Mercati serali a Bari, Montaruli (CasAmbulanti) boccia l’esperimento: “Uno sfacelo Leccese intervenga subito”

“Gli allineati tentano, invano, di rappresentare una realtà distorta e non conforme alla verità ma è davvero buffo il tentativo di far passare i mercati serali di Bari, con l’obbligo per gli ambulanti di operare sin dalle prime ore del pomeriggio, con temperature elevatissime, privati del diritto al lavoro negli orari prestabiliti, come qualcosa di positivo”. Sul delicato argomento, che ormai è diventato anche di natura politica ed amministrativa, torna ad esprimersi il leader sindacale pugliese, Savino Montaruli di CasAmbulanti.

“Quello che è accaduto questi giorni sui mercati serali e quello che ancora accadrà è tutto nelle parole degli ambulanti che, intervistati, hanno appoggiato in maniera chiara ed inequivocabile la nostra posizione di merito. Nella fattispecie – prosegue Montaruli – è impensabile che si possa imporre, d’imperio e senza alcuna flessibilità, lo spostamento degli orari dei mercati dalla mattina alle ore più torride del pomeriggio. Un’assurdità. In questi giorni abbiamo visto Operatori arrivare sulle aree mercatali dei serali, addirittura a mezzogiorno per essere pronti ad operare rispettando gli orari del comune cioè dalle ore 16,00 alle ore 21,00. Non sono pochi, infatti, coloro che hanno accusato il colpo di calore dei 40 gradi pomeridiani, mentre si accingevano a montare le attrezzature di vendita, con tal altri che addirittura erano ancora sulle aree mercatali dopo le 23,00, per tornare alle proprie abitazioni a notte fonda e dover ripartire per altri mercati del giorno dopo alle ore 4,00 di notte. Ritengo che il primo atto del Sindaco Leccese debba essere l’urgente modifica di quel disastroso Documento Strategico del Commercio che tanti danni sta creando, con colpevole sostegno degli allineati che sono rimasti silenti, allorquando non servili ed accondiscendenti. I mercati serali, così come da noi sempre sostenuto e come richiesto dagli Operatori mercatali, anche baresi, devono essere aggiuntivi e straordinari, liberi e non imposti; non un obbligo ed una forzatura persino contra legem. Nel corso di questi mercati abbiamo anche assistito all’azione del Comando di Polizia Locale che ha redatto dei Verbali d’Ispezione certificando che le attività avevano superato il limite delle ore 22,00 per sgomberare le aree occupate, come per Regolamento comunale. Cosa succederà dunque ora a quelle decine e decine di Operatori che, oltre le ore 22,00 erano ancora su quelle aree mercatali? Saranno verbalizzati, come prevede il Regolamento? Oltre il danno anche la beffa? Ho contattato l’Ufficio Suap e mi hanno confermato che, al contrario di quanto accaduto lo scorso anno, quest’anno non ci sarebbe neppure stata l’ordinanza di prolungamento degli orari di vendita fino alle ore 22,00 ma solo fino alle 21,00. Perché sarebbe accaduto tutto questo? Chi ne pagherà le conseguenze? Un disastro che probabilmente sfugge a tutte quelle menti non pensanti che con gli occhi e le bocche chiuse fanno gli Yesman al servizio della politica e si permettono di criticare il nostro buon operato sostenuto dalla Categoria. Un’altra brutta storia che mette in evidenza quanto ci sia da lavorare nel comune di Bari per rimettere molte cose a posto. Chissà se Decaro sapeva cosa sarebbe scaturito da tutte quelle leggerezze. Come dico sempre al mio amico Antonio: “sei stato troppo per strada e poco nei tuoi Uffici a controllare cosa accadeva” – conclude senza mandarle a dire il sindacalista pugliese. Intanto CasAmbulanti chiede che Leccese convochi immediatamente le Sigle di Rappresentanza per scongiurare altri disastri con i serali del mese di agosto.

Bari, chiesto ripristino del mercato del mercoledì a Japigia. CasAmbulanti: “Da tre mesi nessuna risposta”

Non c’è pace per i mercati nel rione Japigia. In data 5 aprile del 2022, il presidente di CasAmbulanti, Savino Montaruli, aveva espressamente richiesto al Comune di Bari di ripristinare il mercato del mercoledì in via Caduti dei Partigiani, fermo a causa delle linee guida anti-covid. Una richiesta avanzata a norma di legge che però è rimasta inascoltata provocando uno stato di agitazione tra i mercatali.

“La nota CasAmbulanti era finalizzata alla corretta attuazione della normativa che prevedeva il ripristino dell’area mercatale alle condizioni preesistenti, in considerazione della fine dell’emergenza pandemica a decorrere dallo scorso 31 marzo. La rimodulazione covid dell’area mercatale, infatti, aveva creato e continua ancora oggi a creare condizioni di enormi disparità tra gli Operatori del mercato” sottolinea Montaruli.

“A distanza di oltre tre mesi – conclude – nessun provvedimento di ripristino è stato adottato dal comune di Bari ed ecco che gli operatori, stanchi di questa disastrosa situazione, reagiscono proclamando lo stato di agitazione. Situazione quindi incandescente nel comune di Bari dove, finalmente, la questione legata ai mercati fatiscenti ed abbandonati a se stessi pare trovare sostegno da parte delle Associazioni di Settore che, come nel caso di CasAmbulanti stanno prendendo di petto la situazione per evitare il definitivo declino di attività storiche che chiedono dignità ed attenzione istituzionale”.