Fatture false e autoriciclaggio nel Barese, maxi sequestro da 4,3 milioni di euro: arrestato amministratore

I Finanzieri del Comando Provinciale di Bari, a esito di articolate indagini di polizia giudiziaria coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani per reati fiscali e per autoriciclaggio, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’amministratore pro tempore, e successivamente ‘di fatto’, di una società della provincia barese operante nel settore del ‘commercio all’ingrosso’ e ad un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di oltre 4,3 milioni di euro.

Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura locale, giunge al termine di una verifica fiscale e delle correlate indagini di polizia giudiziaria delegate al Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bari, che vedrebbero coinvolte complessivamente 5 persone fisiche e 7 persone giuridiche.

Le ipotesi investigative riguarderebbero una complessa frode fiscale derivante dall’emissione di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti da parte della società, risultata essere una mera “cartiera”, e dal successivo loro utilizzo da parte di altre società, principalmente gestite dall’indagato arrestato. Secondo gli inquirenti, inoltre, l’uomo avrebbe fatto confluire, nei conti correnti delle altre società, buona parte dei flussi finanziari transitati sul conto corrente postale della società “cartiera”.

La Procura della Repubblica di Trani, in virtù della normativa che prevede la possibilità di applicazione anche della ‘confisca per equivalente’ per i reati tributari, ha avanzato una richiesta di sequestro di beni e utilità, al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dalle condotte fraudolente poste in essere. Il gip ha quindi emesso il decreto di sequestro preventivo dei beni e rapporti finanziari nella disponibilità della società e dei suoi amministratori, disponendo altresì la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’amministratore ‘di fatto’ della società “cartiera”

Bari, arrestato straniero in piazza Moro: deve scontare un anno e quattro mesi per furto

Nella serata del 21 luglio, in Piazza Aldo Moro, la volante è intervenuta in ausilio ad una pattuglia di militari dell’Esercito Italiano, nell’ambito del noto servizio “Stazioni Sicure”.

A seguito di un controllo nei giardini della piazza, i militari avevano bloccato due persone prive di documenti d’identità, un italiano ed un extracomunitario, quest’ultimo risultato destinatario di un provvedimento di carcerazione per espiazione pena di un anno e quattro mesi di reclusione, per il reato di furto.

Lo straniero è stato accompagnato negli uffici di Polizia per un più approfondito controllo e, dopo aver accertato il suo status di irregolare sul territorio nazionale, al termine delle formalità di rito, è stato associato al carcere di Bari in forza della condanna penale.

Taranto, bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio: arrestato imprenditore. Maxi sequestro

Un imprenditore della provincia di Varese è stato posto agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta aggravata, occultamento della documentazione contabile e autoriciclaggio. La misura prevede anche che non possa esercitare per 12 mesi l’attività d’impresa.

L’arresto è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Taranto su disposizione della magistratura ionica. Le indagini riguardano il fallimento, nel 2022, di una società amministrata dall’imprenditore varesino ed operante nel settore della fabbricazione di macchine ed apparecchi per le industrie chimiche, petrolchimiche e petrolifere, la cui sede legale, nella fase prefallimentare, era stata trasferita da Tradate nel capoluogo ionico. Secondo l’accusa, l’imprenditore e ad altri cinque indagati hanno distratto l’intero patrimonio aziendale dell’impresa sottoposta alla procedura concorsuale, del valore complessivo di circa 1 milione di euro, a favore di due società con sede in provincia di Varese, riconducibili allo stesso imprenditore.

Queste ultime società, in particolare, avrebbero illegittimamente beneficiato delle disponibilità finanziarie, del patrimonio aziendale, dell’avviamento e delle maestranze dell’azienda fallita ormai gravata dai debiti e non più in grado di operare in quanto “svuotata” delle proprie risorse. Per questo la magistratura ha disposto il sequestro dell’intero compendio aziendale e delle quote sociali di una delle imprese beneficiarie del patrimonio della srl fallita, nonché di un immobile, per un valore complessivo stimato di circa 400 mila euro. La società sequestrata è stata affidata ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Taranto.

Nascondiglio di droga e armi a Carbonara, nel box anche 5 pistole e giubbotti antiproiettile: arrestato 24enne

In data 15 luglio 2024, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un giovane ventiquattrenne, gravato da pregiudizi di polizia per violazione della Legge in materia di sostanze stupefacenti.

Con la doverosa premessa che si tratta di accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari, che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, l’arrestato risponde dei reati di detenzione illegale di cinque armi clandestine, detenzione di un ingente quantitativo di munizioni e detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti. I fatti, in relazione ai quali è stato eseguito l’arresto, risalgono alla serata del decorso 15 luglio, allorquando gli agenti della Squadra Mobile, nel corso di una pianificata operazione di controllo del territorio nel quartiere “Carbonara” di questo capoluogo, hanno eseguito una perquisizione all’interno di un box, presente nel piano interrato di uno stabile condominiale, scoprendo un nascondiglio di armi e droga.

In dettaglio, all’interno del box, che è risultato essere nella piena disponibilità dell’indagato, sono state rinvenute 5 pistole clandestine, perfettamente funzionanti, di cui due del tipo revolver e tre del tipo semi-automatiche, oltre a 384 cartucce di vario calibro e 2 giubbini antiproiettile. Inoltre, nel corso della perquisizione, è stata rinvenuta e sottoposta a sequestro sostanza stupefacente del tipo Hashish, pari a grammi 196, e del tipo Marijuana, pari a grammi 34, unitamente a materiale utile al relativo confezionamento. Dopo le formalità di rito, il soggetto è stato condotto presso il carcere di Bari. È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura pre-cautelare in argomento, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

Turisti derubati a Pane e Pomodoro, offre aiuto per recuperare la borsa: arrestato 24enne. Caccia al complice

Altra giornata infernale a Pane e Pomodoro. Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha annunciato che sono in arrivo gli armadietti portavalori e di aver chiesto alla Polizia Locale di intensificare i controlli dopo i vari colpi messi a segno sulla spiaggia della cittadina barese. Nella giornata di ieri un 24enne è stato arrestato dai vigili.

Un suo complice ha sottratto una borsa a due turisti stranieri, poi il 24enne si è avvicinato alla coppia spacciandosi per un “mediatore”, chiedendo un compenso in cambio di aiuto per recuperare quanto sottratto. Gli agenti in borghese hanno seguito tutti i suoi movimenti, la refurtiva è stata recuperata in una traversa della zona e riconsegnata ai proprietari. Il 24enne, senza fissa dimora, è stato arrestato e potato in carcere con l’accusa di ricettazione e tentata estorsione. Caccia al complice.

Bari, sorpreso in autostrada con armi e 8mila euro nel Suv: arrestato 24enne di Carbonara. A casa la Ketamina

L’indagato risponde dei reati di porto e detenzione illegale di cinque armi clandestine, nonché di una pistola comune da sparo provento di furto, ricettazione della stessa, del porto e della detenzione di un ingente quantitativo di munizioni, della detenzione di materiale altamente esplodente e di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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