Asl Bari, interventi di alta chirurgia gastrica su pazienti svegli: “L’approccio ha reso possibili operazioni complesse”

Alta chirurgia del tratto gastrico, ma anche del distretto fegato, con la novità che questo tipo di interventi complessi, di natura oncologica o per le condizioni di estrema fragilità del paziente, vengono effettuati su pazienti “svegli”. Succede all’Ospedale “DI Venere” di Bari e altre chirurgie aziendali hanno già eseguito interventi in urgenza.

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Asl Bari, rinnovate le macchine di ospedali e presidi territoriali della provincia: 8 nuove Tac con fondi Pnrr

La Asl Bari rinnova le grandi macchine in dotazione di ospedali e presidi territoriali di assistenza, acquistando otto nuove Tac 128 con fondi Pnrr. Nei giorni scorsi, rende noto la stessa azienda ospedaliera, l’Area Patrimonio ha emesso gli ordini di acquisto previsti dal piano di rinnovamento e rafforzamento del parco grandi macchine di Ospedali e territorio della ASL Bari. Le nuove TAC, al netto dei tempi tecnici previsti per completare la fornitura (accettazione, consegna, collaudo ed entrata in servizio), saranno installate al “Di Venere” e a Monopoli, che ne riceveranno una ciascuno, e nei presidi San Paolo e Altamura che potranno contare ognuno su due nuove apparecchiature. Le restanti TAC andranno quindi a potenziare l’offerta diagnostica territoriale, essendo destinate una al PTA di Terlizzi e l’altra al PTA di Bitonto.

La nuova e cospicua dotazione va ad aggiungersi alle altre tre TAC già acquistate ed entrate in servizio negli Ospedali di Corato e Putignano e nel PTA di Conversano, portando così a 11 il numero complessivo di tomografi computerizzati acquisiti con i finanziamenti del PNRR. La procedura appena definita, per un importo complessivo di 3.136.540 euro, è stata effettuata su piattaforma Consip tramite l’attivazione dell’Accordo Quadro relativo al Lotto 2 “Tomografi Computerizzati (TC) general purpose/cardio”. L’acquisto comprende un ordine di fornitura principale per le grandi macchine e il relativo ordine per i dispositivi opzionali, che includono i software specifici per esami cardiovascolari, neurologici, polmonari e dell’addome, oltre che per procedure TAVI (impianto trans-catetere della valvola aortica) e i sistemi server e di lavoro per le successive elaborazioni.

L’investimento rientra nella programmazione della Missione 6 C2 – Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in particolare il sub-investimento 1.1.2 riguardante l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero (Grandi Apparecchiature). Questo capitolo del PNRR, per la ASL Bari rappresenta un investimento complessivo di circa 13 milioni di euro per l’acquisto di 35 apparecchiature diagnostiche, tra TAC, Risonanze magnetiche, Gamma camere, Ecotomografi multidisciplinari e cardiologici, telecomandati radiologici e sistemi polifunzionali per radiologia digitale.

Pazienti disabili restano senza trasporto, il centro Crisalide di Bitonto diffida l’Asl Bari: l’ira dei familiari

Si prevedono manifestazioni di pubblica protesta in relazione alla problematica del servizio di trasporto dei ragazzi diversamente abili presso il centro socio-riabilitativo “Crisalide” in Bitonto (BA). L’art. 46 della Legge della Regionale n. 4 del 2010 assegna alle ASL territorialmente competenti l’onere di garantire il servizio di trasporto dei disabili presso i centri diurni socio-educativi contrattualizzati ai sensi dell’art. 60 del regolamento regionale n. 4 del 2007. Negli anni passati, la ASL BA, nonostante le diverse diffide per l’attivazione del servizio di trasporto ricevute dal centro diurno, dalle associazioni di categoria ed anche dal Comune di Bari, non ha attivato il predetto servizio. Solo nel 2020 la ASL BA, per tentare di porre rimedio alla criticità, in via eccezionale e temporanea, ha consentito al centro diurno “Crisalide” di provvedere al trasporto, corrispondendo, però, allo stesso una tariffa che non copriva i costi realmente sopportati.

Scaduto il contratto, il centro è tornato a diffidare l’ASL Bari a prendere in carico il servizio. In caso contrario, il centro diurno “Crisalide” ha avvertito che sarebbe stato costretto ad interrompere il trasporto con conseguenti gravissimi disagi agli utenti disabili del centro ed alle rispettive famiglie, a cui sarebbe stato impedito di poter fruire di un servizio indispensabile per somministrare le terapie di cui i disabili avevano estrema necessità sulla base dei programmi di riabilitazione autorizzati dalla stessa Asl BA. A fronte della protratta inerzia della ASL BA, il centro diurno “Crisalide” si è quindi rivolto al TAR Puglia, il quale ha respinto l’istanza cautelare avanzata dal centro. Ora il centro “Crisalide” ha promosso appello al Consiglio di Stato, informando, nelle more, le famiglie interessate che, in caso di esito negativo dell’appello, il centro non potrà che interrompere definitivamente il servizio di trasporto, perché estremamente complesso, perché necessita di attrezzature sanitarie specialistiche, è eccessivamente gravoso e comunque non di competenza del centro.

Tutto ciò ha suscitato le vibranti proteste delle famiglie dei pazienti disabili, che si dicono impossibilitate a provvedere autonomamente al trasporto dei propri cari diversamente abili, perché non dispongono dei mezzi necessari (alcune famiglie sono prive anche di auto) a causa delle assai disagiate condizioni economiche in cui purtroppo vivono. Le famiglie, in questi giorni, stanno protestando animatamente con cartelli, striscioni e urla e promettono di incatenarsi ai cancelli dell’ASL BA e della Presidenza della Giunta Regionale della Puglia se quest’ultime non provvederanno a risolvere definitivamente l’incresciosa situazione, non più sostenibile, in un settore socio-sanitario particolarmente delicato e sensibile. Vi è, quindi, attesa l’elevazione del livello di tensione sociale il concreto rischio di manifestazioni pubbliche di protesta dinanzi alle sedi degli Enti pubblici interessati e della Prefettura di Bari.