Orecchiette truffa, non è un gioco: “A marzo minacce da noto pregiudicato. Cazziatone a nonna Tina”

Davanti ai manifesti con i colossi Falcone e Borsellino, offesi ogni modo quotidianamente perché la mafia non è solo quella delle stragi, Antonio è tornato a parlare della truffa delle orecchiette, derubricata da tante testate giornalistiche a folklore e basta, e della pesante minaccia ricevuta nei mesi scorsi da un pregiudicato ora in carcere dopo un servizio registrato sulla stessa tematica. Sì perché noi parliamo da mesi la truffa delle orecchiette e non è stato certamente il video di un turista pubblicato sui social a luglio scorso ad aver alzato il polverone.

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Visita di Fiammetta Borsellino a Palazzo di Città: “Per sconfiggere le mafie è fondamentale coinvolgere i giovani”

Questa mattina l’assessore ai Controlli, alla Legalità, alla Trasparenza e all’Antimafia sociale Nicola Grasso e la vicesindaca Giovanna Iacovone hanno ricevuto a Palazzo di Città Fiammetta Borsellino, la figlia del giudice Paolo Borsellino, qui in Puglia per impegni legati alla sua attività antimafia nelle scuole di Lecce, Ginosa e Bitonto.

“Da anni mi impegno a portare la memoria e la testimonianza di mio padre, Paolo Borsellino, e di tutte le vittime delle mafie nelle scuole, perché credo fermamente che i giovani debbano crescere con consapevolezza e senso di giustizia – ha detto Fiammetta Borsellino –. Parlare con gli studenti significa trasmettere valori fondamentali, come il rispetto della legalità e la conoscenza della criminalità organizzata. Per sconfiggere le mafie è fondamentale coinvolgere i giovani, perché sono proprio loro che le organizzazioni criminali mirano a reclutare e influenzare. Sono stata altre volte qui in Puglia per assistere alla rappresentazione de “La stanza di Agnese”, il monologo che racconta mia madre e la sua vita di coraggio al fianco di un uomo come mio padre, un progetto molto bello. Credo che l’arte sia uno dei mezzi più potenti per raccontare e denunciare le ingiustizie. Un monologo, una rappresentazione teatrale, un quadro, possono trasmettere emozioni profonde, che toccano l’animo e lasciano un segno. Anche in questo modo si onorano i ricordi.”

“L’amministrazione comunale di Bari è da tempo impegnata in una politica di antimafia sociale – ha dichiarato Nicola Grasso – : anche grazie al lavoro dell’agenzia alla lotta non repressiva alla criminalità organizzata ci poniamo l’obiettivo di intervenire in materia di prevenzione dei fenomeni criminali, di contrasto agli illeciti, di riuso sociale dei beni confiscati, di educazione alla legalità, di opposizione civile alle culture mafiose attraverso un’azione concertata di impegno sociale. Lavoriamo per portare progetti educativi, spazi di incontro e opportunità di formazione, perché crediamo che il cambiamento nasca dalla partecipazione attiva della comunità. Coinvolgere i giovani, offrire loro alternative concrete e far sì che sentano il valore dell’appartenenza a una città che ripudia la criminalità è fondamentale. Solo con una rete sociale forte, radicata nei valori della giustizia e del rispetto, possiamo creare un ambiente in cui le mafie non trovino spazio. L’antimafia sociale è un investimento per il futuro di Bari, una promessa di sviluppo, inclusione e sicurezza per tutti i nostri cittadini.”

“Importante per noi è la demarginalizzazione delle periferie, un elemento fondamentale nella lotta contro le mafie – ha continuato Giovanna Iacovone -. Per questo motivo, come amministrazione, stiamo lavorando per trasformare questi quartieri integrandoli con la città. Portare servizi, cultura e infrastrutture nelle periferie non è solo una questione di giustizia sociale ma una strategia diretta a contrastare il controllo da parte della criminalità. Investire in scuole, centri culturali, impianti sportivi e spazi di aggregazione aiuta a creare un tessuto sociale forte e resiliente, in cui i giovani o possano trovare alternative sane e costruttive. Crediamo in una Bari in cui la cultura e l’inclusione sconfiggano l’illegalità e in cui ogni cittadino possa vivere e crescere in un ambiente che valorizzi i principi di equità e giustizia.”

Strage di via D’Amelio, Bari ricorda Borsellino e gli agenti della scorta. Emiliano: “Persone straordinarie”

Questa mattina, nell’Aula Magna della Corte di Appello di Bari, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha preso parte alla cerimonia di commemorazione del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli, vittime della strage mafiosa di via D’Amelio, a Palermo.

“Il 19 luglio del 1992 – ha dichiarato Emiliano – è una data indimenticabile. Era domenica, ero al mare e avevo mio figlio sulle spalle. Mia cognata mi venne incontro e mi disse solo queste parole: “Michele… Borsellino”. Ed io capii che avevamo perso anche lui. In questa giornata, le parole si moltiplicano e io non vorrei aggiungerne ancora. So solo che da tanti anni, persino da prima della strage di via D’Amelio, viviamo la malinconia delle occasioni perdute e di persone straordinarie che abbiamo perso e che sarebbero state utili all’Italia anche oggi. E quindi ricordiamo così anche Paolo Borsellino e tutti i suoi angeli custodi”.

Da Bari un Calcio Alle Mafie: Gioventù Nazionale e Azione Studentesca insieme nel ricordo di Borsellino

Gioventù Nazionale e Azione Studentesca Provincia di Bari hanno organizzato un torneo di calcio per commemorare la morte di Paolo Borsellino. Il torneo si è svolto sabato 15 luglio 2023 alle ore 19 presso il Centro Sportivo “All Star Calcetto” di Bari. “Noi giovani studenti siamo gli italiani del futuro e in questo tempo di alienazione e sopraffazione sociale tocca a noi veicolare i messaggi di legalità e senso di Stato indispensabili per una generazione priva di punti di riferimento. Ci riuniamo sotto il sole di luglio per stare insieme, fare sport e dare un simbolico calcio alle mafie, in ricordo di Paolo Borsellino, stella polare del nostro impegno studentesco e militante”, dichiarano Ilaria Partipilo e Samuele Lella, Presidenti provinciali di Gioventù Nazionale e Azione Studentesca, assieme agli altri ragazzi che hanno organizzato l’evento: Alessandro Meriggi, Ingrid Skaug, Leonardo Gallo, Luca Delzotti e Giuseppe Palmisano.

“Si ringraziano anche gli esponenti di Fratelli d’Italia (in foto Virginia Virna Ambruosi, consigliera del II Municipio di Bari, Francesco Magrone, coordinatore del IV Municipio di Bari e Domenico Damascelli, consigliere comunale di Bitonto) per il prezioso contributo per la realizzazione del torneo”, aggiungono. I Presidenti e i militanti delle due associazioni chiedono un maggior impegno nella lotta alla mafia e alle forme di illegalità in tutte le sue forme, compreso anche il fenomeno delle baby gang che, oramai, si sta diffondendo molto velocemente soprattutto negli ambienti più disagiati.

Bari, inaugurato il murales della legalità in ricordo di Falcone e Borsellino. Decaro: “Sia fonte di riflessione”

Questa mattina il sindaco Antonio Decaro è intervenuto all’inaugurazione del murales della legalità, realizzato dall’artista Kris Rizek in via Falcone e Borsellino per conto della UIL Puglia, in memoria di tutte le vittime delle mafie e nei luoghi di lavoro. L’iniziativa rientra tra gli appuntamenti della giornata che la UIL Piglia dedica alle vittime di mafia e sui luoghi di lavoro. Una giornata per non dimenticare chi, lottando contro le mafie, ha perso la vita e per richiamare ancora una volta l’attenzione sulla lotta all’illegalità sul lavoro.

“Ringrazio il segretario Bombardieri e gli amici della Uil e per questa giornata e per questo evento – ha detto Decaro – che ci spinge a riflettere su temi importanti quali la legalità, la giustizia e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Tre dimensioni che devono stare insieme e che ci impegnano tutti, ciascuno nel rispetto delle proprie competenze, a lavorare affinché questi valori siano sempre al centro di ogni nostra azione, politica e visione di futuro. Non è un caso che il sindacato, per ricordare le vittime sui luoghi di lavoro, abbia scelto le figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due giudici che hanno perso la vita per combattere le mafie e onorare il servizio allo Stato, e che lo abbia fatto qui, dove sorgerà il parco della giustizia, il luogo per eccellenza dove si celebrano i diritti delle persone e il rispetto della legge. Questo murales rappresenta per noi la sintesi di una serie di concetti e di significati che oggi hanno permesso a tutti noi di essere qui, insieme. Il mio augurio è che quest’opera, dal forte valore simbolico, possa far riflettere tutte le persone che di qui passeranno e ricordare che dietro il sacrificio di questi due uomini e degli agenti di scorta c’è un’idea di giustizia e di Paese che tocca a noi portare avanti nel nostro impegno quotidiano”.