Autonomia differenziata, la Puglia insiste: depositati i quesiti referendari per l’abrogazione della legge

Sono state depositate oggi alle 11 in  Corte di cassazione a Roma le richieste di referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata votate dai consigli regionali Campania, Emilia-Romagna, Sardegna, Toscana, e Puglia.  Per il consiglio regionale della Puglia hanno depositato i quesiti i consiglieri Grazia Di Bari e Sergio Clemente. Presente anche il consigliere Paolo Campo.

“Ribadiamo ancora una volta il no – dichiara la consigliera del M5S Grazia Di Bari –  ad una riforma scellerata che frammenta l’Italia, danneggiando tutti. Una legge che vede la netta contrarietà dei cittadini come dimostra il numero di firme raccolte per il referendum, 1.300.000. Dopo la riunione del comitato per la determinazione dei LEP siamo ancora più preoccupati, perché si conferma ancora una volta quello che sosteniamo da tempo, ovvero la volontà di dare maggiori risorse al nord penalizzando il sud. Non possiamo rimanere fermi e permettere che la legge trovi attuazione. L’autonomia differenziata come voluta da questo governo è una sciagura per il Paese”.

Abrogazione dell’autonomia differenziata, via libera in Puglia: ok alle delibere di richiesta d’indizione referendum

Con 30 voti favorevoli e 12 contrari il Consiglio regionale ha deliberato la richiesta di indizione di referendum popolare ex art. 75 della Costituzione, per l’abrogazione totale della legge 26 giugno 2024, n. 86 recante “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione.

A questa richiesta sono stati presentati 290 emendamenti di cui 90 resi ammissibili. Dopo aver votato e respinto un certo numero di emendamenti, su proposta del consigliere Paolo Campo (Pd) è stato approvato un emendamento di soppressione di tutti gli emendamenti restanti.

Con la designazione del consigliere delegato effettivo Grazia Di Bari, che ha ricevuto 24 voti su 38 votanti e di quello supplente Paolo Campo eletto con 28 voti su 32 votanti, è stata completata la procedura riguardante il quesito relativo all’abrogazione totale. Con 29 voti favorevoli e 9 contrari il Consiglio regionale ha deliberato la richiesta di indizione di referendum popolare ex art. 75 della Costituzione, per l’abrogazione parziale della legge 26 giugno 2024, n. 86 recante “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione.

A tale richiesta sono stati presentati 292 emendamenti di cui 250 resi inammissibili. Con un emendamento presentato dai consiglieri Mennea, Campo e Mazzarano sono stati soppressi tutti gli emendamenti. Con la designazione del consigliere delegato effettivo Sergio Clemente, eletto con 20 voti su 30 votanti e del consigliere delegato supplente Lucia Parchitelli, eletta con 17 voti su 30 votanti , è stata completata la procedura riguardante il quesito relativo all’abrogazione parziale.

Autonomia differenziata, Decaro: “Raccolte oltre 500mile firme il Paese ha decretato il fallimento della legge”

“L’obiettivo delle 500mila firme richieste dalla legge per indire il referendum abrogativo della riforma sull’autonomia differenziata è stato raggiunto e superato. Anche la Sardegna ha impugnato la legge come Puglia e Toscana. Sono tantissimi i cittadini che anche nelle regioni del Nord hanno firmato per il referendum. Il Paese ha già decretato il fallimento di questa legge”. Questo è l’annuncio di Antonio Decaro, ex sindaco di Bari ed europarlamentare del PD.

“Ora chiediamo che formalmente ci venga data la possibilità di cancellarla ufficialmente – ha aggiunto -. Questa non è una battaglia di partito, né del Sud contro il Nord, è una battaglia per il Paese che deve restare unito, nelle scelte, nei diritti, nei salari e nei doveri. Organizzeremo un grande confronto nazionale tra cittadini, costituzionalisti, governatori e sindaci, di territori del Sud e del Nord. Ci confronteremo sulle autonomie vere, quelle che servono al Paese e offriremo al Governo una nostra proposta».

Autonomia differenziata, Emiliano impugna la legge Calderoli: “Tuteliamo l’unità della nostra Italia”

Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha deciso di impugnare dinanzi alla Corte costituzionale la legge “Calderoli” (26 giugno 2024, n. 86) recante “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”, per lesione della sfera di competenza delle Regioni, come previsto dall’art. 127, comma 2, della Costituzione.

La Giunta ha affidato oggi l’incarico al prof. avv. Massimo Luciani, di chiara fama, uno dei massimi costituzionalisti italiani, e al capo dell’Avvocatura regionale Rossana Lanza che coordina il gruppo per lo studio dell’autonomia differenziata istituito dal presidente della Regione. La Costituzione (art.116 comma 3) prevede infatti la possibilità che siano attribuite «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia» alle Regioni a statuto ordinario, e non certo la possibilità, invece prevista dalla legge Calderoli, del trasferimento di tutte le funzioni concernenti tutte le ventitré materie contemplate dall’art. 117 Cost., così perpetrando una palese violazione dei princìpi fondamentali di unità e indivisibilità della Repubblica. Secondo la Regione Puglia, tale violazione si riverbera inesorabilmente sull’ordinamento regionale e sui princìpi supremi di eguaglianza tra i cittadini nell’esercizio dei diritti e nell’assolvimento dei doveri fondamentali. Inoltre, la concessione di maggiori spazi di autonomia, per come realizzata, determinerebbe l’erosione delle risorse che lo Stato impiega per finanziare il fondo perequativo per le Regioni con minori capacità di spesa, impedendo così di finanziare specifici interventi di sviluppo economico e coesione sociale per contrastare gli svantaggi tra territori.

“Alle iniziative referendarie – dichiara il presidente Michele Emiliano – già promosse dalle Regioni e dai cittadini italiani, impegnati in una straordinaria mobilitazione per la raccolta di firme, si aggiunge la decisione della Regione Puglia di impugnare la legge Calderoli direttamente dinanzi alla Corte Costituzionale. C’è un corposo lavoro di approfondimento e studio alla base di questo percorso che si avvale della competenza e autorevolezza in materia del prof. Luciani. Questa iniziativa nasce con lo spirito di tutelare i cittadini italiani e l’unità stessa del nostro Paese nel rispetto dei principi sanciti dai nostri padri costituenti. Quindi tale impugnativa si affianca alle iniziative referendarie, seguendo un percorso parallelo che va nella stessa direzione ed offrendo una strada in più dinanzi alla Corte costituzionale per contrastare gli effetti di squilibrio dell’assetto economico-finanziario delle Regioni e la violazione delle competenze regionali attribuite dalla Costituzione”.

Bari, Decaro firma il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata: “Per un’Italia libera e unita”

Antonio Decaro ha firmato questa mattina per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. L’eurodeputato ha firmato al banchetto promosso dal Comitato pugliese costituitosi contro la proposta di legge, allestito nei pressi del colonnato del Teatro Piccinni a Bari.

“Oggi ho firmato per l’Italia unita, libera e giusta – ha dichiarato Decaro -. L’ho fatto qui davanti al teatro Piccinni, nella città di Bari, dove già una volta l’Italia si è unita per la libertà”. Il riferimento è al fatto che il teatro ospitò, pochi mesi dopo la caduta del fascismo e l’armistizio, il primo Congresso dei Comitati di Liberazione nazionale che pose le basi per la Costituente e l’Italia repubblicana.

“I numeri di questi giorni sono straordinari – aggiunge – e il Paese sta rispondendo in maniera compatta, da nord a sud contro la riforma sull’Autonomia differenziata. Spero qualcuno ascolti le nostre voci. Noi, in ogni caso, andremo avanti su questa strada e non ci fermeremo fino a quando questa legge non sarà messa da parte”.

Regione Puglia, incredibile svista in Consiglio: sbagliata la delibera del referendum abrogativo sull’Autonomia

Colpo di scena in Regione. La delibera con cui nella giornata di ieri il Consiglio ha dato il via libera al referendum contro l’Autonomia differenziata è nulla. Manca infatti la delega alla presentazione dei requisiti. È tutto quindi da rifare, dovrà essere integrato il testo che prevede la nomina dei due consiglieri che si occuperanno del deposito dei testi.

Nessuno a quanto pare si è accorto della mancanza della delega nella proposta preparata dal Pd, la nuova seduta dovrebbe essere convocata nella giornata di lunedì 29.

 

Regione Puglia, ok del Consiglio alla richiesta del referendum abrogativo sull’Autonomia: Emiliano esulta

Il Consiglio regionale pugliese ha approvato con 25 voti a favore le due delibere per la proposta di richiesta di indizione di un referendum popolare per l’abrogazione dell’autonomia differenziata. Dopo un lungo dibattito c’è stato, quindi, il via libera.

“Grazie al consiglio regionale della Puglia e agli altri consigli regionali che hanno votato il medesimo quesito, per gli italiani sarà possibile votare sul DDL Calderoli, non sull’autonomia come concetto, ma sul modo in cui il governo Meloni sta declinando l’autonomia. Questa possibilità la dobbiamo al fatto che cinque Consigli regionali hanno richiesto il referendum così come previsto dalla Costituzione della Repubblica. È stata una battaglia perché i consiglieri regionali del centrodestra, che pure sono eletti dal Sud, evidentemente sentono più forte il richiamo delle loro forze politiche dalle quali dipendono piuttosto di quello con il popolo che li ha eletti. Ci auguriamo che questo referendum abbia tanti sì e che quindi si possa arrivare a trovare un equilibrio migliore tra Nord e Sud senza pregiudicare gli sforzi che la Puglia, prima regione italiana nella crescita economica negli ultimi anni, sta compiendo assieme alle altre regioni del Mezzogiorno”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al termine della seduta odierna del Consiglio regionale.

Autonomia differenziata, Emiliano: “Un disastro per il paese e una scelta sbagliata. Il tricolore non ha più senso”

Secondo il governatore della Puglia, Michele Emiliano, l’autonomia differenziata, “per come l’ha definita Calderoli, è una guerra di tutti contro tutti”, è “una scelta sbagliata” perché “spingendo i territori più sviluppati e frenando quelli meno sviluppati, senza criteri di perequazione, il divario aumenterà immediatamente e questo è un disastro non solo per il Mezzogiorno, ma per tutto il Paese”.

Emiliano spiega perché la Puglia sarà una delle cinque regioni a promuovere il referendum per abrogare la legge sull’autonomia, ed evidenzia che “far saltare” il “meccanismo” di “solidarietà reciproca significa che il tricolore non ha più senso e l’unità d’Italia non ha più nessun significato”.

“E questo – sottolinea – è contro la Costituzione”. Tra le conseguenze della legge, poi, ricorda che “consentirebbe per esempio alla Lombardia di portarsi via i medici o gli insegnanti bravi pugliesi, dandogli un sovrappiù di stipendio”. “L’autonomia differenziata – conclude – viene chiesta da chi ha più soldi e si è scocciato di darli a chi non ce li ha. Ma uno Stato campa mettendo nelle condizioni l’intero territorio nazionale di avere più o meno le stesse prestazioni”.

Autonomia differenziata approvata, Leccese attacca Romito: “Non consegnate la città di Bari ad un leghista”

“Uno dei più appassionati sostenitori dell’autonomia differenziata, appena approvata dal Parlamento, è Salvini. Sì perché la Lega, con questa legge sciagurata, porta a termine finalmente la sua missione originaria: aumentare ancora di più il divario Nord Sud, sottraendo fondi alle nostre scuole, ai nostri ospedali, al nostro welfare, alle nostre infrastrutture. Un dato da tenere a mente domenica e lunedì, a Bari, quando saremo chiamati a scegliere se consegnare la città nelle mani di un sindaco leghista, alleato di chi spacca l’Italia, o dare fiducia a chi ha lottato in questi anni per ridare dignità e orgoglio a una grande città del Sud”.

Lo dichiara il candidato sindaco del centrosinistra alle Comunali di Bari, Vito Leccese, che sfiderà al ballottaggio il candidato del centrodestra Fabio Romito, in merito all’approvazione dell’autonomia differenziata.