Preleva 5mila euro dalla banca, viene scaraventata a terra e rapinata: arrestato 32enne a San Nicandro Garganico

Ha atteso che un’anziana uscisse da una banca, l’ha scaraventata a terra e le ha sottratto i 5mila euro che la donna aveva appena prelevato. L’episodio a San Nicandro Garganico, i dipendenti dell’istituto di credito hanno subito chiamato il 112 dopo aver assistito all’intera scena.

Il ladro di 32 anni è stato rintracciato per strada dai Carabinieri e arrestato in flagranza. Con sé aveva ancora quasi tutto il bottino, restituito alla vittima, e un rasoio.

 

Falso in bilancio, Bdm resta nel processo da responsabile civile: la Procura chiede 7 rinvii a giudizio – I NOMI

l gup di Bari Giuseppe De Salvatore ha rigettato la richiesta di Banca del Mezzogiorno (ex Banca Popolare di Bari) di essere estromesso come responsabile civile dal processo – ora in fase di udienza preliminare – in cui otto ex dirigenti dell’istituto sono imputati per i reati, contestati a vario titolo, di false comunicazioni sociali, aggiotaggio bancario, ostacolo alla vigilanza e, nel caso di Marco e Gianluca Jacobini e Vincenzo De Bustis Figarola, anche di maltrattamenti, lesioni personali nei confronti dell’ex Chief Risk Officer Luca Sabetta.

Marco Jacobini è stato presidente del cda, Gianluca vice direttore generale e De Bustis Figarola direttore generale. Nell’udienza precedente la Banca aveva chiesto l’esclusione come responsabile civile, sostenendo come nella fase di indagini preliminari fossero stati fatti degli accertamenti irripetibili in relazione ai  quali la banca non era mai stata avvisata. Per il giudice, però, non aver partecipato a questi esami non costituisce una violazione del diritto di difesa. Banca del Mezzogiorno, in precedenza, era anche stata ammessa come parte civile nei confronti degli ex amministratori.

Nel corso dell’udienza svolta oggi, la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio di sette degli otto imputati (oltre ai due Jacobini e a De Bustis Figarola, anche l’ex ad Giorgio Papa e gli ex dirigenti Elia Circelli, Gregorio Monachino e Nicola Loperfido), e ha chiesto il proscioglimento per Roberto Pirola, ex presidente del collegio sindacale.

In questo filone ci sono centinaia di parti civili, tra cui la stessa Banca, Bankitalia, Consob, Codacons e Comune di Bari. Le difese degli imputati discuteranno nelle prossime udienze dell’11 e del 18 febbraio.

Terrore a Molfetta, armati di coltello fanno irruzione in banca: tre ladri in fuga con il bottino

Attimi di paura questa mattina nella filiale della Monte dei Paschi di Siena in via Respa a Molfetta a causa dell’irruzione di tre uomini armati di coltello. I malviventi hanno minacciato il cassiere e si sono fatti consegnare il denaro custodito nelle casse, prima di fuggire con il bottino. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, per prestare soccorso al cassiere visibilmente sotto choc, e i Carabinieri della compagnia di Molfetta che hanno avviato le indagini anche attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza.

Armati di pistola rapinano tabaccaio mentre entra in banca: ladri in fuga con 30mila euro

Un tabaccaio è stato rapinato questa mattina mentre stava per entrare in una banca a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, per versare circa 30mila euro. L’uomo è stato avvicinato e minacciato con una pistola da due uomini con il volto coperto che lo hanno costretto a consegnare il danaro. I due, dopo aver arraffato i soldi, sono fuggiti a bordo di un’auto. Sul caso indagano i Carabinieri.

Lo spione dei conti bancari, il legale di Intesa Sanpaolo in Procura a Bari: “Pronti a collaborare con la magistratura”

Proseguono i contatti tra la Procura di Bari e l’Intesa Sanpaolo per fare chiarezza attorno alla vicenda del bitontino Vincenzo Coviello, indagato per aver spiato i conti di personaggi noti del mondo della politica (tra cui la premier Meloni), dello sport e dello spettacolo. Le accuse sono di accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato.

Questa mattina il procuratore Roberto Rossi ha incontrato l’ex ministra della Giustizia Paola Severino, tra i legali della banca che resta indagata per la violazione della legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Intesa Sanpaolo non avrebbe avvisato tempestivamente gli inquirenti degli accessi abusivi effettuati da Coviello, ma lo avrebbe fatto solo al termine di un lungo procedimento interno culminato poi con il licenziamento del dipendente lo scorso 8 agosto. Severino ha confermato la massima collaborazione da parte dell’Istituto bancario a collaborare.

Fingono chiamate dalla banca e dalla Questura, anziano truffato a Bari: denunciata donna campana. Soldi restituiti

Per le telefonate, pervenute da numeri in uso alla banca ed alla Questura, è stato accertato l’utilizzo della tecnica dello ID SPOOFING, consistente nell’alterare il numero chiamante tramite sistema VOIP (voce tramite protocollo internet) che rende possibile effettuare una conversazione sfruttando una connessione internet.

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Lo spione dei conti bancari, i clienti valutano causa contro Intesa Sanpaolo: chieste informazioni alla Procura

Intesa Sanpaolo è formalmente indagata nell’indagine a carico di Vincenzo Coviello, l’ex dipendente che in 26 mesi ha compiuto accessi abusivi ai conti correnti e alle carte di credito di 3572 correntisti di 679 filiali. La Banca, per gli inquirenti, avrebbe violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

L’istituto, secondo i pm, non avrebbe tempestivamente segnalato agli inquirenti gli accessi abusivi. Dopo lo scandalo, i legali di alcuni clienti vittime di Coviello hanno chiesto informazioni alla Procura per valutare la costituzione di parte civile o cause civili ai danni della banca. Coviello è stato sottoposto a procedimento disciplinare – e poi licenziato dalla banca lo scorso 8 agosto – ben prima che partissero le indagini. L’ex bancario è indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato.

Le indagini della Procura di Bari sono iniziate dopo una denuncia presentata il 22 luglio da un correntista, al quale erano stati segnalati gli accessi anomali ai dati del suo conto corrente. Oltre a cittadini comuni, Coviello avrebbe spiato i conti della premier Giorgia Meloni, di alcuni ministri, del presidente del Senato Ignazio La Russa e di altri personaggi del mondo della politica, dello spettacolo e dello sport.

Lo spione dei conti bancari, Intesa Sanpaolo corre ai ripari: il generale De Vita nominato chief security office

Il Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina proporrà al Cda della banca, previsto per la prossima settimana, la nomina del generale di corpo d’armata dei Carabinieri Antonio De Vita nel ruolo di chief security officer di gruppo, nuova area a riporto del consigliere delegato con la responsabilità per la cyber security e la sicurezza.

Questo è quanto si apprende da fonti del gruppo bancario. Il generale De Vita ha ricoperto, prima di raggiungere nel mese di luglio il pensionamento, la responsabilità relativa alle regioni di Puglia, Campania, Abruzzo e Molise. Dal primo settembre è stato assunto da Carlo Messina nel suo staff come senior advisor sui temi della sicurezza e cyber.

Questa la risposta dopo il caso di Vincenzo Coviello, il 52enne di Bitonto che ha spiato non solo i conti correnti di politici, ministri, magistrati sportivi e personaggi famosi, ma anche i movimenti delle carte di credito. Ora l’uomo è indagato dalla Procura di Bari per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato.

Lo spione dei conti bancari, Vincenzo Coviello si difende: “Ho agito da solo e per curiosità”. Bitonto sotto choc

Vincenzo Coviello, 52enne di Bitonto, è l’uomo del momento. È lui l’ex dipendente della filiale Agribusiness di Bisceglie (Barletta-Andria-Trani) licenziato ad agosto per aver spiato i conti correnti di 3572 clienti dell’istituto, tra cui quello della premier Giorgia Meloni e di tanti vip. Sono 6.976 gli accessi effettuati a conti correnti di clienti non giustificati da esigenze di servizio. Ora risulta indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Ieri, ufficiali di polizia giudiziaria incaricati dalla Procura di Bari hanno perquisito la casa dell’ex dipendente e sequestrato smartphone, tablet, hard disk e dispositivi informatici diversi che saranno oggetto di verifiche forensi.

Coviello, impiegato di banca che è riuscito a violare i conti correnti di ministri e deputati, magistrati e forze dell’ordine, cittadini comuni e sportivi, si è difeso dicendo di essere solo “un maniaco del controllo”, di aver agito da solo per curiosità e di non aver divulgato a nessuno le informazioni di cui è entrato in possesso. Nessun documento scaricato, nessun sistema all’esterno che lo aveva incaricato di fare questo. Ma per la Procura ha operato “verosimilmente in concerto con persona da identificare: un mandante degli accessi abusivi al sistema informatico di Intesa”.

Sposato, con due figli, è stato definito da alcuni come uno “stacanovista” sempre “impeccabile sul lavoro”. Insomma, l’identikit di un impiegato modello. Da qualche tempo pare avesse cancellato i profili social dopo i primi richiami e il licenziamento avvenuto ad agosto. Anche il sindaco di Bitonto è rimasto sorpreso.

Le versioni però sono anche in questo caso contrastanti. In Paese infatti c’è chi lo definisce introverso, chi egocentrico, chi curioso, chi pettegolo. Ha dichiarato di non aver spulciato conti correnti bancari da ottobre 2023, dopo essere stato richiamato dal direttore, in seguito ai primi controlli, ma secondo le indagini è stato “operativo” fino all’aprile scorso. Per tutto il pomeriggio di ieri è stato irreperibile, non è stato a casa e neppure nello studio di commercialista.