Schianto auto-moto a Canosa, ferito giovane centauro: è ricoverato in gravi condizioni ad Andria

Un minorenne è rimasto gravemente ferito in seguito ad un incidente avvenuto sabato sera a Canosa che ha coinvolto un’auto e una moto. Il giovane è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Bonomo di Andria e operato d’urgenza all’arto inferiore.

Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato di Canosa, oltre il 118. Il prof Fabrizio Pompilio, consulente legale, non ha voluto rilasciare dichiarazioni confermando le gravi condizioni in cui versa il malcapitato.

Da tombaroli a guide nei siti archeologici di Canosa: “Per imparare dai propri errori”

Consentire a chi abbia compiuto atti predatori a danno dell’archeologia, e sia stato condannato a una sanzione o a svolgere lavori di pubblica utilità, di operare nei siti archeologici di Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trani), occupandosi di manutenzione dei siti, accoglienza dei visitatori, collaborazione alle attività di educazione e informazione.

Sono gli obiettivi del protocollo triennale rinnovato da Fondazione archeologica canosina (Fac) e Tribunale di Trani. Il documento, composto da otto articoli, offre questa possibilità a sei persone che così potranno lavorare dal lunedì al venerdì. Coinvolto anche un ex tombarolo con l’obiettivo di fornirgli una nuova opportunità con i beni archeologici.

“Due anni fa – ha raccontato a margine del rinnovo dell’intesa il capo della Procura di Trani, Renato Nitti – quando in un convegno a Canosa cominciamo ad affrontare il problema c’era chi sorrideva di questa possibilità aperta anche ai predatori, ai tombaroli. Ma il protocollo vuole proprio recuperare queste persone affinché possano ricucire quello strappo, quella lacerazione che la depredazione del patrimonio culturale in qualche modo ha comportato”. “È un momento propulsivo nella gestione del patrimonio culturale ed è anche un momento di riscatto”, ha aggiunto.

“Chi lavora con noi – ha evidenziato il presidente della Fondazione archeologica canosina, Sergio Fontana – si è dedicato all’apertura dei siti, del giardinaggio e di tutta una serie di attività che hanno reso fruibili i nostri siti: ci hanno dato una mano e hanno dato una mano a loro stessi”. “Il loro impiego – ha concluso – non è costato allo Stato. Le esperienze positive che abbiamo ci lasciano intendere di essere assolutamente sulla strada giusta”.

Canosa, aggredisce la moglie incinta e minaccia di lanciarsi nel vuoto con il figlio di 18 mesi: arrestato 28enne

Un 28enne di nazionalità tunisina, residente a Canosa di Puglia, è stato arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.

L’uomo ha strattonato la moglie di 24 anni al nono mese di gravidanza scaraventandola sul pavimento del pianerottolo, per poi afferrare il figlio di 18 mesi e minacciare di lanciarsi col piccolo dal balcone.

La Polizia è intervenuta sul posto dopo la segnalazione dei vicini di casa che hanno sentito nel cuore della notte urla e rumori. I poliziotti sono entrati in casa e hanno cocci di vetro sul pavimento e arredi in disordine. Il 28enne si è poi scagliato contro di loro, gli agenti sono riusciti a prendere il bimbo, a bloccarlo e poi arrestarlo.

Canosa, in fiamme il portone dell’eurodeputato Ventola (FdI): arrestato il 52enne Oronzo Forte

È stato arrestato il presunto autore del danneggiamento del portone dell’abitazione dell’eurodeputato di Fratelli di Italia Francesco Ventola, avvenuto lo scorso 30 novembre a Canosa di Puglia, in provincia di Barletta-Andria-Trani.

In manette è finito Oronzo Forte, 52enne con precedenti penali di Canosa, che risponde di danneggiamento a seguito di incendio. L’uomo è accusato anche di una rapina compiuta, secondo quanto accertato dagli agenti del commissariato, nel settembre scorso ai danni di un supermercato della città.

Ad aiutare le indagini sono state le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della città che sono state scandagliate dai poliziotti e in cui si vede un uomo lanciare del liquido infiammabile contro il portone di casa dell’esponente politico. Il 52enne sarebbe, inoltre, responsabile dell’incendio appiccato al portone di casa di un dirigente del Comune di Canosa.

L’ultimo saluto di Canosa ai giovanissimi Giovanni Fiore e Francesco Minervini: “La vostra bellezza era unica”

I palloncini coloro argento, una F e una G, legati al manubrio delle loro moto. Due striscioni dedicati a due amici che nelle foto sorridono. “La vostra bellezza e il vostro sorriso erano unici. Che il nostro abbraccio possa arrivarvi fin lassù”, si legge. Attorno il silenzio rotto dalle lacrime di chi si guarda e non ha più parole.

Nella chiesa di Gesù liberatore di Canosa di Puglia, nel nord Barese, si sono svolti i funerali di Giovanni Fiore, 25 anni, e Francesco Minervini, 21 anni, vittime dell’incidente stradale avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi sulla statale 93, all’altezza del casello autostradale di Canosa.

“Questa paura e questa tristezza si devono trasformare subito in vita. Abbiamo tutti il dovere di ripartire da qui con una consapevolezza nuova: abbiamo bisogno di rivedere i nostri stili di vita, rimettendo al centro la cura delle relazioni. Facciamolo tornando alla cura delle parole, che siano parole che accarezzano, che guariscano, che costruiscono, e non parole che feriscono e demoliscono. Facciamolo, tornando a sentirci più comunità, più fratelli uniti gli uni agli altri, responsabili di tutti e di ciascuno”, le parole pronunciate nell’omelia da don Michele Pace che ha celebrato le esequie.

“Siamo qui per cercare un senso o forse per dare un senso a tutto questo”, ha aggiunto il parroco. “Abbiate cura delle scelte che fate, perché ogni singola scelta, anche la più banale può essere determinante per il vostro presente e per il vostro futuro”, ha proseguito il sacerdote rivolgendosi ai più giovani mentre agli adulti l’invito è a non abbandonare “il nostro compito educativo, anche se talvolta faticoso e apparentemente infruttuoso, ma resta sempre qualcosa di prezioso”.

Il sacerdote conosceva bene il 21enne, che con la famiglia fa parte della comunità parrocchiale. “Permettetemi di concludere con un ricordo legato a Francesco. Vista la sua statura, che non era solo fisica ma anche morale, amavo chiedergli: “che si dice lassù?”. Mi piacerebbe chiederlo adesso. Francè: “che si dice lassù?”. Perché sono sicuro che Lui e Giovanni sono già in paradiso a vegliare su tutti noi”. All’uscita dei feretri, gli amici dei due ragazzi legati a loro dalla passione per le moto hanno dato gas alle moto: un rombo per salutare Francesco e Giovanni.

Canosa piange i due giovanissimi Giovanni Fiore e Francesco Minervini: proclamato lutto cittadino. Domani i funerali

“A seguito del tragico evento che ha colpito la nostra comunità nella notte fra sabato 18 e domenica 19 gennaio con la prematura scomparsa dei giovani Giovanni Fiore e Francesco Minervini, il Sindaco Vito Malcangio, interpretando il cordoglio, il dolore e la vicinanza della cittadinanza, ha disposto per domani, martedì 21 gennaio, giorno dei funerali di Giovanni e Francesco, il lutto cittadino”.

Inizia così la nota ufficiale del Comune di Canosa. “Durante la giornata saranno poste a mezz’asta le bandiere di Palazzo di Città e saranno sospese tutte le manifestazioni pubbliche organizzate dall’Amministrazione Comunale”, si legge nel messaggio.

“Si invitano i concittadini tutti, istituzioni pubbliche, le organizzazioni politiche, sociali, culturali, sportive, produttive ed i titolari di attività private di ogni genere ad esprimere la loro partecipazione al lutto nelle forme ritenute più opportune e di evitare comportamenti che contrastino tale spirito”, conclude l’Amministrazione.

I funerali si svolgeranno domani, alle ore 16:00 presso la Parrocchia di Gesù Liberatore in zona 167. In tale occasione, dalle ore 12:00 alle ore 18:00, sarà sospeso l’utilizzo di tutte le strutture sportive della città.

Tragedia sulla statale Canosa-Barletta, schianto tra auto e tir: morti due ragazzi di 23 e 24 anni

Tragedia nella notte sulla statale che collega Canosa e Barletta dove due ragazzi di 23 e 24 anni, entrambi di Canosa, sono morti in un incidente stradale che ha coinvolto la loro auto e un tir. Sul posto sono intervenuti il 118, la Polstrada da Andria, pattuglie dal commissariato di Canosa e i Vigili del fuoco da Barletta. Per i due giovanissimi non c’è stato nulla da fare.

Canosa, intossicati in casa da monossido di carbonio: marito e moglie salvati a Bari con l’ossigenoterapia

Tragedia sfiorata ieri nella campagne di Canosa dove marito e moglie, rispettivamente di 66 e 63 anni, sono rimasti intossicati da monossido di carbonio e salvati all’Ospedale San Paolo di Bari grazie alla cura tempestiva con ossigenoterapia. La coppia aveva acceso due bracieri in casa e ieri sera, attorno alle 23, hanno iniziato ad accusare i primi sintomi dell’intossicazione.

La donna ha perso conoscenza, l’uomo invece è stato colpito da una improvvisa astenia. Dopo un primo accesso al pronto soccorso più vicino, la coppia è stata trasferita all’ospedale San Paolo e affidata ai professionisti della Medicina Iperbarica. I due coniugi sono stati trattati e sottoposti a ossigenoterapia, la cura salvavita per intossicazioni da monossido di carbonio. Le loro condizioni sono ora migliorate e stabili, proseguiranno la terapia nelle prossime ore per evitare ulteriori conseguenze.