Femminicidio a Bitonto, arrestato il 75enne Vincenzo Visaggi: ha ucciso la moglie Lucia Chiapperino a forbiciate

Il 75enne Vincenzo Visaggi, operaio in pensione, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la moglie, la 74enne Lucia Chiapperino, dopo aver afferrato un paio di forbici e averla colpita ripetutamente. L’arresto è avvenuto a seguito dell’interrogatorio del pubblico ministero Angela Maria Morea che ha avviato un’indagine per omicidio volontario.

L’omicidio si è compiuto ieri mattina nel centro storico di Mariotto, frazione del Comune di Bitonto, e sarebbe arrivato dopo l’ennesima lite con la famiglia. L’uomo ha poi ha chiamato i Carabinieri, si è chiuso in bagno e ha provato a togliersi la vita con la stessa arma, senza riuscirci.

Quando i militari sono arrivati hanno trovato il cadavere della donna riverso sul pavimento e l’uomo barricato in bagno. Minacciava di farla finita, urlava, ma dopo una breve trattativa si è lasciato immobilizzare dai militari. Sulla scena del delitto c’erano anche le forbici, che sono state sequestrate.

I due avevano tre figli, uno dei quali è un operaio come il genitore. Il padre di lei è morto la scorsa settimana all’età di 99 anni. Una perdita che per la donna e i suoi figli è stata colma di sofferenza, tant’é che nessuno aveva ancora avuto il tempo di metabolizzare il dolore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche, il medico legale e la pm di turno del Tribunale di Bari, Angela Morea.

Dal racconto dei primi testimoni ai carabinieri è emerso che il 75enne era facilmente irritabile e poco incline a raggiungere compromessi con chi non andava d’accordo. È ricoverato al Policlinico di Bari dove è piantonato dai militari. Sul suo corpo i medici hanno diagnosticato ferite lievi.

“Sembrava una coppia tranquilla – dicono i vicini -, ma non abbiamo mai conosciuto le dinamiche interne alla famiglia. Lui è sempre sembrato un tipo un po’ strano, non era molto socievole, ma nessuno avrebbe mai immaginato una cosa del genere”. “Era una famiglia benestante, il padre di lei è morto una settimana fa e, oltre ad alcuni appartamenti, avevano anche delle proprietà in campagna”, sottolinea un uomo presente sulla scena del delitto. Le indagini dovranno accertare anche il movente del delitto, per capire se la lite possa essere dipesa da motivi futili o se sia attribuibile ai beni lasciati in eredità dal padre alla donna.

“Era una coppia apparentemente serena – precisa il sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci -, non abbiamo avuto segnalazioni dai servizi sociali. Sono qui per portare solidarietà e vicinanza in un momento tristissimo, la nostra comunità è sgomenta e si stringe al dolore dei familiari”. L’arcivescovo di Bari-Bitonto, Giuseppe Satriano, parla di “altro sangue innocente versato tra la nostra gente” ed esprime “vicinanza e preoccupazione” per il femminicidio. “La violenza contro le donne – conclude – è una piaga da combattere con fermezza e solidarietà, promuovendo la cultura del rispetto dell’altro. Siamo stanchi di assistere impotenti alla morte di tante sorelle”.

Femminicidio a Mariotto, comunità sotto choc. Il sindaco di Bitonto: “Siamo feriti non ci sono parole”

“Questa mattina, a Mariotto, una donna è stata uccisa. È stata spezzata una vita e con essa il respiro dell’intera comunità. Nel tempo Pasquale, in cui la sofferenza della Madonna Addolorata ci parla di un dolore muto, lacerante, questo fatto risuona con un’eco ancora più cupa. Non ci sono parole giuste. C’è solo il silenzio di chi osserva l’ingiustizia e ne resta ferito. Bitonto oggi è ferita. E piange in silenzio con Mariotto, con chi ha conosciuto questa donna, con chi ne sentirà l’assenza”.

Questo il messaggio diffuso sui social dal sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, dopo il femminicidio avvenuto a Mariotto. Un pensionato ha ucciso la moglie con un coltello e poi ha chiamato i carabinieri confessando il delitto con una telefonata: “Ho ucciso mia moglie, venite”.

All’arrivo dei carabinieri della compagnia di Modugno, si era barricato in bagno. I militari sono riusciti a entrare e a bloccarlo. Avrebbe tentato senza successo di togliersi la vita.

Femminicidio a Bitonto, uccide la moglie 74enne a coltellate e chiama i Carabinieri: fermato un 80enne

Femminicidio a Mariotto, frazione di Bitonto, dove un uomo di 80 anni ha ucciso la moglie di 74 anni con un coltello e poi ha chiamato i carabinieri, tentando anche il suicidio.

È accaduto in via della Libertà, a pochi passi da piazza Roma. Secondo le prime informazioni l’uomo avrebbe chiamato il 112 confessando il delitto con una telefonata: “Ho ucciso mia moglie, venite”, le sue parole.

All’arrivo dei carabinieri l’80enne si era barricato in bagno. I militari sono riusciti a entrare e a bloccarlo. La vittima aveva 74 anni, ne avrebbe compiuti 75 a settembre

“Questa mattina, a Mariotto, una donna è stata uccisa. È stata spezzata una vita e con essa il respiro dell’intera comunità – le parole del sindaco Francesco Paolo Ricci -. Nel tempo pasquale, in cui la sofferenza della Madonna Addolorata ci parla di un dolore muto, lacerante, questo fatto risuona con un’eco ancora più cupa. Non ci sono parole giuste. C’è solo il silenzio di chi osserva l’ingiustizia e ne resta ferito. Bitonto oggi è ferita. E piange in silenzio con Mariotto, con chi ha conosciuto questa donna, con chi ne sentirà l’assenza. Non aggiungo altro. Non servono parole, oggi”.

A Bitonto imbrattata con scritte spray la facciata della chiesa di San Francesco d’Assisi: “Ennesimo sfregio”

La facciata della chiesa di San Francesco d’Assisi è stata imbrattata con scritte spray.

“Si tratta di scritte invadenti ed evidenti – si legge in una nota proveniente dal Centro Ricerche di Storia e Arte-Bitonto – davvero una brutta immagine per la città ed i suoi gioielli culturali. Tanto le scritte antiche, quanto le recentissime, imbrattano questa splendida testimonianza del nostro patrimonio culturale, costituendo un affronto all’arte ed alla nostra comunità tutta. Purtroppo, questo gesto non è un episodio isolato, ma si inserisce in un triste e ripetuto contesto di attacchi a luoghi simbolici. Pensiamo, ad esempio, anche ai fuochi d’artificio lanciati da privati nei pressi di opere d’arte o nel cuore del centro storico (il monumento interessato dal rischio, in questo caso, è stata addirittura la nostra cattedrale romanica)”.

“Siamo ora di fronte ad un ulteriore sfregio, proprio nei giorni che precedono la sacra Processione dei Misteri, che uscirà e partirà proprio da quella chiesa, luogo dove, quest’anno, l’arte e la religione si intrecceranno nel simbolismo di una tradizione secolare – si precisa dal Centro Ricerche di Storia e Arte-Bitonto -. Questo atto, oltre ad essere un attacco alla nostra memoria storica, rappresenta un oltraggio, ripetiamo, nei confronti di tutta la comunità, tanto più se quest’anno, in quel luogo, con spirito di devozione, avverrà una delle manifestazioni più sentite e profonde della città”.

Bitonto, fuochi d’artificio davanti alla Cattedrale. L’ira del Sindaco: “Vergognoso identificheremo i responsabili”

“Stamattina mi è stato inviato un video vergognoso: sabato scorso, in piazza Cattedrale, qualcuno ha pensato bene di festeggiare sparando fuochi d’artificio senza alcun rispetto, proprio davanti a una delle cattedrali più belle di Puglia. Non ho esitato a trasmettere il video alle autorità competenti, che stanno già indagando per identificare i responsabili”.

Inizia così il post di denuncia del sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, sui social. “Voglio però aggiungere una riflessione importante: non si tratta di un episodio isolato. È un fenomeno che sta interessando ormai diverse città e su cui anche il prefetto è già stato allertato”, si legge nel post.

“È chiaro che, pur preoccupandoci di quello che accade altrove, la nostra priorità resta Bitonto – aggiunge il primo cittadino -. Non possiamo più transigere. Non possiamo più accettare che questi episodi restino impuniti, anche dal punto di vista della repressione e dell’applicazione delle norme”.

“Siamo tutti impegnati, nessuno escluso. Non è un compito facile, né per le forze dell’ordine, né per la polizia locale, che fanno i conti ogni giorno con risorse limitate e con una sfida difficile, ma non per questo meno urgente. Festeggiare, volersi bene, si può e si deve fare. Ma senza mettere a rischio le persone e senza oltraggiare la bellezza e la storia delle nostre piazze”, conclude Ricci.

Paradosso a Bitonto, abbandona rifiuti in campagna durante il turno di lavoro: licenziato operatore ecologico

Abbandona i rifiuti in un terreno di Bitonto durante il suo turno di lavoro, ma viene scoperto e sorpreso dalla fototrappola. Protagonista un operatore ecologico, licenziato dalla Servizi ambientale nord barese (Sanb).

Il suo ricorso è stato respinto e il licenziamento, secondo la Corte di Appello di Bari, è legittimo. L’ex dipendente addetto allo spazzamento e raccolta rifiuti non sarà reintegrato e non dovrà ricevere alcuna indennità risarcitoria.

La vicenda a maggio 2023. Prima di terminare il suo turno di servizio e riportare l’Ape 50 nel deposito della società impegnata nei comuni di Corato, Bitonto, Ruvo e Terlizzi, l’uomo si fermò in una campagna sversando assi di legno, un cartone di pizza con resti alimentari e cumuli di macerie contenuti nel mastello di dotazione.

Furti d’auto, denuncia shock da Bitonto: il Questore in Commissariato. Chiesta formale udienza

Torniamo ad occuparci della denuncia su quanto accade nel commissariato di Polizia di Bitonto. In redazione è arrivata una segnalazione anonima e la documentazione è stata anche depositata in Procura.

Nei giorni scorsi abbiamo deciso di condividere con voi, per quanto possibile, la denuncia shock su quanto accade a Bitonto. Tutto ruota intorno al problema dei furti d’auto.

Abbiamo anche documentato il recupero di una vettura rubata proprio a Bitonto lunedì sulla ss231, ma ci sono altre novità. Il questore e il vicario si sono recati nel commissariato di Bitonto per mostrare la loro vicinanza.

Dopo aver fatto alcune precisazioni sul precedente servizio, vi raccontiamo quello che è accaduto nelle scorse ore. Abbiamo chiesto formale udienza per incontrare il questore Gambino.

Sventato furto a Bitonto, Polizia recupera auto sulla ss231: ladri in fuga

Nella giornata di lunedì la Polizia di Stato ha predisposto un dispositivo di prevenzione e repressione dei reati, con intensificati servizi di controllo del territorio nel comune di Bitonto.

L’attività rientra nelle strategie di prevenzione e contrasto al crimine diffuso elaborate dal Questore di Bari per il contrasto ai fatti reato che maggiormente influiscono sulla percezione di sicurezza e creano allarme sociale.

Effettuati 2 posti di controllo, controllati 46 veicoli e contestata una infrazione al Codice della Strada. Identificate 83 persone, un cittadino extracomunitario è stato munito di invito (ex art. 15 Tulps) a presentarsi presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Bari per verifiche in merito alle pratiche di regolarizzazione relative al soggiorno sul territorio nazionale.

Nella notte, una “Volante” del Commissariato di pubblica sicurezza di Bitonto ha sventato un tentativo di furto, recuperando una vettura lungo la SS 231.

Traffico di droga a Bitonto, il boss Domenico Conte assolto in appello. Ridotte altre 27 condanne

La Corte d’Appello di Bari ha annullato la condanna a 16 anni, assolvendolo «perché il fatto non sussiste», nei confronti del boss di Bitonto Domenico Conte (assistito dalla legale Marianna Casadibari), condannato in primo grado in abbreviato nel 2022 perché ritenuto uno dei capi di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga nel nord Barese insieme a Roberto Dello Russo, Paolo Ficco e Giambattista De Sario.

La Corte d’Appello ha poi confermato e ridotto altre 27 condanne, tra cui quelle di Dello Russo, De Sario (entrambi da 20 a 14 anni) e Ficco (da 20 a 12 anni). I Comuni di Bitonto e Terlizzi e la Regione Puglia erano costituiti parte civile.

L’associazione, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe operato sui Comuni di Bitonto e Terlizzi per agevolare proprio il clan Conte, ritenuto una «propaggine» del clan Capriati di Bari.

Nell’ambito di questa inchiesta, coordinata dalla Dda di Bari e condotta dai carabinieri, in 27 furono arrestati a gennaio 2020. Per Conte è stata recentemente annullata dalla Cassazione una condanna a 20 anni per il suo presunto coinvolgimento nell’omicidio della sarta Anna Rosa Tarantino, 87enne uccisa per errore a Bitonto il 30 dicembre 2017.