Minervino, inseguimento e scoperta choc: oltre 350 chili di esplosivo nel furgone. Arrestati due giovani di Barletta

I Carabinieri di Minervino Murge hanno sequestrato più di 350 chili di esplosivo a bordo di un furgone che non si è fermato all’alt dei militari. Dopo un breve inseguimento, i Carabinieri sono riusciti a bloccarlo alla periferia del paese. Due giovani incensurati di Barletta, di 20 e 27 anni, sono stati arrestati. A bordo del mezzo 350 chili di materiale esplodente, suddiviso in 1500 ordigni dei quali 132 di manifattura artigianale, tutti ad altissima potenzialità. Sarebbero bombe utilizzate per far esplodere gli sportelli bancomat con la cosiddetta tecnica della marmotta. Tutto il materiale esplosivo è stato sequestrato, i due sono stati condotti nel carcere di Trani.

Barletta, 18enne violentata in Psichiatria: nei guai dipendente Sanitaservice di 60 anni. Aperta inchiesta

Un dipendente di 60 anni della Sanitaservice Asl Bat è indagato per violenza sessuale. L’accusa è quella di aver violentato una ragazza appena maggiorenne, ricoverata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Dimiccoli di Barletta il giorno di Ferragosto. Sul caso è stata aperta un’inchiesta, il racconto della presunta vittima sarà esaminato e valutato da una psichiatra.

La vicenda resta molto delicata, la ragazza è affetta da problemi psichici ed è stata lei stessa a recarsi al Pronto Soccorso, accompagnata dalla madre, per denunciare. Dopo essere stato identificato il 60enne è stato stato immediatamente allontanato dal Dimiccoli e destinato ad altri servizi nel territorio. Asl Bat e Sanitaservice si sono messe completamente a disposizione degli inquirenti. Per ora è stato disposto l’incidente probatorio.

Barletta, frode da 52 milioni di euro sui bonus edilizi: 14 indagati. Maxi sequestro

Falsi crediti maturati su lavori edili mai fatti e relativi a immobili che non esistono. Una truffa ai danni della casse dello Stato pari a 52 milioni di euro messa a segno usando illecitamente i bonus facciate, ristrutturazione e il sismabonus. A scoprirla sono stati i finanzieri del comando provinciale di Barletta che hanno sottoposto a indagine per indebita percezione di erogazioni pubbliche 14 persone e sequestrato beni dello stesso valore della presunta truffa.

Si tratta di crediti d’imposta conservati nel cassetto fiscale di soggetti economici per un importo superiore a 15 milioni di euro, beni immobili, partecipazioni societarie, sette auto e altrettante moto, un orologio di pregio e il saldo di 59 conti correnti intestati agli indagati.

Frode fiscale a Barletta, sequestrati beni per 12 milioni. Nei guai due aziende del settore edile: 7 indagati

Un giro di fatture false e contratti in subappalto scambiati tra società che si sono rivelate cartiere, ovvero prive di capacità produttiva, e due Srl del settore edilizio di Barletta. Così, secondo quanto accertato dai finanzieri del comando provinciale di Barletta-Andria-Trani, le due imprese più grandi sarebbero riuscite ad “abbattere l’utile e le relative imposte”.

Per questo, in sette sono indagati con l’accusa, contestata a vario titolo e in concorso, di frode fiscale. Si tratta di amministratori e amministratori pro tempore delle società coinvolte e a cui i militari hanno sequestrato beni per un valore complessivo di 12 milioni di euro. I sigilli riguardano beni di lusso, conti correnti, quote societarie e una trentina di immobili per cui è stata chiesta la confisca. Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani, sono iniziate quando i finanzieri hanno riscontrato anomalie nel corso di verifiche fiscali. Analizzando nel dettaglio le fatture, gli investigatori si sono resi conto che alcune erano state emesse da imprese cartiere in favore di una delle Srl per “generare credito d’imposta e compensare il debito fiscale dei lavoratori assunti”.

Inoltre, con “simulati contratti di sub appalto, venivano fatturati e creati costi alla società madre, risultata l’unica attiva, con conseguente abbattimento dell’utile di esercizio e delle imposte dovute”. Alle società è stata contestata “l’ipotesi di responsabilità amministrativa che prevede sia sanzioni pecuniarie sia interdittive e di confisca per il profitto illecito ottenuto”.

Frontale auto-furgone sulla provinciale tra Barletta e Canosa: muore il 72enne Pasquale Camarrota

Un uomo di 72 anni, Pasquale Camarrota, è morto in un incidente avvenuto nella tarda mattinata di oggi sulla strada che collega Barletta a Canosa di Puglia, nel nord Barese.

La vittima, a quanto si apprende, era alla guida di una Fiat Panda che per cause da accertare si è scontrata frontalmente con un furgone. Per il 72enne non c’è stato scampo: è morto prima dell’arrivo dei soccorsi. Il conducente dell’altro mezzo, un uomo di giovane età, è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato in ospedale. Sull’accaduto indagano gli agenti della polizia locale intervenuti sul posto assieme ai vigili del fuoco.

Omicidio Cilli a Barletta, condannati Sarcina e Borraccino: la Corte d’Assise conferma la sentenza in Appello

La Corte d’assise d’appello di Bari ha confermato le due condanne inflitte in primo grado per l’omicidio di Michele Cilli, il 24enne di Barletta di cui si sono perse le tracce la notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2022, nei confronti di Dario Sarcina e Cosimo Damiano Borraccino. Nei confronti del primo, di 35 anni, la condanna è di 18 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio volontario. Per il secondo, accusato di soppressione di cadavere, è di 5 anni e 8 mesi di reclusione. Il corpo di Cilli non è stato mai ritrovato.

Per il gup del tribunale di Trani, Ivan Barlafante, “la mancata scoperta del corpo” del 24enne “e le modalità esecutive dell’omicidio qualificano in modo negativo la condotta contestata a Sarcina esaltandone la capacità criminosa, la freddezza nell’ideazione, la precisione nell’esecuzione e infine, l’efficacia nella soppressione del corpo”.

Barletta, benzinaio rapinato sulla statale 16 bis in direzione Bari: ladri in fuga con il bottino

Una rapina è stata compiuta questa mattina ai danni del titolare di un distributore di benzina che si trova lungo la strada statale 16 bis, all’altezza della zona industriale di Barletta, in direzione Bari. Secondo quanto si apprende, l’imprenditore sarebbe stato bloccato da un gruppo armato che sarebbe riuscito a portagli via l’incasso del fine settimana e il mezzo su cui viaggiava.

Nel corso della fuga, i rapinatori avrebbero dato fuoco a un’auto per guadagnare tempo. Sul posto ci sono gli agenti della polizia di stato del commissariato di Barletta e i colleghi della Scientifica che stanno effettuando i rilievi. Non è la prima volta che il titolare dell’area di servizio subisce una rapina: l’ultima risale allo scorso aprile.

Barletta, precipita e trascorre tutta la notte in fondo a un pozzo: 33enne salvato dai Vigili del Fuoco

I vigili del fuoco hanno salvato ieri mattina un 33enne caduto in un pozzo artesiano che si trova alla periferia di Barletta. La sua scomparsa era stata denunciata ai carabinieri.

Non è chiaro come sia precipitato nel pozzo e chi abbia dato l’allarme e consentito il suo ritrovamento. Sull’accaduto indagano i carabinieri. Il 33enne, trasportato al Policlinico di Bari nel reparto di ortopedia, se l’è cavata con diverse escoriazioni, qualche lesione e tanta paura.

Spaccio di droga a Barletta, maxi blitz della Polizia all’alba: 32 arresti. In totale 40 indagati

Avrebbero creato a Barletta – secondo l’accusa – una capillare rete di vendita di droga dopo aver diviso la città in quattro zone in ognuna delle quali veniva smerciata una specifica tipologia di sostanza stupefacente: cocaina, hashish e marijuana.

Sono una quarantina le persone, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, indagate dalla Procura di Trani nell’ambito dell’inchiesta denominata Te videre condotta dagli agenti della squadra mobile di Andria.

Per tutte, a vario titolo, le accuse sono di estorsione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. In 19 sono finite in carcere, 13 agli arresti domiciliari, mentre altre tre sono state sottoposte a misure cautelari alternative. Nel corso delle indagini, durate diverse settimane, i poliziotti hanno eseguito quattro arresti in flagranza.