Giovinazzo, tentata rapina nella scuola Marconi: arrestato il 39enne Angelo Barone di Bitonto. Calci e morsi ai vigili

Angelo Barone, 39enne di Bitonto, è stato arrestato dopo aver cercato di rubare alcune attrezzatture all’interno della scuola Marconi di Giovinazzo. L’uomo non ha agito da solo, ma a differenza dei complici è stato avvistato mentre scavalcava la recinzione ed è stato braccato dalla Polizia Locale. Il 39enne ha aggredito due agenti con calci, pugni e morsi, ferendoli in modo lieve. La prognosi è di 3 e 5 giorni.

L’episodio risale a domenica sera. Gli agenti non hanno mollato la presa e lo hanno arrestato, grazie anche all’utilizzo dello spray al peperoncino in dotazione. Sul posto è intervenuto anche un Carabiniere libero dal servizio. Il bottino ammonta a circa 7500 euro, il ladro (con precedenti) è riuscito a disfarsi della refurtiva. Ora si trova in carcere con l’accusa di rapina impropria.

Bitonto, 76enne sbatte la testa e rifiuta il ricovero. Muore in ospedale dopo mesi: assolti due infermieri del 118

Il Tribunale di Bari ha disposto l’archiviazione dell’indagine per omicidio colposo a carico dei due infermieri del 118 Chiara Spagnoletti e Angelo Scalera, entrambi indagati per il decesso del 76enne Vito Saracino.

Il 22 novembre 2018, mentre passeggiava a Bitonto, l’uomo rifiutò il ricovero in ospedale proposto dai due sanitari per due giorni consecutivi dopo essere caduto e aver sbattuto la testa a terra. Il 76enne fu accompagnato poi all’ospedale Miulli di Acquaviva e gli fu riscontrata un’emorragia cerebrale. Dopo qualche mese, il 23 marzo 2019, morì nell’ospedale Maugeri di Cassano nonostante la riabilitazione. I familiari hanno deciso di denunciare i due infermieri dopo il decesso, ma il gip del Tribunale di Bari ha ritenuto “infondata” la notizia di reato.

“Dirimente risulta la questione inerente al rifiuto al trasporto in ospedale espresso dalla persona offesa – si legge nelle carte -. Nonostante entrambi gli indagati avessero prospettato al Saracino il trasporto in ospedale, al fine di procedere ad approfondimenti diagnostici sulle conseguenze della caduta, gli stessi – è detto nel documento – avevano ricevuto un netto rifiuto» dal 76enne, confermato con la sottoscrizione delle due schede paziente del 22 e del 23 novembre 2018. La condotta posta in essere dagli indagati è risultata in linea con i principi posti dal nostro ordinamento». La Procura aveva chiesto l’archiviazione del caso, istanza alla quale i familiari di Saracino si erano opposti”.

Bitonto, la panchina antimafia vandalizzata poche ore dopo l’inaugurazione. Il Sindaco: “Noi siamo più forti”

È durata solo poche ore la panchina inaugurata a Bitonto in memoria di tutte le vittime innocenti di mafia, nella piazza a poca distanza del luogo in cui perse la vita Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di uno scontro a fuoco tra clan rivali. La denuncia social è a firma del sindaco Francesco Paolo Ricci.

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Reazioni fuori controllo, Francesco picchiato dai poliziotti. La mamma: “Ha la sindrome di Tourette”

Francesco Casadibari a Bitonto lo conoscono in molti. Affetto dalla sindrome di Tourette ticcosa, quando perde la pazienza o è in un particolare stato d’ansia o prostrazione inizia ad apparire violento, ha dei tic, muove in maniera inconsulta il corpo, soprattutto le braccia e dice tante parolacce. Secondo la sua mamma 4 poliziotti lo hanno preso di mira.

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Bitonto, l’ultimo saluto a Vito Procacci. Emiliano: “A lui intitolato il Pronto Soccorso del Policlinico di Bari”

Grande commozione e partecipazione nella cattedrale di Bitonto in occasione dei funerali di Vito Procacci, il 65enne primario del Pronto soccorso del Policlinico di Bari tragicamente scomparso nelle acque di Gallipoli due sere fa dopo essere stato colto da un malore che non gli ha lasciato scampo. Tra i presenti anche il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano.

“Vito Procacci è stato per anni un mio compagno di lavoro quotidiano – le sue parole -. Ci sentiamo smarriti per aver perso un punto di riferimento importantissimo. Un uomo di grandissima umanità, capace di parlare con le persone anche per comunicare notizie terribili e, contemporaneamente, fare coraggio ai giovani che formava all’interno del pronto soccorso. Un uomo di straordinaria qualità al quale abbiamo deciso di intitolare il pronto soccorso del Policlinico di Bari che lui stesso aveva progettato. Se l’è meritato sul campo e confermiamo il nostro affetto per lui, per la sua famiglia e per tutti i suoi collaboratori. Non sarà facile andare avanti senza di lui”.

Sulla bara sono stati appoggiati un camice e uno stetoscopio. Ai funerali presente anche il presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli. Il 12 settembre al teatro Petruzzelli di Bari verrà conferito il Premio della buona medicina a Vito Procacci.