Bari-Sudtirol, Masiello non convocato. La lettera della tifosa Isabella: “Nessuna minaccia chiedete scusa ai baresi”

Ora è ufficiale. Andrea Masiello non è stato convocato dal Sudtirol per la sfida in programma domani pomeriggio al San Nicola contro il Bari. Il suo nome non compare infatti nella lista diramata in giornata dal tecnico Bisoli. Una notizia che era nell’aria e che ha scatenato tante polemiche in tutta Italia. Vi proponiamo la lettera integrale di Isabella, una tifosa biancorossa.

“Sono una tifosa del Bari e penso che quello che scriverò in queste righe, sia a nome di molti tifosi baresi. Essere tifosi innamorati della Ssc Bari non è semplice, ne abbiamo passate tante e niente ci assicura che andrà sempre tutto bene, ma ce lo auguriamo. Questi giorni precedenti alla gara con il Sudtirol, specie per noi tifosi baresi sono un susseguirsi di sentimenti, per lo più c’è molta rabbia. Quella che poteva essere una semplice partita con una neo promossa, purtroppo sta diventando un caso di stato. Non è colpa nostra se è stato permesso all’innominabile, che si giocò per scommessa il derby, di continuare a giocare. Questa è l’Italia, come sempre finisce tutto a tarallucci e vino. Ma ora basta! Molte testate di giornali devono smetterla di fare titoloni acchiappa like e farci passare da vittime a carnefici. Se il Sudtirol ha deciso di non far venire l’innominabile sicuramente sarà per non destabilizzare emotivamente anche il resto della squadra, ma non perché i baresi hanno fatto minacce ad un determinato calciatore. Personalmente sono molto attiva sui social e presente quasi in ogni gruppo di tifosi baresi e, posso assicurare che nessuno ha scritto minacce, semplicemente qualche pensiero di rabbia, qualche parolaccia o un semplice ‘non venire’ o ‘ti aspettiamo’. Voglio chiarire che dietro le ultime due espressioni non c’è nessuna minaccia, semplicemente da una parte non vogliamo rivedere quell’essere nel nostro stadio, mentre dall’altra volevamo vederlo per riempirlo di fischi e parole simpatiche, niente di anormale nel mondo del calcio e del tifo. Dopotutto penso che anche il soggetto in questione sa cosa pensano i baresi di lui 365 giorni all’anno. Agli altri voglio dire ma loro sanno cosa abbiamo provato quel 11 maggio 2011? Non era una semplice partita. Era il derby con il Lecce. Purtroppo non possiamo perdonare, fortunato chi ha la dote del perdono. Concludo chiedendo a tutte le testate e ai tifosi rivali che devono per forza dire la loro, di smetterla e chiedere scusa al popolo barese”.