All’indomani della pubblicazione del video gli inquilini del palazzo hanno voluto raccontarci la loro verità, lontana da quella descritta dalla donna.
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La segnalazione giunta in redazione è sembrata troppo anche per noi e quindi abbiamo deciso di andare personalmente al civico 37 di via Giuseppe Di Vittorio, a Bisceglie, con l’obiettivo di capire come stessero realmente le cose.
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Isa (nome di fantasia) dal 2017 riceve minacce e subisce aggressioni da alcune persone che abitano nel suo palazzo perché vogliono impossessarsi dell’abitazione a lei regolarmente assegnata: “Vissuti 5 anni di inferno, non posso mai uscire, sono caduta in depressione e nessuno qui mi aiuta”.
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La vicenda di Triggiano intreccia il filone delle case popolari e quello della burocrazia italiana. Antonella è costretta ad aspettare i 60 giorni previsti dalla legge per presentare ricorso da chi è stato escluso dall’assegnazione.
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Torniamo ad occuparci del filone delle case popolari dell’Arca. Questa volta ci troviamo a Rutigliano, nella palazzina dove abitano 6 famiglie costrette a vivere da due anni senz’acqua.
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Siamo tornati, 18 anni giorni dopo il nostro primo servizio, da Antonella, la giovane mamma che, con una bambina di 7 anni e un’altra in arrivo, ha occupato abusivamente un’abitazione vuota da 8 anni a Mungivacca.
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Alla morte dell’assegnatario la casa popolare è rimasta vuota per 8 anni. Antonella, in emergenza abitativa, dopo un anno senza risposte ha deciso di occuparla abusivamente.
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Dopo aver parlato del caso anche con il sindaco di Rutigliano, Giuseppe Valenzano, siamo tornati nell’abitazione perché mamma Rosa ha importanti novità per noi.
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Non sappiamo se l’immobile sia stato già messo a disposizione del Comune o se l’Arca non abbia ancora segnalato il caso. La speranza è che si intervenga subito.
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Ci troviamo ancora una volta nel quartiere San Paolo di Bari. Dalla luce all’ascensore con il buco, non si salva praticamente niente. Una situazione resa ancora più disastrosa dal fatto che nella palazzina ci sono almeno 8 persone invalide, barricate in casa perché impossibilitate a muoversi.
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