Asl Bari, al Di Venere tac e risonanze magnetiche anche di domenica: “Riduciamo le liste d’attesa”

Sino alla fine del 2024, Tac e risonanze magnetiche saranno eseguite anche di domenica nell’ospedale di Venere di Bari per ridurre le liste di attesa. Questo è quanto deciso dall’Asl, dal 22 settembre fino a fine dicembre, la Radiologia dell’ospedale di Venere incrementerà le prestazioni diagnostiche aggiungendo un turno domenicale di 12 ore nel fine settimana.

I cittadini – con prenotazione per esami TAC e risonanza magnetica brevi o urgenti – potranno accedere dalle 8 alle 20. “L’inserimento del turno domenicale nelle agende di prenotazione – ha spiegato il direttore generale facente funzioni della Asl, Luigi Fruscio – è un progetto sperimentale che rientra nel piano aziendale attuativo per il governo delle liste di attesa aggiornato di recente. Siamo fiduciosi nella risposta positiva della popolazione che, in questo modo, avrà più possibilità di accedere alle prestazioni più richieste, come Tac e risonanze. Ringrazio tutti gli operatori del Di Venere che, con spirito di sacrificio e dedizione al lavoro, hanno accettato questa nuova responsabilità, mettendosi a disposizione della collettività”.

Santeramo, rubano scooter a paziente disabile. L’Asl Bari ne acquista uno nuovo: “Restituita la libertà”

Gli avevano rubato lo scooter per disabili qualche mese fa, la Asl di Bari gliene ha fornito un altro nuovo. Questa è la vicenda di Antonio Di Cè, cominciata con una brutta disavventura e terminata con il lieto fine. Oggi l’incontro con il direttore generale facente funzioni dell’Asl di Bari, Luigi Fruscio, il direttore del Distretto Socio Sanitario 4, Francesco Torres, e il personale del presidio socio-sanitario di Santeramo, per concludere gli ultimi adempimenti burocratici. Lo scooter elettrico, indispensabile per garantirgli un minimo di mobilità e per svolgere diverse attività quotidiane, gli era stato sottratto proprio sotto casa, a Santeramo in Colle, gettando Antonio e suo fratello Francesco nello sconforto. Di fronte alla unicità della vicenda, poiché il furto dello scooter non è un’eventualità contemplata nel Nomenclatore per la fornitura di ausili protesici, il Servizio di Assistenza Protesica del Distretto 4 (a cui afferiscono i cittadini di Santeramo in Colle) – su indicazione della direzione generale – ha preso in carico il caso e lo ha risolto nell’unico modo possibile: il riacquisto del mezzo.

“Assieme allo scooter elettrico – ha sottolineato il direttore generale – restituiamo ad una persona con disabilità un bene preziosissimo: la possibilità di muoversi, di riprendersi quel pezzo di libertà che gli era stato negato. La sanità pubblica, improntata al principio universalistico e all’equità, risulta più efficace quando riesce a dare a tutti i cittadini la risposta migliore al proprio bisogno di salute e, se serve, anche muovendosi tra le pieghe della burocrazia”.

“Senza quello scooter – ha commentato il fratello del disabile – resterebbe chiuso da prigioniero in casa. E non è giusto”. “Non è sembrato giusto nemmeno a noi – ha osservato il direttore generale Fruscio – sia per l’assurdità del caso, perché a nostra memoria una cosa del genere non era mai capitata, sia per i risvolti tecnico-giuridici legati ad un problema inedito”

La Asl Bari, tra il 2023 e il 2024, nel solo settore della mobilità personale, ha acquistato e fornito “a svariate categorie di persone colpite da invalidità permanente o temporanea – rammenta una nota – 29 scooter elettrici a quattro ruote, 7 carrozzine elettriche, 571 carrozzine ad autospinta e 2.826 carrozzine pieghevoli a spinta. Nessuno, insomma, è stato lasciato indietro”.

Bari, complicanze post operazione al San Paolo: Asl condannata al risarcimento di 160mila euro

Il Tribunale civile di Bari ha condannato l’Asl di Bari a risarcire con 160mila euro un uomo che nel 2006 fu sottoposto nell’ospedale San Paolo ad un operazione che gli causò gravi conseguenze sulla masticazione e sulla deglutizione.

Al paziente fu diagnosticato un tumore alla tonsilla, da qui necessario l’intervento chirurgico e la radioterapia nei mesi successivi. Ma una serie di complicanze post operatorie lo hanno portato a sottoporsi a diverse operazioni, tra cui quella al San Paolo che ha reso necessaria l’applicazione della sonda che collega lo stomaco all’esterno. Per il giudice la complicanza “era certamente prevedibile ed evitabile”, da qui la condanna al risarcimento nei confronti dell’uomo.

Niente bonus per gli straordinari estivi, i medici del’Asl Bari in stato di agitazione: servizio 118 a rischio paralisi

I medici 118 dell’Asl Bari sono in stato di agitazione e minacciano di lasciare molti turni scoperti nel mese di agosto. Ieri la Regione Puglia ha respinto la richiesta presentata di un piccolo incentivo per il surmenage lavorativo legato alla carenza di medici in estate.

Per ovviare alle carenze del personale, e conciliare con le ferie estive, la Asl solitamente negli anni scorsi ha proposto un incremento importante di turni (anche 24 o 36 ore alla settimana) ma dietro compenso aggiuntivo, per tutti coloro che superano le 200 ore mensili. Per molti il monte ore è di circa 164 ore al mese.

Quest’anno la Asl ha conunicato al personale 118 che non è sufficientemente impiegato da giustificare questa spesa aggiuntiva. I medici stanno così rimodulando i turni di agosto con la premessa di non essere impiegati un minuto oltre il dovuto. Questo comporterà necessariamente il rischio, non solo dell’assenza del medico sulle ambulanze, ma forse addirittura anche nel Punto di primo intervento.

Asl Bari, a Rutigliano pronta la prima centrale operativa territoriale: ecco a cosa servirà. In totale saranno 12

È pronta a Rutigliano, in provincia di Bari, la prima delle 12 centrali operative territoriali (Cot) che sono in corso di realizzazione nel territorio della Asl di Bari, sulla base degli interventi finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

La struttura, completamente riqualificata, ha l’obiettivo di assicurare continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria. La Cot è stata visitata questa mattina anche dal direttore generale facente funzioni della Asl Bari, Luigi Fruscio: “È un importante investimento sulla assistenza territoriale – ha detto Fruscio – la centrale operativa territoriale serve alla presa in carico dei cittadini che, in caso di dimissioni ospedaliere, saranno guidati proprio dalla Cot con la telemedicina nel percorso assistenziale più idoneo. Il Pta di Rutigliano sarà anche sede di casa di comunità e ospedale di comunità per un investimento totale di oltre 4 milioni di euro”.

La Cot di Rutigliano sorge al primo piano dell’ala storica dell’attuale presidio territoriale assistenziale di Rutigliano, ex ospedale civile Monte dei Poveri, ed è stata realizzata per ospitare: due sale operative con quattro postazioni, un ufficio di coordinamento, uno dedicato alla telemedicina e una sala riunioni, secondo i modelli riportati da Agenas e promossi dal ministero della Salute. Si sviluppa su una superficie totale di 175 metri quadrati e, come nelle altre sedi previste, sarà dotata di tutti gli strumenti tecnologici necessari al suo funzionamento.

La centrale assume un ruolo di raccordo tra i vari servizi e la persona attraverso una strategia digitale e data-driven sui diversi percorsi di dimissione da ricoveri e soprattutto, attraverso l’identificazione di percorsi di cura più adeguati, rispetto al profilo, clinico e sociale, del cittadino. Può essere definita come il punto di contatto tra le diverse fasi del percorso di cura del paziente con patologie croniche o acute.

Monopoli, 83enne muore in ospedale: donato il fegato. Per l’Asl Bari è il terzo prelievo d’organi del 2024

Si è concluso stanotte alle ore 3,45, nell’Ospedale di Monopoli, il prelievo del fegato da un paziente 83enne in morte cerebrale. È l’esito, coronato da successo, di una giornata di intenso lavoro in cui è stata impegnata l’équipe di Anestesia e Rianimazione del “San Giacomo”, diretta dal dott. Nicola D’Onghia. L’assenso dei familiari del deceduto ha dato il via alla macchina della donazione, una complessa procedura in cui è stato coinvolto il personale del Blocco operatorio e del Centro di Rianimazione (dove il paziente era ricoverato), gli specialisti neurologi e il Laboratorio di Patologia clinica, con la supervisione del coordinatore per la donazione dott. Maximiliano Galizia e il coordinamento della Direzione medica di presidio (diretta dal dott. Alessandro Sansonetti), per eseguire gli accertamenti e le verifiche di idoneità dell’organo finalizzati al prelievo.

Un percorso non semplice, il secondo portato a termine nell’Ospedale di Monopoli da quando – soltanto a dicembre scorso – è entrato ufficialmente nella rete del Coordinamento Regionale Trapianti, reso possibile grazie alla generosità e all’altruismo dei familiari del donatore. A tutti loro va il sentito ringraziamento della Direzione generale della ASL Bari, così come all’impegno del personale coinvolto che, ancora una volta, ha messo in mostra competenza, dedizione e capacità di lavoro d’équipe, caratteristiche e qualità fondamentali per donare una speranza di vita migliore ai tanti pazienti in lista di attesa per un trapianto.

Un modello che va rinforzandosi progressivamente, forte anche di una “cultura della donazione” sempre più matura e diffusa e all’attività di sensibilizzazione del Coordinamento Aziendale per la Donazione Organi e Tessuti e Trapianti. Con quest’ultima donazione, infatti, salgono a tre i prelievi d‘organo portati a termine nel 2024 nei centri abilitati della ASL Bari che, oltre a Monopoli, comprendono gli ospedali Di Venere e San Paolo di Bari (un prelievo ciascuno nel 2024) e l’Ospedale della Murgia di Altamura.

Certificato falso, visite familiari e favori dal medico di Triggiano: così “Sandrino” sfruttava il potere nell’Asl Bari

Il potere di Sandrino Cataldo, il marito della consigliera Anita Maurodinoia finito ieri agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione elettorale, era riuscito ad addentrarsi anche nell’Asl Bari. C’è infatti un altro filone parallelo che emerge dall’inchiesta che ha provocato l’ennesimo scossone politico-giudiziario nel Barese. Protagonista in questo caso è Giuseppe Siciliani, medico 70enne di Triggiano tra i 72 indagati per corruzione.

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