenti a Brindisi

Un 16enne e un 15enne di Brindisi sono stati arrestati dai carabinieri sulla base di un’ordinanza di custodia cautela in carcere emessa dal tribunale per i minorenni di Lecce su richiesta della procura per i minorenni. I due sono accusati di atti persecutori, rapine, lesioni personali aggravate nei confronti di due 17enni che – secondo le indagini – sarebbero stati vittime di una serie di episodi di bullismo. Lo scorso 23 agosto i due indagati avrebbero iniziato a molestare le due presunte vittime a bordo di un autobus di linea. Uno di essi, in particolare sarebbe stato deriso e vessato per il suo aspetto fisico e aggredito fisicamente. Episodi di bullismo contro i 17enni si sarebbero verificati anche nei giorni precedenti, sempre a bordo dell’autobus. Le vittime, inoltre, sarebbero state rapinate di una piccola somma di denaro e di due congegni per sigaretta elettronica. Nell’indagine sono coinvolti anche due maggiorenni la cui posizione è al vaglio della magistratura.