“Questo bimbo non deve nascere, tu sei morta”: indagato per stalking l’ex consigliere pugliese Morgante

La Procura di Bari ha emesso un avviso di fine indagine nei confronti del vicepresidente nazionale di Noi Moderati ed ex consigliere regionale pugliese, Luigi Morgante, accusato di atti persecutori con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una donna a cui era legato da una relazione sentimentale. L’atto solitamente prelude a una richiesta di rinvio a giudizio.

Secondo l’accusa, Morgante avrebbe minacciato e molestato la donna dopo che questa gli aveva comunicato di essere incinta, provocandole un perdurante stato di ansia e di paura. A luglio del 2023, l’avrebbe offesa, minacciata e aggredita tirandole i capelli e colpendola con un bastone alle gambe. Nei mesi successivi e fino al novembre 2023 – secondo quanto scritto nell’avviso di conclusione delle indagini firmato dalla pm Silvia Curione – Morgante, in diverse circostanze, l’avrebbe in un’occasione schiaffeggiata, in un’altra le avrebbe messo le mani intorno alla gola e, dopo averla spinta sul divano, avrebbe cercato di soffocarla. In base a quanto emerso dalle indagini, Morgante avrebbe minacciato la donna con l’intento di farla abortire dicendole: “Questo bambino non deve nascere, tu sei morta”.

Lecce, atti persecutori e violenza domestica: due arresti

Nell’ambito delle attività di contrasto alla violenza di genere i carabinieri hanno arrestato due uomini ieri in provincia di Lecce, in due diverse circostanze. Nel primo caso, un 35enne è stato arrestato per atti persecutori. L’uomo, non accettando la fine della relazione avrebbe ripetutamente molestato e minacciato l’ex compagna per mesi attraverso telefonate e sms. La donna ieri pomeriggio si è rivolta ai carabinieri per sporgere denuncia. Rientrando a casa, però, ha trovato l’ex compagno ad aspettarla. I carabinieri, allora, sono intervenuti procedendo all’arresto in flagranza.

Sempre ieri, in un altro comune del Salento, un uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza domestica nei confronti della moglie. I carabinieri sono intervenuti dopo le segnalazioni di cittadini che hanno udito delle urla provenire da un’abitazione. Una volta arrivati, i militari hanno accertato che una donna era stata colpita alla testa dal marito col quale aveva litigato. La donna è stata successivamente accompagnata al pronto soccorso per essere medicata, e ora si trova in una struttura protetta con i due figli minorenni.

Taranto, perseguita e violenta l’ex compagna: arrestato 27enne

Non accettava la fine della loro relazione e per questo avrebbe violentato e aggredito la sua ex compagna. Con le accuse di violenza sessuale aggravata e lesioni personali un 27enne di Taranto è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri.

In uno degli ultimi episodi, la donna lo aveva incontrato per chiarire definitivamente la sua posizione e il 27enne – secondo quanto ricostruito dalle indagini – l’avrebbe bloccata per poi costringerla a subire un rapporto sessuale contro la sua volontà. Prima di lasciarla andare avrebbe spiato i messaggi sul suo telefono scaraventandolo poi a terra. E infine l’avrebbe picchiata.

Il 27enne, a cui è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale ionico, avrebbe assunto comportamenti vessatori, sfociati nel tempo in molestie e aggressioni. La vittima si era anche rivolta a un centro anti-violenza.