Caporalato, chiuse 2 aziende nel nord Barese. Blitz dei Carabinieri in campagna: sanzioni da 90mila euro

Erano a lavoro in vigneti, che si trovano nelle campagne di San Ferdinando di Puglia e Barletta, quando sono arrivati i carabinieri, che da un po’ sono impegnati nel contrasto dello sfruttamento della manodopera nel nord Barese. Gli accertamenti svolti su quattro imprese vitivinicole, di cui tre di San Ferdinando e una di Barletta, hanno permesso di rilevare la presenza di lavoratori in nero, o assunti in modo irregolare o privi di permesso di soggiorno.

Si tratta di operai italiani e nordafricani, di età compresa tra i 20 e i 50 anni, impegnati nella raccolta di uva. Nello specifico, dei 30 lavoratori schedati 6 sono risultati impiegati in nero, 2 senza regolare permesso di soggiorno e altri 20 sono risultati titolari di posizioni lavorative irregolari. Due le imprese per cui è stata disposta la sospensione dell’attività: si trovano entrambe a San Ferdinando e ai titolari, denunciati sia per violazioni relative alle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro sia per aver impiegato cittadini irregolari sul territorio italiano, sono state comminate sanzioni e ammende per un totale di 90mila euro. Le aziende potranno riprendere con la loro attività solo dopo che avranno pagato le sanzioni e regolarizzato quanto contestato. L’operazione anticaporalato è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Barletta assieme al personale del nucleo ispettorato del lavoro di Bari e dello squadrone eliportato Cacciatori Puglia.

Evasione fiscale, blitz della Guardia di Finanza: sequestrati beni per 200mila euro a due imprese baresi

La Guardia di Finanza di Bari sta dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo che ha come oggetto le disponibilità finanziarie di due società a responsabilità limitata, con sede a Bari, per un valore complessivo di circa 200mila euro, profitto del reato di dichiarazione fraudolenta per gli anni d’imposta 2013, 2014 e 2017. Il decreto costituisce l’epilogo di indagini nel cui ambito sarebbe emerso che le società avrebbero stipulato diversi contratti con un noto intermediario bancario, in qualità di committente, aventi per oggetto lo svolgimento di attività di consulenza fiscale e contabile, nonché l’esecuzione di ulteriori prestazioni di natura direzionale e strategica rivelatesi inesistenti. Gli indagati – uno dei quali aveva ricoperto l’incarico di direttore di una Sezione staccata della Commissione Tributaria Regionale della Puglia – avrebbero annotato nelle scritture contabili costi per spese mai sostenute, pari a circa 700mila euro, al fine di ridurre indebitamente la base imponibile IRES attraverso artifici contabili.

Corruzione in Puglia, il sistema Lerario e i 14 milioni di euro spesi dalla sezione Economato: le aziende coinvolte

Mario Lerario ha gestito la sezione Economato della Regione Puglia dal 2017 al 2021 e anche qui sembra di rivedere quel “sistema” utilizzato nella gestione della Protezione Civile tra affidamenti diretti, negoziazioni senza pubblicazione di gara e interventi di somma urgenza.

Per un totale di 14,3 milioni di euro, questa la cifra spesa durante quel lasso di tempo per circa 130 forniture di beni e servizi, secondo quanto emerge dalla tabella consegnata alla Prima commissione regionale da Nicola Lopane, il dirigente che ha presto il posto di Lerario.

La Repubblica ha svelato i nomi delle aziende coinvolte. I lavori da migliaia di euro “per somma urgenza e lavori di manutenzione negli impianti di climatizzazione del palazzo di vetro del consiglio regionale in via Gentile sono affidati tutti sempre alla stessa ditta, la Euro Klima Impianti Srl, di Acquaviva delle Fonti, paese di provenienza di Lerario”.

“Affidamenti ripetuti allo stesso gruppo (Deda group public services srl) anche per l’assistenza tecnica del controllo accessi in Regione. Affidamenti ripetuti alla Eletrikimpianti per la manutenzione di impianti elettrici nella sede del consiglio regionale di via Gentile – si legge sempre sulla Repubblica -. Così come ci sono affidamenti per manutenzioni di sistemi antincendio alla Ga.Mi Impianti, per manutenzioni di impianti elettrici di musei e altre sedi regionali alla Moditech Srl, i lavori sui condizionatori nelle varie sedi della Regione affidati alla Prodon Srl e altri interventi di riqualificazione affidati alla Athanor consorzio Stabile, alla De.Pa Impianti, alla Brindisi Elevatori, Impecos, Saccir Spa (impianti elettrici e climatizzazione alla Provincia di Foggia), Edil Verde (lastrico solare della presidenza), Fantoni Spa (uffici regionali), Gpi e Links Management and Technology spa (sistema informatico) e gli affidamenti su raccolta e gestione rifiuti a Recikla”.