Bellomo espulso dalla panchina contro la Ternana: la Procura di Bari apre fascicolo

Dopo la Figc indaga anche la Procura di Bari sul caso delle scommesse giocate sull’espulsione del calciatore Nicola Bellomo, avvenuta nel corso della gara di ritorno dei playout di Serie B Ternana-Bari dello scorso 23 maggio. Il calciatore del Bari era in panchina e fu espulso al 78′, con il risultato già sul 3-0 in favore dei pugliesi, al termine di un litigio con un raccattapalle umbro.

Ma ad insospettire gli inquirenti è il numero anomalo di scommesse giocate, in alcune ricevitorie di Bari, proprio sul rosso al centrocampista biancorosso, la cui espulsione era quotata 24 volte la posta. Sul caso ha aperto un’inchiesta anche la Procura federale della Figc guidata da Giuseppe Chiné. Il calciatore non è indagato e la guardia di finanza barese procede a carico di ignoti. Nel mirino degli inquirenti non solo le giocate effettuate sui portali legali (che non hanno pagato gli scommettitori, visto che Bellomo è stato espulso dalla panchina e non dal campo) ma anche le giocate su siti illegali, dai quali invece la vincita potrebbe essere stata pagata.

Calcioscommesse, la Procura Figc indaga su Bellomo. Decaro: “Spero non sia vero e non incida sul Bari”

“Spero non sia vero, abbiamo già vissuto la vergogna del calcio scommesse nella nostra città, con il capitano del Bari che faceva l’auto rete in casa sotto la curva nord in una partita che era il derby col Lecce. Spero non sia vero e comunque spero che non abbia a che fare con la classifica della squadra, già ci siamo salvati per miracolo”.

Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, a Un giorno da pecora, parlando dell’indagine della procura della Figc sull’espulsione del biancorosso Bellomo in Ternana-Bari, gara di ritorno del playout di Serie B. Il calciatore era in panchina e il rosso è arrivato dopo il litigio con un raccattapalle. Sospette le giocate poche ore prima del via in una ricevitoria di Bari e che puntavano sul rosso a Bellomo, pagato 24 volte la posta.

Bellomo espulso dalla panchina in Ternana-Bari, flusso anomalo di scommesse: la Procura Figc apre un’inchiesta

Sui social sono apparse diverse scommesse giocate in città, in alcuni casi con importi anche abbastanza alti, sull’espulsione di Bellomo. C’è stato un flusso anomalo di scommesse tanto da indurre il procuratore Federale Giuseppe Chiné ad indagare sul caso. Le agenzie di scommesse hanno bloccato i pagamenti e non hanno riconosciuto le vincite.

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Barese o napoletana? Pizza gratis da Porzio e Brasciò: servito il delirio

Bari contro Napoli, o meglio pizza barese contro pizza napoletana. A distanza di un’ora e di pochi metri, ieri a Bari è andata in scena l’inaugurazione di due pizzerie. Quella di Errico Porzio, star dei social, in corso Vittorio Emanuele e di Brasciò. Quinto Potere, con il solito modo che ci contraddistingue, non poteva certamente mancare.

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Polemiche sul decreto anti rave, il questore Signer: “Applicheremo la norma a eventi non autorizzati”

“Applicheremo il decreto sui rave solo nel caso di eventi danzanti non autorizzati. E solo nel caso in cui siano messi in pericolo ordine pubblico e sicurezza”. Ad annunciarlo è il nuovo questore di Bari, Giovanni Signer, nel giorno del suo insediamento. “La norma è sicuramente perfettibile – ha aggiunto – il dibattito parlamentare e le osservazioni dei giuristi saranno utili per migliorarla. Ma quello dei rave è un problema complesso. Le sanzioni penali applicabili al momento sono blande. Il sequestro delle strumentazioni è affidato a un provvedimento amministrativo del sindaco. Chi organizza rave non lo fa per assicurare il divertimento ai giovani, ma perché si tratta di un’attività economica. I rave sono pericolosi per la sicurezza e la salute dei giovani e dei cittadini. Occorre puntare sulle attività di prevenzione come le intercettazioni telematiche e il sequestro delle attrezzature. Bisogna impedire che certi spazi siano utilizzati. La norma è però applicabile solo ai rave”.

Anche Davide Bellomo, consigliere regionale e neo deputato della Lega, si è espresso a riguardo. “Il governo non comprime diritti, ma riporta di moda parole come legalità e sicurezza. Il partito del ‘save the rave’ si rassegni e la smetta di gridare allo scandalo. Il vero autoritarismo non è quello di chi vuole far rispettare le leggi, ma di chi cerca di imporre usi e abusi di comportamenti penalmente rilevanti – afferma -. Non si vede per quale motivo il titolare di una discoteca debba rispettare regole stringenti, al limite della vessazione burocratica, e gli organizzatori di questi rave debbano e possano agire nella più totale illegalità. È accaduto anche questa estate in Puglia, con la compiacenza di qualche sindaco. Se ci sono piccoli correttivi da apportare al decreto, questa maggioranza lo farà rapidamente e bene in Parlamento. Così come rapidamente e senza incidenti è stata gestita dal governo la vicenda del rave di Modena. L’importante è che ci sia nella coalizione di centrodestra, così come emerge dalle dichiarazioni di queste ore, la volontà di colmare un vuoto legislativo che aveva fatto dell’Italia uno dei Paesi più frequentati per questo genere di manifestazioni prive di qualsiasi autorizzazione e organizzate in assenza delle più elementari regole di sicurezza per chi vi partecipa. Un primo segnale all’insegna della legalità è stato dato, altri ce ne saranno. Nel pieno rispetto della Costituzione, ma anche del programma comune di una maggioranza che gli elettori con il loro voto hanno premiato”. Lo dichiara Davide Bellomo,