Rapina in banca a Brindisi, cassiera afferrata per il collo e minacciata con coltello: ladro bloccato con 50 euro

Una rapina è stata compiuta questa mattina ai danni della filiale della Banca popolare pugliese di Brindisi. A quanto si apprende, un uomo è entrato nell’istituto di credito e, minacciando con un coltellino una dipendente, si è fatto consegnare banconote e monetine presenti nella cassa in quel momento, circa 50 euro. L’uomo avrebbe afferrato per il collo la cassiera, portandola verso l’uscita, e poi avrebbe aggredito un cliente. Il presunto rapinatore è fuggito a piedi ma è stato bloccato dai carabinieri che stavano raggiungendo la banca dopo la segnalazione. La dipendente della banca, sotto choc, è stata trasportata in ospedale per accertamenti.

Auto rubate e smontate, i pezzi sul mercato nero: smantellata banda con 19 arresti a San Severo

I carabinieri di San Severo hanno arrestato 19 persone (11 carcere e 8 ai domiciliari), tutte ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, furti, ricettazioni e riciclaggio di autoveicoli, nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini sulla banda sono partite a settembre 2022 dopo il sequestro di alcuni autoveicoli rubati, parte dei quali già riciclati con targhe spagnole palesemente false, e trovati nei pressi di un autolavaggio di San Severo. L’associazione unitaria e piramidale contava su abili persone esperte nel rubare e nascondere mezzi, i capi invece coordinavano e pianificavano le trasferte anche in altre regioni d’Italia. Dopo essersi procurati i veicoli e dopo averli portarti a San Severo, o in altri paesi vicini, venivano poi messi illecitamente nel mercato delle auto o dei componenti di ricambio o reimpiegati nelle attività commerciali degli indagati, tra cui una che si occupa di vendita, noleggio e riparazione autovetture. Le indagini si sono concentrate anche su attività apparentemente lecite di officine meccaniche e autodemolizione contigue ai ladri di auto, dove si svolgevano sia l’attività di occultamento e smontaggio dei veicoli, sia per ostacolarne l’identificazione (punzonatura, smerigliatura telai, modifica e cambi di targhe). In tutto sequestrati e recuperati 47 veicoli integri e svariate parti meccaniche e motori di decine di autovetture, per un valore complessivo di oltre 1.500.000 euro.