Foggia, agguato a un 49enne ai domiciliari: feriti zio e nipote. Indagano i Carabinieri

Un 49enne agli arresti domiciliari a Foggia è rimasto ferito in un agguato ieri sera nella sua abitazione in cui, al momento della sparatoria, si trovava anche suo zio, di 69 anni, ferito anche lui dai numerosi colpi di pistola esplosi.

Zio e nipote non sarebbero in pericolo di vita. I carabinieri stanno indagando per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Dalle prime informazioni i due uomini sarebbero stati colpiti sull’uscio dell’abitazione. A chiamare i carabinieri sono stati alcuni cittadini spaventati dal rumore dei colpi di pistola.

Boccone di traverso, rischia di soffocare per strada davanti alla mamma: bimbo di 3 anni salvato dai Carabinieri

Un bimbo di tre anni che era per strada con la mamma ha rischiato di soffocare per un boccone che gli era andato di traverso ostruendo le vie respiratorie e i militari di una pattuglia di carabinieri lo hanno soccorso salvandolo.

L’episodio a Castellaneta. La madre del bambino, che chiedeva aiuto, era ormai in preda alla disperazione ed aveva il bimbo in braccio, tentando invano di salvarlo, quando un passante ha avvertito una pattuglia che si trovava in zona. I carabinieri, formati con corsi di Basic Life Support, hanno immediatamente iniziato a praticare una manovra di disostruzione delle vie respiratorie. Il bimbo ha quindi quasi subito espulso il bolo alimentare e ripreso a respirare. Successivamente è stato affidato alle cure dei sanitari del 118, che lo hanno condotto nel reparto di pediatria dell’Ospedale San Pio di Castellaneta per ulteriori accertamenti. Quando l’emergenza è rientrata, la donna ha ringraziato i militari dell’Arma, recandosi alla locale Compagnia.

Bari, follia al San Paolo: 18enne litiga con la fidanzatina e poi aggredisce con forbici il papà e la zia di lei

Attimi di tensione questo pomeriggio al San Paolo dove un ragazzo di 18 anni ha discusso con la fidanzatina. Poco dopo il litigio sotto casa sua, situata in via Carlo Massa, si sono presentati il papà e la zia della ragazza.

Il 18enne è sceso con la mamma per parlare e in pochi istanti la situazione è degenerata. Dalle parole si è passati ai fatti, il ragazzo ha sfilato dal cinturone dell’uomo delle forbici da elettricista e lo ha colpito alla tempia. Poco dopo è toccato alla zia, ferita dalla guancia alla lingua. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri.

Furti, rapina e riciclaggio di mezzi rubati. Blitz dei Carabinieri ad Andria: 6 arresti

I carabinieri hanno arrestato ad Andria sei persone accusate di aver fatto parte di un gruppo che per mesi avrebbe messo a segno furti, rapine e riciclaggio dei mezzi rubati.

In quattro sono finite in carcere e due agli arresti domiciliari. Rispondono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al compimento di furti, rapine e riciclaggio di veicoli. Le misure cautelari sono state disposte dal gip del tribunale di Trani su richiesta della procura.

L’indagine è stata denominata Raptor, ovvero Rapace, per le modalità messe in campo dal gruppo. Gli accertamenti investigativi sono iniziati nel dicembre dello scorso anno. I dettagli dell’operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa nella sede del comando provinciale carabinieri Bat, a Trani.

Monopoli, in discoteca con la pistola. Inseguito dai Carabinieri getta l’arma in mare: arrestato 28enne – VIDEO

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Con le accuse di detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione un 28enne è stato arrestato e portato in carcere dai carabinieri in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal gip del tribunale di Bari su richiesta della procura. Secondo quanto emerso dalle indagini, lo scorso febbraio, all’esterno di una discoteca nel centro di Monopoli, i carabinieri sottoposero a un controllo cinque ragazzi tra cui il 28enne che, all’improvviso, iniziò a correre.

Mentre veniva inseguito dai carabinieri impugnò una pistola che poi lanciò in mare facendo perdere le proprie tracce. L’arma fu recuperata dai militari nel punto in cui era stata vista andare a fondo, a circa 15 centimetri di profondità. Si trattava di una pistola semiautomatica con matricola abrasa e completa di caricatore con all’interno 6 proiettili.

Dall’acquisizione delle immagini della videosorveglianza all’interno e all’esterno della discoteca, oltre a quelle di vari esercizi commerciali, i carabinieri sono riusciti a risalire all’identità del 28enne, originario di Bari, con numerosi precedenti: in passato era stato già stato arresto per tentato omicidio con l’aggravante mafiosa e detenzione illegale di arma.

Trani, prende a pugni la moglie e tenta di strangolarla vicino al cimitero: arrestato 40enne per tentato omicidio

Sospetta che la moglie abbia una relazione con un altro uomo, la colpisce con il calcio di una pistola alla testa, la prende a pugni e tenta di strangolarla vicino al cancello del cimitero con un drappo strappato del vestito della donna.

Un 40enne è stato arrestato a Trani con l’accusa di tentato omicidio aggravato. L’episodio risale al 21 agosto scorso.

Da Locorotondo a Rutigliano, aggrediti e colpiti con una spranga di ferro: feriti 2 carabinieri

Due carabinieri sono stati aggrediti e feriti questa mattina a Rutigliano, in provincia di Bari, colpiti con una spranga di ferro durante un intervento: a darne notizia è il Nuovo sindacato dei carabinieri (Nsc). Si tratta del secondo caso in pochi giorni in Puglia, dopo quello del 22 agosto scorso avvenuto a Locorotondo, dove un altro militare è stato aggredito durante un intervento.

“Appare chiaro – commenta il segretario generale regionale aggiunto del sindacato, Natalino Leobono – come a nulla sia servita l’indignazione espressa dalle più alte cariche dello Stato, dall’opinione pubblica e da questa sigla sindacale, in ultimo, per i fatti di Locorotondo”. Il sindacato dei carabinieri parla di “vile aggressione a Rutigliano”, dove “questa mattina, militari dell’Arma, nel corso di un intervento, sono stati oggetto di un vero e proprio attacco, riportando ferite per le quali si sono rese necessarie cure mediche, portato con una spranga di ferro e una scala”.

I militari erano intervenuti su segnalazione di un cittadino che aveva visto un uomo tagliare del materiale ferroso. L’uomo, alla vista dei militari, è fuggito ma è stato rintracciato nei pressi della sua abitazione. Quando i carabinieri si sono avvicinati ha reagito picchiandoli con la spranga e una scala. Uno dei due carabinieri ha riportato la frattura di un dito. “Appare necessaria – dice Leobono – la costituzione, non diversamente procrastinabile, di un tavolo tecnico, presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per l’elaborazione di soluzioni performanti a livello nazionale, analizzando l’attuale quadro normativo di riferimento. Il Nuovo sindacato carabinieri è pronto e si rende disponibile a collaborare, avendo già costituito un gruppo di lavoro impegnato nello studio anche di eventuali pene accessorie”.

Maruggio, dottoressa aggredita e minacciata di morte: denunciati due turisti

I carabinieri di Maruggio (Taranto) hanno denunciato un uomo di 44 anni e la moglie di 35 per l’aggressione ai danni di una dottoressa in servizio alla locale Guardia medica. Rispondono di lesioni personali e minaccia.

I due coniugi, turisti in vacanza nella cittadina ionica, domenica scorsa, in piena notte, si sarebbero recati nella sede di continuità assistenziale per far visitare il figlio minore, che accusava un problema ad un occhio. La dottoressa di turno, dopo un primo controllo, aveva consigliato ai genitori di portare il figlio al pronto soccorso per eseguire accertamenti sanitari più approfonditi.

I due denunciati, quindi, avrebbero inveito contro la dottoressa, una specializzanda 32enne in urologia, accusandola di non saper svolgere il proprio lavoro, per poi minacciarla di morte ed arrivando a strattonarla. La dottoressa si era quindi recata presso la Stazione Carabinieri di Maruggio per sporgere querela, riferendo di aver subito delle lesioni. Grazie all’ascolto di testimoni, la visione delle telecamere di video-sorveglianza e le verifiche incrociate nelle banche dati in uso alle forze di polizia, i carabinieri sono riusciti a risalire ai presunti responsabili. Successivamente, si è proceduto all’individuazione fotografica da parte della vittima dell’aggressione. La dottoressa, secondo fonti sindacali, avrebbe dichiarato di non voler più svolgere turni nel presidio di continuità assistenziale di Maruggio.