Bari perde un altro pezzo di storia: dopo 60 anni chiude il panificio Amoruso in via Brigata Regina

La saracinesca abbassata ma non per ferie. Un cartello con scritto “Vendesi attività”. Bari perde un altro pezzo della sua storia. Il panificio Amoruso, situato in via Brigata Regina, chiude dopo 60 anni. Una scelta sofferta, presa a malincuore dal titolare Vincenzo che ha pianto per tutti i suoi dipendenti. Obbligatoria però per motivi di salute e a causa dell’incremento dei costi di gestione.

Una notizia che ha provocato un forte sentimento di tristezza tra i clienti. “Oggi va via un pezzo di storia, della mia infanzia”, scrive Giusy su Facebook. “Mi ricordo quando andavo con mio nonno e con mio padre, ora la gente è attratta da tutto quello che abbaglia gli occhi, ma non apprezza le cose semplici fatte a regola d’arte e genuine come facevano loro”, aggiunge un altro. E ancora: “La focaccia era buonissima”, “Non so quanta focaccia ho mangiato”, “La cosa più bella quando entravi è che sentivi l’odore del pane e della focaccia”.

Bari, prendono l’agenda del pub e prenotano per 30 persone. Lo sfogo dei titolari: “Ma che avete in testa?”

“Comunicazione di servizio per i 3 simpatici soggettoni che ieri sera a fine serata in un momento di distrazione, hanno ben pensato di scrivere sulla nostra agenda, una prenotazione da 30 persone a nome di un probabile loro conoscente con tanto di numero telefonico: ma che ****o avete in testa? L’acqua sporca?”. Inizia così il duro sfogo sui social dei titolari del pub Terra di Mezzo II Era, situato in via Amendola a Bari. “Ma ritenete davvero divertente fare uno scherzo del genere? Non avete pensato minimamente che tenere bloccati 30 coperti a vuoto per una attività di ristorazione, è danno economico forte? Bho, davvero rimaniamo basiti da tanta leggerezza e mancanza di rispetto, soprattutto da persone decisamente over 30 e non ragazzini di 13 anni – si legge nel post -. Ovviamente, speriamo di non rivedervi più: sì le vostre facce ce le ricordiamo e anche le videocamere. Ciao belli”.