Aggressione razzista a Parco Rossani, il processo è da rifare: annullata la condanna inflitta a Alessio Blasi

La condanna a 8 anni di reclusione inflitta in primo grado al 20enne Alessio Blasi, per l’aggressione razzista del 5 aprile 2002 ai danni di un giovane di origini senegalesi a Parco Rossani, era stata ridotta a 3 anni dalla Corte d’Appello di Bari. Nell’occasione la vittima, raggiunta da un violento pugno al volto, ha perso un occhio. Erano state confermate le accuse di lesioni gravissime pluriaggravate dall’odio razziale e dalla presenza di minorenni, mentre era stata esclusa l’aggravante della provocazione. La pena del Tribunale fu ridimensionata a causa di calcoli errati, mentre venne confermato anche il risarcimento danni nei confronti della vittima.

Ora però la Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di secondo grado, impugnata sia dalla Procura generale di Bari che dalla difesa dell’imputato. La prima chiede una più alta, mentre il legale del giovane punta ad una ulteriore riduzione della condanna, eliminando l’aggravante dell’odio razziale. Il processo dunque è da rifare.

Maternità surrogata, a Bari i nonni vogliono cancellare l’ex nuora dall’atto di nascita: ricorso respinto

Due donne si sposano a New York e, tramite il ricorso alla maternità surrogata vietata in Italia, riescono ad avere una figlia. Le due poi si separano e i genitori della mamma genetica hanno presentato un ricorso per far cancellare dall’atto di nascita della minore, presente negli archivi del Comune di Bari, il nominativo della mamma intenzionale.

La Corte di Cassazione ha però dichiarato inammissibile il ricorso per carenza di un interesse concreto ad agire. “Nel caso di specie è stato messo in discussione il legame di filiazione – giuridicamente riconosciuto attraverso la trascrizione dell’atto di nascita estero nei registri dello Stato Civile del Comune di Bari – tra la bambina e la genitrice di intenzione, la quale, sebbene non abbia alcun rapporto genetico e/o biologico con la piccola, ha condiviso con l’altra mamma il progetto di genitorialità – spiega l’avvocato della donna -. Ma la posizione del figlio non deve subire conseguenze pregiudizievoli derivanti dalle condotte e dalle decisioni degli adulti. Non v’è dubbio che il bambino nato all’estero da pratiche alternative debba essere tutelato da una piena genitorialità, quale principio di rilevanza costituzionale primaria dell’interesse superiore del minore, che si sostanzia nel preservare il legame che unisce il figlio a coloro i quali hanno assunto nei suoi confronti la responsabilità genitoriale sin dalla sua nascita”.

Tangenti per appalti truccati, annullata l’ordinanza del Riesame: no all’interdizione dell’ex dg Asset Sannicandro

La Cassazione ha accolto il ricorso dell’avvocato Michele Laforgia e ha annullato con rinvio l’ordinanza con cui il Riesame aveva confermato l’interdizione per un anno dai pubblici ufficiali per Elio Sannicandro, l’ex direttore generale dell’Asset Puglia accusato di aver ricevuto “denaro in più occasioni” per un totale di 60mila euro dall’imprenditore Antonio Di Carlo in cambio dell’assegnazione di appalti. Secondo la Cassazione ci sono errori e imprecisioni nell’ordinanza e per questo il Riesame dovrà nuovamente esprimersi.

“Sono sei mesi che dico di essere estraneo alle accuse e abbiamo evidenziato il tutto anche con varie argomentazioni. Parliamo di una misura cautelare su base indiziaria, per altro di intercettazioni che fanno riferimento a terze persone. Si tratta di una cosa discutibile. È chiaro che noi dobbiamo essere ancora cauti in questa fase. Invece c’è chi esercita il potere in maniera abbastanza discrezionale”, le parole dell’imputato.

“È stata annullata con rinvio l’ordinanza con cui il Riesame aveva confermato i gravi indizi per la misura cautelare – e chiarisce – quindi, formalmente la misura cautelare interdittiva è ancora in piedi ma ovviamente vedremo cosa scriverà la Corte di Cassazione che ha ritenuto evidentemente l’impianto motivazionale insufficiente e inidoneo a consentire la misura della sospensione da tutte le cariche pubbliche. È un dato di assoluto rilievo”, le parole del legale Laforgia, candidato sindaco a Bari.

Omicidio a Valenzano, ingiusta detenzione per 1445 giorni: anche la Cassazione nega il risarcimento a Lagioia

L’uomo è stato arrestato e accusato di aver ucciso il genero 38enne Alessandro Leopardi con una fucilata alle spalle e di aver bruciato il suo cadavere nell’ottobre del 2014. Dopo essere stato condannato in primo grado a 17 anni di reclusione, è stato assolto in Appello e la sentenza di non consapevolezza è diventata effettiva e irrevocabile nel 2019.

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