Bari, casa popolare tolta ai clan a Japigia: dentro una famiglia con 2 figli disabili evacuata dopo il crollo di Carrassi

La casa popolare situata in via Giorgio La Pira, nel quartiere Japigia di Bari, fino a ieri occupata abusivamente dai parenti di Donato Maurogiovanni, 39enne arrestato nell’ambito dell’inchiesta Codice Interno e ritenuto vicino al clan Palermiti, è stata consegnata ad una famiglia di quattro persone con due figli disabili.

Si tratta di una delle famiglie rimaste senza un tetto dopo lo sgombero delle palazzine limitrofe all’edifico crollato in via Pinto nel quartiere Carrassi. La famiglia, viste le condizioni particolarmente delicate, era stata ospitata in un b&b.

Dopo la consegna delle chiavi all’Arca, c’è stato il trasferimento e per questo non c’è stato bisogno dello sfratto e dell’intervento delle Forze dell’Ordine. Come invece accaduto in via Caldarola con la nipote del boss Palermiti. Ora dentro c’è una famiglia di 4 persone e l’Arca sta effettuando lavori per l’installazione di una rampa mobile per consentire l’accesso ad un malato.

Il primo nucleo familiare aveva rinunciato ad entrare per timore di subire ritorsioni dai Palermiti. In entrambi i casi le abitazioni sono state lasciate in ottime condizioni e questo ha reso le tempistiche più veloci.

La situazione resta delicata, sono trecento le lettere di sfratto da immobili occupati nella sola città di Bari, tra queste duecento dove viene revocato il diritto al mantenimento dell’alloggio popolare a causa delle morosità.

Casa popolare in centro, abusivo lascia le chiavi (2). Angela: “Avevo chiesto un cambio 11 anni fa”

Torniamo ad occuparci del filone delle case popolari di Bari e di una delle abitazioni più ambite di tutti, in pieno centro, nel quartiere Madonnella, e a pochi passi dal lungomare.

Un uomo, dopo aver occupato la casa, non si trova più in città e l’aveva “consegnata” alla figlia imprenditrice che l’ha abitata in sua assenza. L’abbiamo incontrata e intervistata, la chiacchierata ci ha lasciati davvero senza parole. La storia ha creato parecchio rumore come da previsioni.

Avevamo convinto la ragazza a cedere la casa popolare e, dopo avervi parlato della consegna delle chiavi dell’abitazione all’Arca, abbiamo parlato con chi ora ora è dentro. Angela e la sua famiglia vivevano in una casetta più piccola e avevano chiesto di cambiare alloggio 11 anni fa, sono tornati all’assalto dopo aver visionato il nostro primo servizio. E la storia ha avuto un doppio lieto fine perché la loro ex casa si presta decisamente ad una coppia più anziana.

Casa popolare occupata, 4 anni per sfrattare l’abusiva nipote del boss Palermiti a Japigia: la denuncia nel 2021

Nel corso delle operazioni, gli operai hanno montato una porta blindata che servirà a prevenire ulteriori occupazioni. La porta è installata davanti a quella d’accesso, dal lato del pianerottolo, mentre nell’appartamento è stata installata una telecamera – su un muro di fronte l’ingresso – che rileva i movimenti ed è collegata direttamente con le forze dell’ordine. In caso di effrazione, quindi, partirà un allarme che segnalerà l’intrusione.

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Bari, l’abusivo della casa popolare in centro si convince: annunciata la consegna delle chiavi

Torniamo ad occuparci del filone delle case popolari di Bari e di una delle abitazioni più ambite di tutti, in pieno centro, nel quartiere Madonnella, e a pochi passi dal lungomare.

Vi abbiamo raccontato una storia che ha creato parecchio rumore come da previsioni. Un uomo, dopo aver occupato la casa, non si trova più in città e l’ha “consegnata” alla figlia imprenditrice che ci abita in sua assenza. L’abbiamo incontrata e l’abbiamo intervistata, la chiacchierata ci ha lasciati davvero senza parole.

All’indomani della pubblicazione del nostro servizio, il presidente dell’Arca De Nicolo è stato ascoltato in Comune per fare il punto sulle occupazioni abusive degli alloggi popolari a Bari. La novità più croccante è che abbiamo convinto la ragazza a cedere la casa popolare, presto saranno consegnate le chiavi dell’abitazione all’Arca e noi saremo lì pronti a documentare il tempo che passerà dalla restituzione dell’immobile ad una nuova consegna.

Casa popolare vuota, ristrutturazione a metà. L’assegnataria scappa: “Sparite due aziende”

Torniamo ad occuparci del filone delle case popolari di Bari. Dopo il racconto dell’abitazione occupata dalla figlia imprenditrice dell’abusivo fuori città e il tour horror nelle cantine di alcune palazzine, vi raccontiamo la storia di un’altra casa popolare vuota.

Questa volta ci troviamo nella palazzina di corso Sonnino situata al civico 14. L’ultima assegnataria è stata un’anziana signora, trasferita dai parenti altrove dopo il sopraggiungere di alcuni problemi di salute. Bene, la casa è stata assegnata dopo tre anni.

Le condizioni dell’immobile non hanno permesso all’assegnataria di entrarci da subito, così sono stati affidati i lavori a diverse ditte, ma il compito non è stato portato a termine. L’Arca ha così chiesto all’assegnataria di provvedere ai lavori. E così l’abitazione è rimasta vuota per un altro anno, per un totale di quattro anni. Un crimine pensando che c’è gente disperata fuori in attesa di una sistemazione.

Occupa casa popolare in centro, la figlia imprenditrice la abita in sua assenza: “Peccato perderla”

Torniamo ad occuparci del filone delle case popolari di Bari dopo la pubblicazione dell’ultima graduatoria. Questa volta parliamo di una delle abitazioni più ambite di tutti, in pieno centro, nel quartiere Madonnella, e a pochi passi dal lungomare. Siamo venuti a conoscenza di una storia destinata a creare clamore.

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Muffa e cortocircuiti, emergenza abitativa da paura. Domenica: “Quattro anni di promesse inutili”

Torniamo ad occuparci del filone delle case popolari e dell’emergenza abitativa a Bari. Questa volta ci troviamo a San Girolamo, protagonista della vicenda è Domenica.

Per diverso tempo l’hanno rassicurata sulla possibilità di ottenere una casa e di arrangiarsi nell’attesa. Si trova in graduatoria, ma potrebbero passare diversi anni.

Nel mentre Domenica si trova da 4 anni in emergenza abitativa. E qui inizia un’altra storia. Vi mostriamo le condizioni della casa, Domenica è stata costretta a portare la figlia in ospedale ed è stata costretta a buttare indumenti e mobili a causa della muffa.

Domenica è stanca, ha pensato anche di diventare abusiva e occupare un’abitazione. Nonostante le dichiarazioni del sindaco di Bari, Vito Leccese, ai nostri microfoni, al momento la situazione è rimasta tale e quale a quella di mesi fa.

“Eredita” la casa popolare e mette dentro il nipote, denunciato dalla sorella: “diritto” decaduto

Torniamo ad occuparci del filone delle case popolari e lo facciamo ancora una volta da Sannicandro. Vi abbiamo raccontato nei mesi scorsi l’assurda vicenda con protagonista Angela. Con lei eravamo andati a denunciare suo fratello Cosimo che era riuscito, nel 2017, ad ottenere la residenza in una casa popolare prima che suo padre, l’assegnatario di quell’abitazione, morisse nel 2017.

Quando è morto il padre diversi anni fa, non ha restituito le chiavi. Dentro l’abitazione sono entrati un nipote dell’uomo, figlio dell’altra sorella, e la compagna. Non avrebbero alcun titolo a stare nella casa popolare e Angela ha lottato affinché quell’abitazione venisse lasciata libera per chi ne ha davvero bisogno.

L’avevamo accompagnata in Comune a caccia di risposte e avevamo innescato un vero e proprio terremoto. Ci sono importanti novità. È stato rilasciato il decreto di decadimento dell’abitazione. Abbiamo comunicato la notizia di persona ad Angela, rimasta entusiasta dall’annuncio. Ora la palla passa alla burocrazia italiana con la speranza che i tempi siano brevi.