Tenta di sequestrare bimba, arrestato a Bari il 35enne Giuseppe Lamanuzzi: sul telefono trovati video porno

Sono stati trovati numerosi video pornografici nel cellulare di Giuseppe Lamanuzzi, il 35enne arrestato dai carabinieri a Bari con l’accusa di tentato sequestro di una bambina di cinque anni. Ad evidenziarlo la gip Gabriella Pede nell’ordinanza di custodia cautelare con la quale è stata disposta la detenzione in carcere dell’uomo.

Secondo l’accusa, lo scorso 2 gennaio, il 35enne, dopo essere sceso da una bici, ha afferrato la bimba per il braccio tentando di portarla via a sua madre, mentre stavano passeggiando a Bari. Le urla della donna e della bimba hanno attirato l’attenzione di altre persone e di una pattuglia dei carabinieri che lo ha bloccato mentre cercava di fuggire. L’uomo, con precedenti penali, ha ammesso di aver seguito la donna il 2 gennaio ma ha provato a difendersi sostenendo che fosse intenzionato a rubare il portafoglio alla madre della bimba, aggiungendo di non avere avuto complici a bordo dell’auto scura vista dalla donna nelle vicinanze con una portiera aperta.

E c’è un retroscena. La stessa ha affermato di averlo visto il 20 dicembre nei giardinetti di Vico Capurso, di essere stata seguita con la figlia e che lo stesso 35enne si sarebbe fermato dietro un cespuglio a masturbarsi.

Tenta di sequestrare bimba, arrestato a Bari il 35enne Giuseppe Lamanuzzi. Il giallo dell’auto con la portiera aperta

C’era anche un’auto nera con la portiera aperta vicino all’uomo che, dopo essere sceso da una bici, ha afferrato per il braccio una bimba tentando di portarla via a sua madre, mentre stavano passeggiando a Bari, lo scorso 2 gennaio. Lo ha raccontato la giovane mamma agli inquirenti, secondo quanto si evince dall’ordinanza di custodia cautelare con cui la gip Gabriella Pede ha disposto la detenzione in carcere per il 35enne Giuseppe Lamanuzzi, arrestato con l’accusa di tentato sequestro. L’uomo, che aveva precedenti penali, avrebbe provato a difendersi sostenendo che fosse intenzionato a rubare il portafoglio alla madre della bimba, e aggiungendo di non avere avuto complici a bordo di un’auto.

Agli inquirenti la donna ha riferito di aver visto un uomo incappucciato, poi identificato in Lamanuzzi, mentre seguiva lei e sua figlia a bordo di una bicicletta rossa. L’uomo, sempre secondo il racconto della donna, sarebbe sceso dalla bici in via Michele De Napoli e avrebbe afferrato la piccola per la manica sinistra. La bimba e la madre avrebbero dunque iniziato a urlare, causando la fuga di Lamanuzzi, ma sul posto sarebbe stata presente anche un’auto nera “con la portiera posteriore aperta” che sarebbe ripartita immediatamente dopo le urla delle due. I carabinieri presenti nelle vicinanze, allarmati dalle urla, avrebbero quindi inseguito Lamanuzzi che, dopo aver investito in bici un passante che aveva tentato di fermarlo, ha continuato la sua fuga a piedi prima di nascondersi sotto una macchina in via Lattanzio dove poi è stato bloccato dai militari.

Per lui è stato disposto il carcere per il pericolo di reiterazione del reato: “‘L’indagato – scrive la gip – annovera numerosi precedenti penali per evasione e violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale. Ciò denota la sussistenza di una personalità refrattaria al rispetto delle disposizioni impartite dall’Autorità Giudiziaria”.

Scende dalla bici, cerca di portare via una bimba di 2 anni e viene fermato dai passanti: arrestato 35enne a Bari

Nel pomeriggio di giovedì 2 gennaio, i Carabinieri della Stazione di Bari Carrassi hanno tratto in arresto nella flagranza di reato un 35enne barese, già noto alle Forze dell’Ordine per reati contro la persona e il patrimonio, resosi responsabile, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa, di aver tentato il sequestro di una bambina di 2 anni.

In particolare i militari, impegnati nel servizio di “Carabiniere di Quartiere” in Via dei Mille, venivano allertati dalle urla di una donna, che indicava un uomo in fuga a bordo di una bicicletta. Dopo un breve inseguimento, gli operanti riuscivano a bloccare l’individuo, per poi procedere alla ricostruzione dell’accaduto. La vittima, ancora in stato di agitazione, raccontava che mentre stava passeggiando in via Michele de Napoli portando con sé la figlia di 2 anni, veniva raggiunta da un uomo a bordo di una bici, il quale, dopo esserne sceso repentinamente, afferrava la bambina per un braccio tentando di allontanarsi, per desistere dall’intento dopo l’arrivo di alcuni passanti che lo mettevano in fuga.

I racconti particolareggiati della giovane madre e dei testimoni hanno quindi consentito di ricostruire minuziosamente le delicatissime e concitate fasi, di acquisire un solido quadro probatorio da fornire al Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Bari e di arrestare l’uomo. L’arresto è stato successivamente convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari.

I genitori della piccola, di 40 e 28 anni, hanno potuto subito riabbracciare la figlia che non ha avuto necessità di ricorrere alle cure dei sanitari.

Si rovescia addosso una pentola con olio bollente: grave bimba di 2 anni. Ricoverata al Perrino di Brindisi

Una bambina di due anni è rimasta gravemente ustionata dopo essersi rovesciata addosso una pentola contenente olio bollente. L’episodio è avvenuto ieri sera a Carmiano, nel Leccese. La piccola è ricoverata ora in gravi condizioni all’ospedale Perrino di Brindisi con lesioni al tronco e alle braccia dopo essere stata stabilizzata prima al Pronto Soccorso del Fazzi di Lecce. Poi è arrivato il trasferimento d’urgenza al reparto grandi ustioni del Perrino.

Palpeggia bimba di 11 anni all’uscita da scuola, arrestato 72enne a Barletta: “Ogni mattina chiedeva un bacio”

Un uomo di 72 anni è stato arrestato dalla Polizia con l’accusa di aver palpeggiato una bimba di 11 anni all’uscita di scuola. Risponde del reato di violenza sessuale ai danni di minorenne. I poliziotti sono intervenuti a seguito della segnalazione da parte della piccola vittima, le indagini hanno permesso di stabilire che l’uomo era solito sostare nei pressi di un istituto scolastico cittadino.

Ogni mattina avrebbe chiesto alla piccola un bacio sulla guancia. In un’occasione si sarebbe spinto oltre, palpeggiandola. L’11enne è scappata e si è rifugiata in un negozio, il commerciante ha richiesto l’intervento della Polizia.

Pitbull azzanna bimba di 7 anni nel Foggiano: la madre si lancia dal balcone e si frattura il piede

Un pitbull ha azzannato una ragazza di 15 anni prima e poi una bimba di sette anni. È accaduto a Serracapriola, comune del Foggiano, sabato scorso, ma solo oggi se ne è avuta notizia con la conferma del sindaco, Giuseppe D’Onofrio.

Stando a quanto si è appreso il cane era al guinzaglio con la sua padrona ma è riuscito a liberarsi azzannando prima la 15enne e poi la piccola, salvata dalla sua mamma che ha assistito alla scena e si è gettata dal balcone per soccorrere la figlia.

La mamma ha rimediato la frattura ad un piede e guarirà in 60 giorni; la piccola ha riportato abrasioni su gambe e braccia e guarirà in 20 giorni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Il cane è stato affidato all’Asl veterinaria per un periodo di osservazione. Stamani la famiglia è stata ricevuta dal sindaco e dai servizi sociali per il sostegno e l’assistenza necessaria.

Tragedia a Taranto, 30enne incinta in arresto cardiaco al Pronto Soccorso: muore con la bimba in ospedale

Tragedia nella notte all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Una 30enne, di origine nigeriana, è arrivata al Pronto Soccorso in arresto cardiaco dopo aver accusato un malore. La donna era incinta. Per lei e per il feto non c’è stato nulla da fare, i medici hanno effettuato un taglio cesareo d’urgenza ma entrambe sono decedute. La 30enne è stata trasportata in ambulanza dal 118.