Bari, sorpreso in autostrada con armi e 8mila euro nel Suv: arrestato 24enne di Carbonara. A casa la Ketamina

L’indagato risponde dei reati di porto e detenzione illegale di cinque armi clandestine, nonché di una pistola comune da sparo provento di furto, ricettazione della stessa, del porto e della detenzione di un ingente quantitativo di munizioni, della detenzione di materiale altamente esplodente e di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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Bari, gettata e abbandonata vicino ai rifiuti. Barboncina salvata a Carbonara: “Non ha più la mandibola”

Una barboncina anziana in condizioni gravissime è stata recuperata questa mattina a Carbonara vicino al cassonetto della spazzatura situato in via Roccaporena. Dopo il suo ritrovamento è stata attivata la procedura di pronto soccorso. Sul posto è intervenuta la ditta convenzionata con il Comune che ha prelevato la barboncina e trasportata in clinica per le prime cure. Non ha la mandibola, resta da capire se per forma tumorale o incuria estrema.

Bari, inaugurate due nuove eco-stazioni a Carbonara: come funziona la raccolta selettiva dei rifiuti

Nell’ambito del progetto sperimentale promosso dal consorzio CONAI in collaborazione con il Comune di Bari e Amiu Puglia per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, sono state inaugurate questa mattina presso il mercato di via Vaccarella, a Carbonara, alla presenza dell’assessore comunale all’Ambiente, due nuove eco-stazioni per la raccolta selettiva dei rifiuti di imballaggio in acciaio, alluminio, carta, plastica e vetro.

Le due nuove eco-stazioni si aggiungono alle sei già attive presso tre diverse postazioni in città: l’ingresso di parco 2 Giugno (su viale Einaudi) a Carrassi, il mercato di Santa Chiara a Japigia e il mercato Madonna del Carmelo in corso Mazzini, a Libertà.

Il progetto, come noto, coinvolge anche cinque Consorzi di filiera del sistema CONAI: Ricrea, CiAl, Comieco, Corepla e CoReVe. Ogni consorzio si occupa della raccolta selettiva di specifiche tipologie di imballaggio presso ciascuna eco-stazione: per l’acciaio, competenza di Ricrea, barattoli, scatolette, tappi e coperchi; per l’alluminio, competenza di CiAl, lattine per bevande; per carta e cartone, competenza di Comieco, cartoni per bevande; per la plastica, competenza di Corepla, bottiglie per bevande in PET; e per il vetro, competenza di CoReve, bottiglie e vasetti.

I numeri della sperimentazione sono significativi: in dieci settimane (ultima settimana di febbraio, mesi di marzo e aprile 2024), presso le tre postazioni attive, sono stati conferiti complessivamente 106.385 pezzi di imballaggio, con un prevalenza di imballaggi in plastica: la postazione più virtuosa per numero di conferimenti è quella del mercato di via Mazzini.

Nelle prossime settimane, a completamento del progetto, sarà inaugurata una ulteriore postazione composta di due eco-stazioni: in questi giorni i tecnici incaricati stanno definendo la localizzazione più idonea. Si ricorda che la sperimentazione prevede il rilascio di coupon in favore dei cittadini che utilizzano le eco-stazioni: ogni 20 imballaggi conferiti, si ottiene infatti un coupon da spendere negli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa.

Omicidio Rafaschieri a Carbonara, Palermiti jr si difende: “Minacciato e costretto papà non poteva proteggermi”

Giovanni Palermiti, il figlio del boss Eugenio condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Walter Rafaschieri, avvenuto il 24 settembre 2018 a Carbonara, ha negato davanti ai pm della Dda di Bari di aver materialmente sparato e di essere stato costretto a prendere parte all’agguato mafioso, in cui rimase ferito anche il fratello della vittima, perché il suo papà, storico capoclan di Japigia, non poteva più proteggerlo.

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Omicidio Lello Capriati, agguato in perfetto stile Gomorra: indagini parallele con la sparatoria a Carbonara

L’inchiesta va avanti per cercare di risalire all’identità del killer e del suo complice. Le dichiarazioni della donna che era in compagnia di Capriati non hanno fin qui rivelato nulla di utile alle indagini. Al momento la pista seguita dagli inquirenti è quella che porta ad alcuni discussioni avvenute in locali e discoteche tra i giovani rampolli delle famiglie criminali baresi.

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