Al Nord da 8 anni, medico vuole tornare in Puglia: “Ospedali in affanno ma la Regione blocca tutto”

Giovani ragazzi costretti a lasciare la propria terra e la propria famiglia per trovare un posto di lavoro. Una storia che si intreccia anche con i problemi che da tempo tormentano la sanità pugliese. Il medico è assunto a tempo indeterminato al Nord: in Puglia non si procede agli avvisi di mobilità per i trasferimenti e i concorsi prevedono solo posti a tempo determinato.

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Cerignola, vaschette di sushi per evitare i controlli nella pescheria: arrestato ispettore dell’Asl

La polizia ha arrestato un ispettore dell’Asl di Cerignola, in provincia di Foggia, che – riferiscono gli investigatori – avrebbe “costretto il figlio del titolare di una pescheria di Foggia a elargirgli gratuitamente delle vaschette di sushi, al fine di evitare ulteriori ripercussioni”. L’uomo, arrestato in esecuzione di una misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale di Foggia, è accusato di concussione, tentata e consumata, e di peculato, reati che sarebbero stati commessi da gennaio a settembre del 2022. Secondo quanto emerso dalle indagini, a gennaio del 2022 l’esercizio commerciale sarebbe stato sanzionato per alcune irregolarità rilevate nel corso di controlli effettuati da personale della Asl del comune di Cerignola e dell’ispettorato del lavoro di Foggia.

Il gestore dell’attività – non ritenendo utile avanzare ricorsi – avrebbe provveduto a pagare la sanzione. Dopo qualche mese – sempre secondo la ricostruzione degli investigatori – il figlio del gestore sarebbe stato contattato telefonicamente dall’ispettore dell’Asl di Cerignola che avrebbe ordinato del sushi, per un importo complessivo di circa 300 euro, ritirandolo – in un’occasione – senza pagare il dovuto. Dall’attività investigativa, inoltre, è emerso che lo stesso ispettore avrebbe usato indebitamente l’utenza fissa del suo ufficio per effettuare numerosissime telefonate ai suoi famigliari e conoscenti.

Monopoli, furto di farmaci e materiali Asl nell’ospedale San Giacomo: 8 dipendenti a processo

Le indagini ruotano attorno alla figura del 65enne Cosimo Recchiuto, dipendente della Asl di Bari e all’epoca dei fatti responsabile del magazzino economale della struttura, accusato di aver utilizzato il suo ufficio per fini personali, di essersi procurato farmaci, che cedeva a terzi, di essersi impossessato di materiale dell’Asl per rivenderlo.

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