Mario Lerario, l’ex numero uno della Protezione Civile regionale condannato per corruzione, si è pentito. Cosa si nasconde dietro alla decisione dei giudici della terza sezione penale della Corte d’Appello di Bari di ridurre la condanna da 5 anni e 4 mesi a 4 anni e 4 mesi per le tangenti negli appalti della Protezione Civile? Lerario negli ultimi mesi ha deciso di effettuare alcune donazioni in favore della Caritas della diocesi di Bari Bitonto e ha annunciato di essere disposto a fare volontariato.
“Deve darsi atto che al di là dell’assenza di qualsivoglia dubbio in merito alla dazione delle somme di denaro, che risulta documentata e che è stata ammessa da entrambi gli imputati i difensori hanno rinunciato a una serie di complesse eccezioni procedurali, oltre che a profili di merito e di riqualificazione del fatto, e così facendo hanno consentito una ben più agevole e tempestiva definizione del giudizio – si legge nelle carte -. Non può non prendersi atto del contegno ulteriormente collaborativo degli imputati, i quali si sono fatti carico di eseguire dei bonifici in denaro in favore di associazioni onlus, hanno criticamente rivisto la loro precedente condotta di vita, dichiarandosi pentiti e vergognandosi per quanto posto in essere, e disponibili a svolgere attività di volontariato, come documentato. Trattasi di comportamento virtuoso che va apprezzato e gratificato attraverso la rimodulazione del trattamento sanzionatorio”.