Molfetta, auto ribaltata e vandalizzata nella notte di Capodanno: dal Questore di Bari daspo Willy per 3 minorenni

A seguito degli atti vandalici del 1 gennaio 2024 verificatisi a Molfetta in occasione dei festeggiamenti per il capodanno, e dopo l’attività giudiziaria condotta dall’Arma dei Carabinieri in sinergia con la Procura della Repubblica di Trani, per motivi di sicurezza pubblica il Questore di Bari ha emesso nei confronti di tre ragazzi minorenni, già identificati ed indagati a seguito degli eventi delittuosi, il divieto di accedere, per un periodo di 2 anni, a tutti i bar, pub e locali di pubblico intrattenimento presenti nel Comune di Molfetta (c.d. “Daspo Willy”) e il divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze dei medesimi, nella fascia oraria che va dalle ore 21.00 alle ore 04.00.

Capodanno folle a Molfetta, auto ribaltata e vandalizzata: i nomi dei 5 giovani arrestati. Caccia ai complici

Sono in corso ulteriori indagini per risalire all’identità degli altri ragazzini, tra cui ci sarebbero anche alcuni minorenni, che assieme ai 5 giovanissimi arrestati (Felice Allegretta di 23 anni, Daniele De Pinto di 22 anni, Antonio Gigante di 27 anni e Massimiliano Squeo di 23 anni, Stefano Cormio, 24enne finito ai domiciliari) sono stati protagonisti degli episodi di guerriglia urbana attuati a Molfetta in occasione dei festeggiamenti per Capodanno. Interrogati dal gip, la maggior parte degli arrestati si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

Le scene, immortalate in alcuni video registrati dalle persone presenti e diventate virali sui social network, erano state trasmesse anche dalle maggiori testate nazionali. Le stesse ritraevano un gruppo di giovani che, approfittando dei festeggiamenti, si rendevano responsabili di gravi condotte, seminando il panico tra le vie cittadine, capovolgendo e vandalizzando anche un’autovettura in sosta, colpita dal lancio di numerosi petardi ed ordigni artigianali nel tentativo di incendiarla. Le indagini non dovrebbero essere lunghe perché, tra video postati sui social e riprese delle telecamere pubbliche, il materiale a disposizione è abbastanza.

I reati contestati sono quelli di danneggiamento della “pubblica intimidazione con uso di ordigni e materiale esplodente”, reato introdotto nel Codice penale dal “decreto Caivano” e diventato legge a novembre. Il Comune di Molfetta sarà parte civile nel processo, come confermato dal sindaco Minervini. Ciò che sorprende è che nessuna delle due donne, vittime dell’accaduto, ha voluto denunciare l’episodio “probabilmente per timore di possibili ritorsioni”, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare.

Fa saltare bagno chimico coi petardi: individuato il balordo di Torremaggiore

Beccato il balordo che la notte di Capodanno ha fatto esplodere un bagno chimico di un cantiere presso piazza della Fontana a Torremaggiore. L‘identificazione è stata possibile grazie ai video girati dai telefonini in cui si vede chiaramente il giovane caricare i petardi e poi allontanarsi prima dell’esplosione. Il giovane è stato denunciato e la società proprietaria del cantiere chiederà i danni.