Auto finisce fuori strada sulla strada per Mariotto: Bitonto piange la 21enne Rossella Veneto

È Rossella Veneto la 21enne morta ieri pomeriggio in un incidente sulla strada che collega Bitonto alla frazione di Mariotto, nel Barese. La giovane, secondo quanto si apprende, era alla guida della sua auto di cui avrebbe perso il controllo finendo fuori strada, forse a causa delle curve e della pioggia. Nell’impatto contro alcuni alberi, la vittima sarebbe stata sbalzata fuori dall’abitacolo. I soccorsi prestati dal personale del 118 sono risultati inutili.

È invece ricoverato in prognosi riservata un altro automobilista che, sempre nel pomeriggio di oggi e sullo stesso tratto stradale, è rimasto ferito in un altro incidente avvenuto dopo quello in cui ha perso la vita la 21enne. Anche lui sarebbe finito fuori strada. Il personale sanitario lo ha soccorso, classificato come codice giallo e portato all’ospedale San Paolo di Bari in cui è ricoverato.

Lo spione dei conti bancari, Coviello licenziato da Intesa Sanpaolo: il 52enne bitontino fa ricorso

Nessuna traccia di Vincenzo Coviello, il 52enne bitontino ed ex dipendente della filiale Agribusiness di Bisceglie che avrebbe effettuato dal 21 febbraio 2022 al 24 aprile 2024 6.637 accessi abusivi ai dati dei conti correnti di 3.572 clienti sparsi in 679 filiali in tutta Italia. Tra questi conti anche quelli della premier Giorgia Meloni e della sorella Arianna, oltre che del presidente del Senato e di alcuni ministri e personalità pubbliche note nel mondo dello sport e dello spettacolo.

Ma arrivano novità sul suo conto. Il rapporto di lavoro tra Intesa Sanpaolo e Coviello è terminato l’8 agosto 2024. Tramite i suoi legali il 52enne presenterà ricorso contro il licenziamento della banca. “Una misura eccessiva e non del tutto giustificata”, spiegano i legali. Dopo essere stato scoperto si sarebbe anche proposto per pagare i danni definiti dalle sue azioni, la banca però ha provveduto solo a licenziarlo.

Lo spione dei conti bancari, gli avvocati di Coviello: “Nessuna attività di dossieraggio attendiamo fine indagine”

“Comprendendo il rilevante interesse pubblico suscitato da questa vicenda, riteniamo doveroso restituirla alla sua reale dimensione. Possiamo escludere che sia stata compiuta una attività di dossieraggio (di qualsiasi dimensione e natura) o, comunque, che vi sia stata cessione di dati a terzi”. Lo precisano in una dichiarazione i difensori dell’ex bancario di Intesa Sanpaolo Vincenzo Coviello, gli avvocati Luigi Milani, Federico Straziota, Antonio Arzano e Domenica Lenato (Polis Avvocati).

“Nel corso delle perquisizioni eseguite il 10 ottobre presso l’abitazione e altri locali in uso all’indagato – aggiungono i difensori -, non è stata rinvenuta, nella disponibilità del dott. Coviello, documentazione attinente ai fatti per cui si procede”. “Sul merito della vicenda – concludono gli avvocati -, al momento, non possiamo fornire ulteriori dettagli, nel doveroso e convinto rispetto dell’attività investigativa. Rimaniamo pertanto in attesa che la Procura della Repubblica svolga i necessari approfondimenti investigativi e che acquisisca ogni riscontro utile a chiarire i fatti”.

Lo spione dei conti bancari, Coviello controllava tutti. Anche i cittadini di Bitonto e la moglie: “Sono malato”

Vincenzo Coviello, il 52enne bitontino spione dei conti bancari, ha effettuato il primo accesso “abusivo” il 12 ottobre 2023 controllando i movimenti della moglie di suo cognato. “Ho commesso un errore di digitazione nell’ambito delle ordinarie verifiche dei plafond delle carte dei clienti gestiti. Ho comunque rispettato le regole sulla privacy”, la giustificazione data al suo ex direttore di Intesa Sanpaolo.

Le versioni però cambiano nel corso dei mesi, dopo aver violato altri conti bancari. “L’ho fatto per mera curiosità”, racconta. Nella difesa del procedimento disciplinare però spunta un “disturbo di adattamento misto” (ovvero disturbi emotivi e della condotta) come attestato da uno psicologo. Con la sua relazione ha cercato di evitare il licenziamento.

Il suo, con il passare del tempo, diventa un interesse morboso nei confronti dei segreti bancari delle persone, nel mirino non ci sono solo politici, sportivi (in totale 77) ma anche parenti (la madre e la moglie), conoscenti e abitanti di Bitonto. Tra le persone violate anche un suo omonimo, un primario del Policlinico di Bari (è stato quest’ultimo a far partire l’inchiesta), 73 colleghi di Intesa Sanpaolo e persino l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano. In totale sono 6.637 gli accessi effettuati sui dati di 3.572 clienti con conti correnti in 679 filiali tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile 2024

Coviello è stato prima allontanato a maggio, poi licenziato l’8 agosto. I suoi legali hanno impugnato il licenziamento. Il 52enne ha dichiarato di non essere stato pagato o incaricato da nessuno e di aver cancellato e distrutto tutto. Ora però indaga su di lui la Procura. Le ipotesi di reato a suo carico sono quelle di accesso abusivo ai sistemi informatici e di tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato.

Lo spione dei conti bancari, Vincenzo Coviello si difende: “Ho agito da solo e per curiosità”. Bitonto sotto choc

Vincenzo Coviello, 52enne di Bitonto, è l’uomo del momento. È lui l’ex dipendente della filiale Agribusiness di Bisceglie (Barletta-Andria-Trani) licenziato ad agosto per aver spiato i conti correnti di 3572 clienti dell’istituto, tra cui quello della premier Giorgia Meloni e di tanti vip. Sono 6.976 gli accessi effettuati a conti correnti di clienti non giustificati da esigenze di servizio. Ora risulta indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Ieri, ufficiali di polizia giudiziaria incaricati dalla Procura di Bari hanno perquisito la casa dell’ex dipendente e sequestrato smartphone, tablet, hard disk e dispositivi informatici diversi che saranno oggetto di verifiche forensi.

Coviello, impiegato di banca che è riuscito a violare i conti correnti di ministri e deputati, magistrati e forze dell’ordine, cittadini comuni e sportivi, si è difeso dicendo di essere solo “un maniaco del controllo”, di aver agito da solo per curiosità e di non aver divulgato a nessuno le informazioni di cui è entrato in possesso. Nessun documento scaricato, nessun sistema all’esterno che lo aveva incaricato di fare questo. Ma per la Procura ha operato “verosimilmente in concerto con persona da identificare: un mandante degli accessi abusivi al sistema informatico di Intesa”.

Sposato, con due figli, è stato definito da alcuni come uno “stacanovista” sempre “impeccabile sul lavoro”. Insomma, l’identikit di un impiegato modello. Da qualche tempo pare avesse cancellato i profili social dopo i primi richiami e il licenziamento avvenuto ad agosto. Anche il sindaco di Bitonto è rimasto sorpreso.

Le versioni però sono anche in questo caso contrastanti. In Paese infatti c’è chi lo definisce introverso, chi egocentrico, chi curioso, chi pettegolo. Ha dichiarato di non aver spulciato conti correnti bancari da ottobre 2023, dopo essere stato richiamato dal direttore, in seguito ai primi controlli, ma secondo le indagini è stato “operativo” fino all’aprile scorso. Per tutto il pomeriggio di ieri è stato irreperibile, non è stato a casa e neppure nello studio di commercialista.

Folle inseguimento da Bari a Bitonto, non si ferma all’alt e sperona volante della Polizia: arrestato

Folle inseguimento dal quartiere Libertà di Bari fino a Bitonto. Protagonista un extracomunitario che non si è fermato all’alt della Polizia Locale di Bari. Durante la fuga l’uomo, con la sua auto, ha speronato anche una volante della polizia di Stato. In totale sono 4 gli agenti, tra cui due della Polizia Locale, rimasti feriti che hanno riportato contusioni guaribili tra i 5 e i 15 giorni.

L’uomo è stato arrestato con l’accusa resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. In giornata è stato convalidato l’arresto ed è stato disposto l’obbligo di firma dopo il processo per direttissima.

Bitonto, sull’A14 con 6 chili e mezzo di cocaina nella BMW: arrestato

Nella tarda mattinata del 02.10.2024 la Polizia di Stato ha arrestato un uomo, presuntivamente responsabile, (accertamenti ancora nella fase delle indagini preliminari e che deve essere confermato dal giudice nel contraddittorio con la difesa) del reato di detenzione e trasporto di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Durante la vigilanza del tratto autostradale dell’A/14, in agro del Comune di Bitonto, i poliziotti della Polizia Stradale hanno intimato l’alt ad una autovettura BMW con alla guida un cittadino albanese, regolarmente residente in Italia.

Gli agenti, insospettiti dall’atteggiamento insofferente del fermato, hanno deciso di approfondire il controllo con l’intervento di unità cinofile antidroga della Questura di Bari.

Dalla perquisizione veicolare effettuata, i cani antidroga sono riusciti a percepire la presenza di sostanza stupefacente: rinvenuti 6 involucri a forma di parallelepipedo, contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per il peso di circa 6,5 Kg, abilmente occultati in un vano ricavato tra la paratia anticalore e il sottoscocca del mezzo.

Dopo le formalità di rito e su disposizione dell’A.G., l’uomo è stato accompagnato nel carcere di Bari, in attesa della convalida del provvedimento pre-cautelare da parte del giudice nel contraddittorio con la difesa.

Bitonto, rapina armata in tabaccheria. Si fa consegnare soldi e sigarette: ladro scappa con complice

Rapina armata ieri sera in una tabaccheria situata in via Piepoli a Bitonto. Un uomo con volto coperto ha fatto irruzione nell’attività, minacciando il titolare r riuscendo a farsi consegnare soldi, sigarette e gratta e vinci. Il malvivente è riuscito poi a scappare a bordo di una moto di grossa cilindrata, ad attenderlo fuori un complice. Le indagini sono affidate ai Carabinieri.