Voto di scambio a Valenzano, condannate 16 persone. Voti per Ferri e Dentamaro: 20 anni al capoclan Buscemi

La gup di Bari Anna Perrelli ha condannato con rito abbreviato 16 persone a pene che vanno da un anno e quattro mesi a 20 anni di reclusione per i reati, a vario titolo, di scambio elettorale politico-mafioso, associazione mafiosa, usura, estorsioni, minacce, riciclaggio e reati in materia di armi e droga.

La pena più alta è stata inflitta al 43enne Salvatore Buscemi, considerato capo dell’omonimo clan di Valenzano (Bari) e riconosciuto colpevole (unico dei 16 condannati) anche dello scambio elettorale politico-mafioso per le amministrative di Valenzano del 10 novembre 2019. Per l’accusa, avrebbe promesso i “voti della malavita” all’ex consigliera comunale di Bari Francesca Ferri e al compagno Filippo Dentamaro in modo da favorire l’elezione di candidati a loro vicini nella lista ‘Valenzano-Trasparenza-Legalità, in cambio “della promessa (fatta dal Dentamaro con la piena adesione di Ferri) di erogazione di varie utilità”. Per lo stesso reato Ferri e Dentamaro, arrestati nel 2022, sono a processo con rito in ordinario.

Buscemi è stato invece assolto ‘perché il fatto non sussiste’ per lo scambio elettorale politico-mafioso relativamente alle amministrative di Bari del maggio 2019 (reato per il quale furono prosciolti anche Ferri e Dentamaro) e per associazione finalizzata alla corruzione elettorale per le elezioni di Valenzano dello stesso anno. In un altro processo, Ferri e Dentamaro sono imputati anche per l’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per le amministrative di Bari del 2019 insieme a Nicola Canonico, presidente del Foggia calcio. Gli inquirenti ritengono che l’elezione di Ferri al consiglio comunale del 2019 nella lista ‘Sport Bari’ a sostegno del candidato di centrodestra Pasquale Di Rella sia stata favorita pagando le preferenze da 25 a 50 euro per elettore. Oggi, alla pena di 20 anni è stato condannato – per associazione mafiosa e altri reati – anche Ottavio Di Cillo, capoclan del comune di Cassano delle Murge affiliato ai Parisi di Bari.

Estorsione e mafia a Bari: la Procura chiede pene fino a 20 anni per 19 affiliati al clan Buscemi – I NOMI

Si tratta di un filone dell’inchiesta su un presunto voto di scambio per le elezioni comunali a Bari e Valenzano del 2019 in cui sono coinvolti anche l’ex consigliere comunale di Bari, Francesca Ferri, il compagno Filippo Dentamaro, e il presidente del Foggia Nicola Canonico.

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Elezioni a Valenzano, il ruolo di Buscemi nel sistema Ferri-Dentamaro: “Se non voti chi dico io ti metto a dormire”

Emergono nuovi dettagli sul sistema elettorale messo in piedi da Francesca Ferri, Filippo Dentamaro e Salvatore Buscemi per le elezioni amministrative di Valenzano del 2019. I tre, come si legge nelle carte, hanno dato vita ad “un’attività organizzata di selezione e reclutamento di elettori con successiva acquisizione e mercimonio dei loro voti, in cambio di somme di denaro e attraverso violenze/minacce ad elettori” per l’elezione alla carica di consigliere comunale di “soggetti a loro legati e da loro manovrabili in seno al consiglio comunale”. Tra loro anche Maddalena Carlizzi, dipendente della Biosan di Francesca Ferri e a conoscenza del sostegno elettorale di quest’ultima, ma ignara dell’illecito “mercimonio” dei voti. Le somme di denaro erano le stesse riconosciute a Bari, da 25 o 50 euro per ogni voto, e venivano promesse “ad un numero imprecisato di elettori in esecuzione degli accordi e dei programmi del sodalizio criminoso” promosso, costituito e organizzato dal Buscemi e dalla coppia Dentamaro-Ferri. Il primo si occupa della “coercizione elettorale, minacciando chi si fosse rifiutato di seguire le sue indicazioni di voto di metterlo a dormire (espressione usata da Buscemi in una conversazione con Filippo Dentamaro, compagno della Ferri) e mettendo a disposizione i voti della malavita (così denominati sempre da Buscemi)”, Ferri e Dentamaro invece “individuavano i portatori di voto sui quali puntare con accordi scellerati e verificato l’andamento e le problematiche connesse alle attività corruttive”.