Blitz dei carabinieri al quartiere Japigia di Bari e in provincia. Dalle prime ore della mattina, i Carabinieri della Compagnia di Bari Centro stanno dando esecuzione a 21 ordini di carcerazione (di cui 6 con pena sospesa) emessi dalla locale Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello, nei confronti di altrettanti soggetti colpiti da sentenza definitiva di condanna per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e/o detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Confiscati beni per 1,1 milioni di euro al 49enne Michele Buonarota: blitz della Dia del nord Barese
Beni mobili e immobili tra cui un’impresa individuale attiva nel settore agricolo, del valore complessivo 1,1 milioni di euro, sono stati confiscati a Michele Buonarota, 49enne di Trinitapoli (Barletta-Andria-Trani), condannato per reati in materia di stupefacenti.
Il provvedimento di confisca è stato eseguito dalla Direzione investigativa antimafia e arriva 18 mesi dopo il sequestro disposto nell’ambito di un’attività finalizzata al contrasto dei traffici illeciti nel corso della quali erano state accertate delle discrepanze tra quanto dichiarato dall’uomo in fase di dichiarazione dei redditi e quanto realmente posseduto.
Il 49enne, già sorvegliato speciale, “è stato ritenuto socialmente pericoloso” e a lui sarebbero riconducibili anche i 23 immobili e varie disponibilità finanziarie finite ora nelle mani dello Stato.
“L’odierno decreto di prevenzione patrimoniale si inquadra nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti criminali, agendo così anche a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale”, spiega la Dia in una nota.
La soffiata sul blitz. Olivieri, il finanziere e il direttore. Parla Antonio: “Vi dico com’è andata”
Nei giorni scorsi è stata disposta l’imputazione coatta per il maresciallo della Guardia di Finanza Antonio Cretì, accusato di rivelazione del segreto istruttorio per aver informato nel giugno 2019 il nostro Antonio, ai tempi direttore del Quotidiano Italiano, il sito web di cui Olivieri era editore, sulle perquisizioni disposte nell’ambito dell’indagine della Dda di Bari sulla partita truccata nel calcio dilettantistico di serie D tra Bitonto e Picerno. Antonio spiega realmente come sono andati i fatti.
Continue readingMafia, estorsioni e droga. Blitz a Bari: 29 ordini di carcerazione. Colpito il clan Strisciuglio
Carabinieri e polizia stanno eseguendo 29 ordini di carcerazione, emessi dalla Procura generale di Bari, per altrettante persona condannate in via definitiva nell’ambito dell’operazione definita ‘Vortice Maestrale’.
Un’operazione che, nel 2021, portò a numerosi arresti tra il clan Strisciuglio di Bari per i reati – contestati a vario titolo – di associazione mafiosa, estorsioni, lesioni e traffico di droga. Nel luglio scorso, per alcuni di loro, il processo si era definito in appello, dopo le condanne in primo grado del 2023.
Nell’ambito del processo celebrato con rito abbreviato, i boss Vito Valentino, Lorenzo Caldarola e Saverio Faccilongo erano stati condannati a 20 anni di reclusione. Lo scorso 11 dicembre, invece, altri 9 imputati che avevano scelto il rito ordinario sono stati condannati – in primo grado – a pene da due a 21 anni di reclusione.
Blitz dei Nas nel Brindisino, sequestrati cibi e ristoranti per 1,8 milioni: segnalate 16 persone. Chiude locale a Ostuni
Ammonta a oltre 1,8 milioni di euro il valore degli alimenti e delle strutture per la ristorazione sequestrati dai carabinieri del Nas in provincia di Brindisi durante il recente periodo festivo. Sono stati eseguiti complessivamente 73 controlli, dai quali sono emerse 32 situazioni di non conformità (oltre il 40%), e sono state accertate 32 violazioni di carattere amministrativo.
Sedici persone, tra titolari e gestori di attività commerciali, sono segnalati alle autorità amministrative. Elevate sanzioni per un valore totale di oltre 45mila euro.
In particolare, in un ristorante di Ostuni i militari hanno bloccato la distribuzione 150 chili di alimenti (carne, prodotti ittici e preparati gastronomici) privi di rintracciabilità. Con un successivo provvedimento il direttore del Servizio igiene degli alimenti e nutrizione ha disposto la chiusura immediata della stessa attività per gravi carenze igienico-sanitarie.
In altre attività della provincia di Brindisi, tra pasticcerie e pescherie, sono stati sequestrati 55 chili di prodotti ittici e 45 di prodotti dolciari per mancanza di tracciabilità, ed è stata disposta la sospensione di un esercizio di somministrazione, preparazione e vendita di panettoni e biscotti senza glutine, la cui attività era stata avviata in assenza di Scia sanitaria. Il personale, inoltre, non aveva seguito alcun corso di formazione.
Frode fiscale, maxi sequestro e 10 arresti nel Barese: nei guai imprenditore di Altamura e dipendenti di Poste
Fatture false emesse per evadere il fisco. Società cartiere create per fatturare operazioni inesistenti. È quanto avrebbero fatto le dieci persone indagate dalla procura di Bari e accusate, in concorso e a vario titolo, di associazione per delinquere, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e autoriciclaggio. Quattro sono finiti in carcere, sei ai domiciliari.
Nell’inchiesta sono coinvolte altre 4 persone tra direttori e dipendenti di uffici postali, che avrebbero aiutato gli indagati e beni per oltre 5 milioni di euro sono stati sequestrati perché considerati frutto di reati. Secondo quanto accertato dalle indagini dei finanzieri del nucleo di polizia economico- finanziaria, l’associazione per delinquere ruotava attorno ad un imprenditore di Altamura (Bari), responsabile di una impresa attiva nella produzione, commercializzazione e posa in opera di serramenti, infissi e arredi per esterni. L’uomo tra il 2019 e il 2022 avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti per circa 17,5 milioni di euro nei confronti di una trentina di committenti del Barese che, secondo i finanzieri, contabilizzavano costi inesistenti per ridurre le tasse. Inoltre, l’imprenditore avrebbe creato, assieme agli altri indagati, società cartiere per emettere fatture false ed evadere le tasse per quasi 4 milioni di euro. I finanzieri hanno rilevato che le società coinvolte avevano una capacità operativa incongrua rispetto ai volumi d’affari rilevati. Ad esempio non avevano dipendenti o magazzini appropriati all’attività. Secondo l’accusa, inoltre, grazie all’aiuto dei direttori e dei dipendenti delle Poste, gli indagati utilizzavano i conti delle società cartiere per prelevare enormi quantità di denaro contante da restituire ai committenti principali delle false fatturazioni.
Blitz contro gruppo suprematista e neonazista attivo su Telegram, 12 arresti e 25 indagati: perquisizioni a Bari
La polizia ha eseguito 12 misure cautelari in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nel corso di un’operazione su tutto il territorio nazionale nei confronti di un gruppo suprematista e neonazista ribattezzato “Werwolf Division”, attiva anche in rete sulla piattaforma Telegram.
Gli arresti sono legati alla loro adesione a quella che viene definita dagli inquirenti una “vera e propria ‘cellula organizzata’, già in fase operativa e in grado di realizzare attentati anche con le tecniche usate dai cosiddetti ‘lone wolves’ (lupi solitari) sia suprematisti sia jihadisti”. Le accuse rivolte ai membri del gruppo sono associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e detenzione illegale di arma da fuoco.
L’operazione è coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Nel dettaglio la Polizia di Stato, sotto la direzione delle Direzioni Distrettuali Antiterrorismo delle Procure della Repubblica di Bologna e Napoli, con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, sta eseguendo anche 25 perquisizioni, a Bologna, Bari, Brindisi, Lecco, Milano, Monza Brianza, Modena, Palermo, Pesaro Urbino, Pescara, Pordenone, Ravenna, Roma, Teramo, Trieste, Vercelli e Vicenza, nei confronti di appartenenti ad una associazione suprematista e accelerazionista.
I 25 indagati, alcuni dei quali già sottoposti a perquisizione dalle Digos di Bologna e Napoli nel maggio 2023, di età compresa tra 76 e 19 anni, sono accusati di aver a vario titolo promosso, organizzato e preso parte all’associazione ‘Werwolf Division’, successivamente rinominata ”Divisione Nuova Alba, la quale, viene evidenziato dagli inquirenti in una nota, “seguendo ideali suprematisti e neonazisti, nella loro espressione più estrema dell’accelerazionismo e basandosi altresì sulla negazione e sull’apologia della Shoah, mirava al sovvertimento dell’attuale ordinamento per l’istaurazione di uno Stato etico ed autoritario incentrato sulla ‘razza ariana’ anche con il progetto di azioni violente nei confronti di alte cariche delle Istituzioni”.
Aesthetic Franco dj, novità a Caserta. Salta il blitz delle Iene in Romania: You are my ta ta Tarara
Direzione Caserta. Quinto Potere on the road per l’inchiesta su Aesthetic Franco. Siamo infatti entrati in possesso di informazioni croccanti e presto vi sveleremo tutto quello che abbiamo raccolto. Ci sono comunque novità importanti.
Continue readingMalavita tra le bancarelle, maxi blitz al mercato dell’ex Manifattura: quanto clamore per nulla
Torniamo a parlare del maxi blitz di ieri nel mercato dell’ex Manifattura Tabacchi situato nel quartiere Libertà di Bari da parte di Polizia Locale, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Lo facciamo nel modo che ci contraddistingue.
Continue readingBari, controlli nel mercato dell’ex Manifattura Tabacchi. Maxi blitz all’alba: sequestrata merce
Maxi blitz contro gli abusivi nel mercato dell’ex Manifattura Tabacchi nel quartiere Libertà di Bari da parte di Polizia Locale, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Sequestrati olio, frutta e verdure di dubbia provenienza. Grazie al personale della Multiservizi sono stati anche aperti i box vuoti per verificare l’eventuale presenza di materiale illegale al loro interno.
“Le operazioni di pubblica sicurezza che questa mattina hanno interessato alcuni ambienti della ex Manifattura dei Tabacchi sono il migliore esempio di quella collaborazione istituzionale che abbiamo ricercato sin dai primi giorni del mio mandato”. Commenta così il sindaco, Vito Leccese, l’intervento di questa mattina delle Forze dell’ordine all’interno di alcuni ambienti della Manifattura per cui lo stesso sindaco aveva chiesto sostegno al Comitato per l’ordine e della sicurezza pubblica svoltosi nelle scorse settimane.
“Da tempo avevamo denunciato la situazione di illegalità che si andava intensificando nei luoghi della Manifattura non ancora oggetto di riqualificazione – prosegue il sindaco -. Purtroppo, anche l’impegno costante della Polizia locale in alcuni casi non è stato sufficiente a contrastare abusi e pratiche al di là del lecito. In questi casi l’unico modo per intervenire in maniera efficace per contrastare situazioni di illegalità è sotto la direzione e il coordinamento delle Forze dell’ordine, che intendo ringraziare ancora una volta”.