Bergamo prima città in Italia per qualità della vita. A incoronare la provincia lombarda – che nel 2020, anno nero per il Covid, era al 52/o posto – è l’edizione 2024 dell’Indagine del Sole 24 Ore che misura il benessere nei territori italiani con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
Dietro Bergamo anche due habitué del podio: Trento che sale di un gradino rispetto all’anno scorso e Bolzano, che invece fa un salto di dieci posizioni (l’anno scorso era tredicesima). Come negli anni passati le province del Mezzogiorno si concentrano nella parte bassa della classifica. Bari si piazza al 65esimo posto, guadagnando così 4 posizioni rispetto al 2023, frutto anche del primo posto nell’Indice del Clima. Il capoluogo pugliese precede Lecce (72esima), Barletta-Andria-Trani (86esima), Brindisi (89esima), Taranto (94esima) e Foggia (99esima). Fanalini di coda in Italia sono Crotone, Napoli e Reggio Calabria.
Per Bari si segnala un 89esimo posto nell’ambito Ricchezza e Consumi (-19 posizioni rispetto allo scorso anno), un 68esimo posto per Affari e Lavoro (-5), un 89esimo per Giustizia e Sicurezza (-4), un 45esimo per Demografia e Società (-17), un 54esimo per Ambiente e Servizi (+20) e un 40esimo per Cultura e Tempo Libero (+23). Spicca l’ottavo posto per meno reati legati agli stupefacenti, con 51 denunce su ogni 100mila abitanti (fonte Pubblica Sicurezza – Interno/Istat, 2023) rispetto a una media nazionale di 47,9. Male invece per i furti di auto, con un 102esimo posto, pari a 472,7 denunce ogni 100mila abitanti (rispetto a una media di 147).