Il regista Haggis arrestato per violenza: vittima confidò abusi e tornò da lui per tre volte

Per tre volte la presunta vittima degli abusi sessuali del regista premio Oscar Paul Haggis si sarebbe allontanata da lui, confidando le presunte violenze subìte a un medico, a una farmacista e anche a diversi amici, e tutte le volte sarebbe poi tornata dal regista.

È uno dei particolari contenuti negli atti giudiziari della magistratura brindisina che ieri ha confermato gli arresti domiciliari per Haggis, detenuto in una masseria a Ostuni da domenica scorsa.

Dopo essersi fatta medicare in ospedale la prima delle tre giornate nelle quali lo sceneggiatore canadese avrebbe abusato di lei in un b&b della ‘Città bianca’, dove doveva partecipare ad un festival di cinema, la donna, una inglese 28enne, ha riferito nella denuncia di aver deciso “di scrivere e far leggere al medico due bigliettini in cui raccontava gli abusi” ma poi li avrebbe “cestinati per timore che giungesse Haggis”.

Il medico, letti i biglietti, le avrebbe chiesto – stando sempre al racconto della presunta vittima – “se si sentisse sicura a rientrare in struttura con l’uomo e lei, trovandosi da sola in Italia e quindi non sentendosi sufficientemente protetta, minimizzava l’accaduto nella speranza, tra l’altro, che Haggis iniziasse davvero una relazione amorosa con lei”.

Santeramo, rapina anziano fuori dall’Ufficio Postale: arrestato 40enne

I Carabinieri della Stazione di Santeramo in Colle hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di una misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di C.F., 40enne, indagato per il reato di rapina.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), il 4 aprile scorso, il 40enne avrebbe pedinato la vittima, un anziano del posto che poco prima si era recato presso l’ATM dell’ufficio postale ed aveva prelevato circa 350 euro. Dopo averlo avvicinato sulla via del rientro a casa, l’avrebbe aggredito facendolo rovinare a terra, impossessandosi infine del contante che aveva riposto nelle tasche. Presentata subito la denuncia presso la locale Stazione i Carabinieri, i militari hanno acquisito le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza ubicati nella zona, che effettivamente riprendevano le fasi concitate dell’aggressione e i caratteri somatici dell’autore.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.