‘Ndrangheta, confiscati beni per 400 milioni al re barese delle scommesse “Stereomondo”

Beni per circa 400 milioni di euro riconducibili al 48enne barese A.R., soprannominato “Stereomondo” imprenditore operante nel settore dei giochi e delle scommesse online, sono stati confiscati dai finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dello Scico, di Roma, con il coordinamento della Dda reggina, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. La misura patrimoniale riguarda compendi societari, trust e disponibilità finanziarie in Calabria, Puglia e Abruzzo. La figura criminale dell’imprenditore era emersa nell’operazione Galassia contro la ‘ndrangheta.

L’inchiesta della Dda reggina, diretta da Giovanni Bombardieri, mirata al contrasto dell’infiltrazione della ‘ndrangheta nel settore dei giochi e delle scommesse on-line, avrebbe permesso di scoprire l’esistenza di un sofisticato ed altamente remunerativo sistema criminale, finalizzato all’illecita raccolta delle puntate, con base decisionale ed operativa a Reggio Calabria e ramificazioni anche a Malta, in Romania, Austria e Spagna. Le società in questione avrebbero agito attraverso un sistema di guadagno a “cascata”, dal master, vertice della piramide e promotore dell’organizzazione, all’end user, il giocatore finale. Inoltre, sarebbero emersi collegamenti con la ‘ndrangheta, alla quale sarebbe stata garantita una parte dei proventi in cambio di protezione e diffusione del brand on line e in esercizi commerciali locali.

L’imprenditore, che è stato anche sottoposto alla Sorveglianza speciale per la durata di due anni e 6 mesi, con obbligo di soggiorno, in base a quanto emerso, sarebbe il reale dominus di una società con sede legale a Malta, ma di fatto operante in Italia attraverso una stabile organizzazione con più punti commerciali, distribuiti sul territorio e dediti alla raccolta di puntate su giochi e scommesse. La confisca riguarda l’intero compendio aziendale di 3 società operanti nel settore dei giochi e delle scommesse on-line, due trust radicati a Malta comprensivi dei rispettivi portafogli finanziari, nonché rapporti bancari, finanziari assicurativi e relative disponibilità, per un valore complessivamente stimato in circa 400 milioni di euro.

Traffico di droga, riciclaggio e armi illegali: 15 arresti e maxi sequestro in Puglia

Quindici persone accusate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, produzione, traffico e detenzione di droga, riciclaggio e detenzione illegale di armi sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Bari sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip di Bari su richiesta della Dda. Eseguito anche un sequestro preventivo di beni per oltre un milione di euro.

I quindici arrestati risiedono nelle province di Bari, Brindisi e Barletta-Andria-Trani. Le indagini hanno svelato l’esistenza di un’associazione dedita al traffico di marijuana, hashish e cocaina con sede operativa ad Andria, con propaggini nel Brindisino e canali di approvvigionamento in Calabria e in Spagna. Punto di partenza è stato il sequestro, operato in Francia nei confronti di uno degli indagati, arrestato in flagranza con 75 chili di cocaina destinati in Italia e 865mila euro in contanti.

“Il gruppo investigato, facente capo a soggetti operanti nel contesto criminale andriese”, scrivono gli inquirenti, è “connotato da un’elevata capacità organizzativa e dotato di una rilevante disponibilità di mezzi finanziari e strumentali, disponendo di una ‘cassa comune’ e di una ‘contabilità condivisa’”. Uno degli indagati, residente nel sud della Spagna, era “dedito all’esportazione di cospicui quantitativi di sostanze stupefacenti destinati a rifornire i mercati pugliesi”. Significativa, scrivono ancora i finanzieri, “la propensione alla violenza e all’uso di armi da sparo, quali strumenti di risoluzione dei conflitti eventualmente insorti in occasione dell’approvvigionamento di droga, come rilevabile dalle condotte di due indagati”.

“La DDA di Bari oggi ha stroncato le attività di un clan dedito al traffico internazionale di droga e armi, con sede operativa ad Andria.A chi ha operato – come gli uomini e le donne della Guardia di Finanza e a chi ha investigato vanno i miei complimenti. Non devono esistere zone franche in nessuna parte della Puglia e le operazioni che sono condotte nei territori della Bat, nonostante le difficoltà di organico delle forze dell’ordine e della stessa Magistratura, vanno nella direzione di sconfiggere tutte le organizzazioni criminali che pure raggiungono alti livelli di “specializzazione” nei traffici illegali, con ramificazioni in mezza Europa. Supporteremo gli inquirenti ad ogni livello e a loro vanno ancora i complimenti per la difficile operazione portata a termine”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.