Un capello di color cenere senza radice potrebbe riaprire il caso dell’omicidio di Bruna Bovino, l’estetista italo-brasiliana uccisa il 12 dicembre del 2013 nel suo centro estetico a Mola di Bari. Grazie alle nuove tecniche in adozione oggi può essere infatti prelevato il Dna.
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