Ferrovie Sud est, da Valenzano a Tricase: 20 stazioni si trasformano in hub intermodali. Partono in Puglia i cantieri

Sono partiti in Puglia i lavori per trasformare venti stazioni del network Fse (Ferrovie del Sud est) in hub intermodali. Si migliorerà l’accessibilità delle stazioni attraverso l’innalzamento dei marciapiedi, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione di sottopassi di stazione ciclopedonali, l’adeguamento dei percorsi per ipovedenti, la segnaletica, la sistemazione a verde, l’arredo urbano, l’illuminazione e la videosorveglianza.

Si tratta – spiega una nota – di interventi volti a potenziare i servizi di interscambio attraverso la riqualificazione dei piazzali antistanti e la realizzazione di parcheggi per i bus, parcheggi per auto private e velostazioni di interscambio, corsie ‘kiss and ride’ e percorsi pedonali. Le stazioni che verranno riqualificate sono quelle di Castellana Grotte, Crispiano, Noicattaro, Otranto, Ceglie Messapica, Casarano, Gallipoli, Manduria, Maglie, Novoli, Tricase, Zollino, Alberobello, Rutigliano, Martina Franca, Noci, Conversano, Locorotondo, Putignano e Valenzano.

Sono stati avviati anche i cantieri nel Salento per l’installazione del sistema Ertms (sistema di gestione, controllo e protezione del traffico ferroviario e relativo segnalamento a bordo) sulla tratta Novoli-Zollino-Galatina e quelli di elettrificazione della linea Bari-Putignano (via Conversano). Proseguono, infine, i lavori di elettrificazione della linea Zollino-Gagliano del Capo.

Sicurezza e lavoro, ispezioni nei cantieri Arif nel Barese: al via i controlli

Controlli da parte dell’Arif e dello Spesal sui Cantieri Irrigui e Forestali. Secondo le prime informazioni, sarebbero stati ispezionati alcune aree di Bari-Nord. Pare sia stata programmata una macro ispezione per verificare le condizioni di salute e sicurezza e se si attua l’informativa sulle misure di prevenzione e sull’informative emanate dalla Direzione Generale. L’obiettivo è anche quello di verificare chiaramente le presenze, chi impartisce disposizioni e altro.

Truffa sui bonus edilizi in oltre 500 cantieri nel Leccese: 12 indagati. Maxi sequestro da 67 milioni

I finanzieri della Compagnia di Maglie, alle dipendenze del comando provinciale di Lecce, hanno scoperto una presunta frode che sarebbe stata attuata con le agevolazioni del superbonus al 110% e sequestrato beni e liquidità per oltre 67 milioni di euro in esecuzione di un decreto emesso dal gip del tribunale salentino su richiesta della Procura.

In tutto sono 12 gli indagati che rispondono di indebita percezione di erogazioni pubbliche, falsità ideologica in certificati commessa da persone che esercitano un servizio di pubblica necessità ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Nove di essi sono accusati anche di associazione per delinquere. Nei confronti di un imprenditore, rappresentante legale della società al centro dell’inchiesta, anch’essa sottoposta a vincolo, è stata applicata la misura interdittiva di divieto di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare attività professionali e imprenditoriali per la durata di un anno In particolare il provvedimento di sequestro preventivo è stato eseguito all’interno di numerosi istituti bancari e postali ‘terzi cessionari del credito’ per un importo quantificato in 25 milioni di euro e presso il ‘cassetto fiscale’ della società inquisita per oltre 42 milioni di euro.

L’indebita percezione di contributi per i bonus edilizi si riferisce a lavori non eseguiti, o eseguiti solo in parte, di ristrutturazione immobiliare in oltre 500 cantieri ricadenti nella provincia di Lecce, per i quali i professionisti abilitati e coinvolti nell’illecito ipotizzato avevano attestato lo stato finale dei lavori, rilasciandone il prescritto visto di conformità. Per tali interventi edilizi sono state emesse e contabilizzate oltre 1.200 fatture per operazioni inesistenti, inserite nel sistema dell’Agenzia delle Entrate, allo scopo di generare i crediti d’imposta e di procedere alla loro monetizzazione.

Colpito da ictus ma il San Paolo è bloccato. Traffico e cantieri, l’ambulanza arriva 30 minuti dopo: “È vergognoso”

“Come rischiare la vita a 500 metri dall’ospedale San Paolo”. Si intitola così il racconto inviato da un nostro lettore in redazione. “Questa mattina siamo stati, purtroppo, interessati da un probabile principio di ischemia o ictus a danno di un nostro caro condomino che abita in via Dalfino 15, al nuovo San Paolo. Zona che ahimè è cantierizzata da ormai 22 anni con le opere pubbliche che non sono mai state concluse. Ho chiamato l’ambulanza alle ore 8:31, sono arrivati presso l’abitazione del malcapitato da soccorrere alle ore 8:59”.

“Da anni si parla dell’ormai maledetto rondò sulla ex provinciale 54, si ex provinciale 54 perché declassata dal 2011 a strada comunale, e mai attenzionati dall’amministrazione comunale. Chiedo al Sindaco, che tanto è a conoscenza di questo problema, quanti anni dovranno passare ancora e quante vittime dovremo avere nell’attesa che si completino le opere pubbliche? Sono ormai tutti a conoscenza di questa problematica, in quanto per accedere all’insediamento costituito da 600 famiglie ed attività commerciali, c’è solo una via, da via Arturo del Bianco e Nicola Rotondo. L’ambulanza per percorrere la strada dall’ospedale a via Dalfino passando dalla zona trafficata di via delle Regioni, compie più di 4 chilometri con tutti gli impedimenti, quando con la realizzazione del rondò la stessa ambulanza per arrivare al San Paolo può percorrere 700 metri percorrendo la ex provinciale 54. Dando più possibilità di sopravvivenza a chi è a rischio della vita”.

“Non voglio portarla sulla politica, ma qui purtroppo anche quando interroghi i rappresentanti del 3° municipio non sanno o peggio fanno finta di non sapere di questa problematica o addirittura dell’esistenza dell’insediamento. È a dir poco vergognoso, alla luce soprattutto del fatto che oggi sono disponibili anche i fondi del PNRR e le progettualità sono esistenti dal 2009 – conclude -. Scusate la rabbia, ma non è bello trovarsi a dover soccorrere una persona che in terra e ti guarda con gli occhi sbarrati cercando di chiederti aiuto ed aspettare qualcuno più esperto di te che ti possa dare una mano”.

“Strade nuove” a Bari, aperta la rotatoria in via Mazzitelli. Terminati 4 cantieri su 9: “Più sicurezza in città”

Nell’ambito del progetto ‘Strade nuove’ delle Ferrovie Appulo-Lucane (Fal), oggi a Bari sono state aperte al traffico la nuova rotatoria tra via Mazzitelli, viale Cotugno e via Gen. Bellomo, e l’anello di circolazione tra viale Solarino e Via Cotugno. Con il progetto, si legge in una nota, Fal – in virtù di un protocollo d’intesa sottoscritto con Regione Puglia e Comune di Bari – “sta realizzando numerose opere pubbliche che avranno un impatto estremamente positivo sulla viabilità, sul traffico, sull’ambiente, sulla vivibilità della zona meridionale di Bari e, in particolare, dei quartieri Picone e Poggiofranco, a partire dal cosiddetto ‘Quartierino’: soppressione del passaggio a livello di via delle Murge, realizzazione di quattro rotatorie, costruzione del sottopasso e del percorso ciclabile”. In quattro dei nove cantieri i lavori sono già conclusi, negli altri “si concluderanno entro dicembre 2023, nel pieno rispetto del cronoprogramma e, in alcuni casi, con anticipo”. Oggi in una conferenza stampa, inoltre, è stato presentato il nuovo sito internet ‘falstradenuove.it‘, dal quale si potrà “visionare foto e video che documentano l’avanzamento delle opere”. “Ferrovie Appulo Lucane – ha detto il presidente Rosario Almiento – con questo progetto, partito dalla necessità di eliminare il passaggio a livello di Via delle murge, sta realizzando strade ed opere pubbliche determinanti per migliorare la sicurezza, la vivibilità e la viabilità nei quartieri Picole e Poggiofranco”.