Bari, la giunta Leccese torna al completo: il pentastellato Nicola Grasso è il nuovo assessore alla Legalità

Questa mattina il sindaco di Bari Vito Leccese, a margine dell’incontro con i consiglieri del Movimento 5 stelle e i rappresentanti provinciali, regionali e nazionali dello stesso movimento, ha nominato assessore ai Controlli, alla Legalità, alla Trasparenza e all’Antimafia sociale, alle Politiche abitative, al Patrimonio e alle Aziende il professor Nicola Grasso.

Nicola Grasso, professore associato di Diritto costituzionale presso il dipartimento dei Beni culturali dell’Università del Salento, ha insegnato, tra le altre discipline, Diritto costituzionale e legislazione dei beni culturali, Diritto costituzionale della cultura, Diritti, cittadinanza e immigrazione, Diritto costituzionale dell’ambiente, Diritto costituzionale dei beni pubblici, Diritto amministrativo, Diritto regionale e degli enti locali.

“Con grande piacere oggi ho dato il benvenuto a Nicola Grasso con cui saremo felici di lavorare – commenta Vito Leccese -. Abbiamo tanto lavoro da fare e, nei prossimi giorni, insieme alla giunta, condivideremo temi e obiettivi in modo da poter cominciare subito ad affrontare le priorità condivise. Sono certo che il professor Grasso, con l’aiuto della nuova ripartizione Controlli, Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale, potrà supportare il lavoro dell’amministrazione comunale e offrire il proprio contributo, più che qualificato, rispetto a una serie di iniziative e politiche che abbiamo presentato nel nostro programma di mandato. Ringrazio il Movimento 5 Stelle per aver contributo al completamento della squadra di governo rispondendo al mio appello con l’indicazione di un profilo professionale e politico, quale quello del prof. Nicola Grasso, con cui, ne sono certo, faremo un ottimo lavoro”.

Bari, il M5S ci riprova. Nuova candidatura per l’assessorato alla Legalità: è la 39enne Stefania Saracino

La 39enne Stefania Saracino è la scelta proposta dal Movimento 5Stelle all’assessorato alla legalità e ai controlli del Comune di Bari. L’ufficialità è arrivata tramite una nota divulgata dal partito nelle scorse ore. L’avvocatessa penalista ha insegnato all’istituto Marco Polo di Bari, è una grande sportiva e pratica il tennis.

“Siamo lieti di comunicare la conclusione della procedura che ha portato il coordinamento del Movimento 5 Stelle, nei suoi diversi livelli e rappresentanti, ad individuare il profilo da sottoporre all’attenzione del sindaco Vito Leccese per assolvere la delicata e importante funzione ascritta all’ assessorato Controlli, Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale – si legge nella nota -. Siamo certi che il sindaco Leccese la nominerà perché si possano avviare, concretamente e immediatamente, i tanti processi sottesi alla legalità e ai controlli, alle gare e appalti, alla trasparenza, al patrimonio, ai beni confiscati, all’edilizia residenziale pubblica e all’emergenza abitativa”.

 

Assessora uccisa dalla mafia, sul murale per Renata Fonte spunta un condizionatore: rimosso dopo le polemiche

È stato rimosso il motore del condizionatore che ieri era spuntato sul muro del mercato di Gemini, frazione di Ugento in provincia di Lecce, proprio sul murale dedicato a Renata Fonte, l’assessora uccisa dalla mafia il 31 marzo 1984 a Nardò.

Il motore era stato posizionato quasi sull’occhio dell’ex assessora. Ieri mattina il commerciante che, complice un operaio disattento, aveva causato il danneggiamento dell’opera, ha provveduto a farlo smontare travolto dall’ondata di indignazione che la vicenda aveva provocato. Il Comune aveva subito chiesto di provvedere alla rimozione e il commerciante aveva accettato, assicurando inoltre che avrebbe anche contattato l’artista per ripristinare i danni causati pagando a sue spese il ripristino.

Caos al Comune di Bari, vince la linea del M5S: Diomede si dimette da assessore

Raffaele Diomede si dimette dalla carica di Assessore della Legalità in quota M5S al Comune di Bari. La scelta, che non sarebbe stata condivisa dai due esponenti eletti in Comune e una parte del Movimento locale, ha creato tensione questa mattina in Aula. I due consiglieri pentastellati, Delle Fontane e Carelli, avevano annunciato l’uscita dalla maggioranza mettendo in crisi già il campo largo. Da qui il tentativo di ricucire lo strappo da parte del sindaco Leccese e il dietrofront sulla nomina di un esponente “esterno” seppur addentrato nelle dinamiche sociali della città. Si tratta del secondo dietrofront dopo quello di Carlotta Nonnis Marzano in seguito alle polemiche nate per alcuni post pubblicati su Facebook oltre le righe.

Matrangola assessora alla Legalità, don Angelo Cassano (Libera): “Operazione di facciata schifato e addolorato”

Il referente di Libera Puglia, don Angelo Cassano, prende le distanze dall’ingresso nella giunta regionale di Michele Emiliano, come assessora alla Legalità e alla Cultura, di Viviana Matrangola, figlia dell’assessora comunale di Nardò, Renata Fonte, che fu uccisa nel 1984 per aver ostacolato un progetto di speculazione edilizia, la realizzazione di un residence lungo la costa salentina verso Porto Selvaggio. Matrangola è stata anche attivista di Libera.

Don Angelo Cassano, in un post su facebook, sottolinea “che personalmente e come referente di Libera Puglia non so nulla di questa scelta alla Regione” e che “attualmente” Matrangola “non è dirigente di Libera”. E aggiunge: “Sono schifato e addolorato di come si strumentalizza tutto, fermo restando che si tratta di persone rispettabili a cui va la mia stima ma sono scelte personali”.

E conclude: “Le mie posizioni sono chiare da sempre e non permetto a nessuno di strumentalizzarle. Ci vuole una rivolta morale etica e culturale nella politica di questa terra e non operazioni estetiche di facciata”. Ieri il governatore Michele Emiliano ha provveduto a effettuare un mini rimpasto: sono usciti due assessori “esterni”, Rocco Palese (Sanità) e Anna Grazia Maraschio (Ambiente), e sono entrate tre donne, oltre a Matrangola anche l’avvocata Serena Triggiani con la delega all’Ambiente, e la consigliera regionale del Pd, Debora Ciliento, con la delega ai Trasporti e Mobilità sostenibile.

Puglia, caos in Regione: M5S non firmerà la sfiducia a Emiliano. Matrangola verso l’assessorato alla Legalità

“No, non firmeremo la mozione del centrodestra”. Il Movimento 5 Stelle, nonostante la decisione di Conte di ritirare i pentastellati dalla giunta e in attesa di definire la posizione dei 4 consiglieri regionali e soprattutto decidere se restare in maggioranza o passare all’opposizione, annuncia che non appoggerà la mozione di sfiducia del centrodestra nei confronti del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. A dichiararlo è stato il portavoce al consiglio regionale Marco Galante. Il tentativo del centrodestra di far cadere la giunta Emiliano (la votazione è in programma il prossimo 7 maggio) sembra essere una mission impossibile numeri alla mano.

E intanto spunta l’ipotesi della nomina di Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte, l’assessora comunale di Nardò uccisa nel 1984 per essersi opposta alla lottizzazione abusiva sul suo territorio, come assessore alla Legalità e alla Cultura. Questa è stata un’esplicita richiesta di Giuseppe Conte che va a braccetto con il provvedimento approvato ieri che prevede il cambio dei dirigenti delle sezioni ad alto rischio di corruzione ogni tre anni (prorogabili di due). Mantragola è una dipendente comunale di Nardò, è molto attiva in Libera e ha recitato un ruolo importante a livello nazionale per la memoria e per la ricerca delle storie e delle testimonianze sulle vittime di mafia.

Regione Puglia, l’assessore Lopane: “Nessun caso su di me da legalità a caccia alle streghe il passo è breve”

Una nota dell’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane, in riferimento agli articoli del Corriere del Mezzogiorno pubblicati il 16 aprile 2024 e oggi 18 aprile a firma del giornalista Antonio Della Rocca e dell’articolo ripreso ieri, 17 aprile, da La Verità a firma di Antonio Rossitto.

“Il 16 aprile sul Corriere del Mezzogiorno è stato pubblicato un articolo dal titolo in prima pagina palesemente scandalistico: ‘Conflitto d’interessi. Aziende familiari e fondi regionali. Esplode il caso Lopane-Osmairm’. A pagina 5 l’articolo reca poi un ulteriore roboante titolo: ‘Osmairm, assessore sotto accusa «È in pieno conflitto d’interessi»’. Ieri l’articolo è stato ripreso da La Verità con un ulteriore vaneggiante titolo a rincarare la dose: ‘Puglia, scoppia la parentopoli dell’assessore’. Sequela di titoloni giunta a stamani con un nuovo articolo di Antonio Della Rocca che in prima pagina titola ‘Su Emiliano anche la bufera Lopane’ e a pagina 2 ‘«Nessun conflitto di interessi» Ma sull’azienda di Lopane la Finanza avvia gli accertamenti’. A riguardo, osservo subito, quanto al primo articolo: l’‘accusa’ da chi sarebbe stata formulata? Ed il ‘conflitto d’interessi’ chi l’avrebbe già sentenziato? Per il secondo: chi ha deciso di far ‘scoppiare’ una ‘parentopoli’? E sugli ultimi di oggi: una ‘bufera’ che si tenta di scatenare sulla base di quali elementi fattuali? Come ho già precisato con le mie dichiarazioni, amministro una società di servizi, Armonia Immobiliare srl, sin dal 2018, dunque da prima che fossi eletto al consiglio regionale. La mia società eroga servizi a diversi clienti, tra cui anche Osmairm. Il conflitto d’interessi non ha nulla a che fare con la mia attività privata, peraltro nella salda considerazione che le cause di incompatibilità rispetto all’incarico politico che ricopro sono regolate da precise norme di legge che definiscono il concetto stesso di legalità e che, per converso, hanno escluso l’esistenza di qualsiasi conflitto d’interessi a me riferibile rispetto alla mia candidatura prima ed elezione dopo. Da chi è sollevato oggi questo conflitto? Forse dalla maldicenza interessata di alcuni segnalatori, anonimi o meno, a cui inspiegabilmente si ritiene di attribuire credito senza alcuna verifica?”.

“Non è dato francamente neppure comprendere le ragioni per le quali la notizia, nonostante i miei chiarimenti, venga in modo tendenzioso accostata ad altre vicende rispetto alle quali sono assolutamente estraneo: ai legittimi controlli (non ‘perquisizioni’ e ‘sequestri’ come erroneamente riporta La Verità) dei giorni scorsi della Guardia di Finanza nelle strutture Osmairm che non hanno in alcun modo riguardato la mia società di servizi; così come l’indebito accostamento tra la mia attività professionale e pubblica con i fatti di inchiesta e arresti che hanno interessato la recente cronaca giudiziaria di Bari e della nostra regione. Non trovo un nesso plausibile salvo quello di voler indirettamente condizionare scelte politiche da parte di chi è chiamato ad assumerle in un momento delicato. È in corso un accanimento giornalistico vergognoso, diffamatorio e del tutto insensato attraverso toni scandalistici e contenuti privi di opportuna verifica o frutto di illecite fughe di notizie. Per queste ragioni risulta oltremodo paradossale leggere dalle colonne del Corriere che l’azienda che amministro sia ‘nel mirino dei finanzieri’ con accertamenti in atto che apprendo solo dalla penna di chi scrive. Ciò detto, qualora si dovesse presentare la reale circostanza di dover esibire documentazione sarò, come sempre, pronto a rispondere nella più assoluta trasparenza e onestà. Comprendo perfettamente l’importanza del giornalismo come strumento essenziale di democrazia e confronto di idee e opinioni e nutro il massimo rispetto per la professione giornalistica. Spiace constatare però come la mia assoluta disponibilità a rispondere puntualmente ad ogni quesito non abbia distolto dall’idea di far ‘esplodere un caso’ del tutto inesistente e privo di qualsiasi contenuto di illegittimità. Per tutto quanto fin qui riportato, ho deciso di intraprendere azioni legali per tutelare la mia onorabilità e reputazione”.

L’azienda della moglie dell’assessore Lopane prende 30 milioni all’anno dalla Regione: blitz della Finanza

Una nuova ondata di polemiche rischia di travolgere Emiliano e la Puglia. Sono 30 i milioni di euro che la Regione verserebbe ogni anno al centro di riabilitazione Osmairm di Laterza. L’amministratrice delegata è Clemy Pentussaglia, moglie dell’assessore regionale al Turismo Lopane, mentre la rappresentante delegata è Maria Luisa Paciulli, suocera di Lopane. L’Osmairm a sua volta finanzia la società Armonia Immobiliare. L’amministratore è proprio Gianfranco Lopane.

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