Gli agenti di polizia penitenziaria hanno trovato all’interno di una cella del carcere di Bari cellulari nuovi, ancora imballati, cuffie e caricabatterie nella disponibilità di alcuni detenuti. Gli oggetti, tutti non consentiti, sarebbero stati dati attraverso droni.
Femminicidio a Gravina, Lacarpia si toglie la vita in carcere a Bari. Dubbi sulla morte: aperta inchiesta
La Procura vuole vederci chiaro sulla morte di Giuseppe Lacarpia, il 65enne che si è tolto la vita nella sua cella del carcere di Bari nella notte tra lunedì e martedì. L’uomo era stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la moglie, la 60enne Maria Arcangela Turturo, a Gravina.
Lunedì aveva fatto visita per un’ora alla tomba della moglie nel cimitero di Gravina, dopo aver chiesto e ottenuto il permesso. Poche ore dopo si sarebbe tolto la vita in cella. La figlia, dopo aver “festeggiato” sui social la morte del padre, ha poi precisato: “Non è un festeggiamento, è giustizia per la mia mamma. Sono tutte preghiere fatte per lei”.
Le indagini dovranno stabilire se ci sono state falle nel sistema di sicurezza e se il suicidio poteva essere evitato. In passato Lacarpia infatti aveva già tentato due volte di togliersi la vita, senza successo, tanto da finire anche in ospedale. Bisogna capire anche perché ad esempio non è stata disposta la sorveglianza a vista per 24 ore. Sul corpo verrà effettuata l’autopsia.
Foro sul muro del cella: sventato tentativo di evasione dal carcere di Foggia
Ieri pomeriggio un poliziotto ha avvertito rumori provenire dalla sezione 4 e si è recato sul posto con alcuni colleghi.
Continue readingIl carcere di massima sicurezza, le 4 telefonate al mese e il procedimento dell’Ordine: la nuova vita di Olivieri
Olivieri, interrogato lunedì a Bari, ha fatto già ritorno nel carcere di massima sicurezza di Lanciano. Trattandosi di fatti di mafia, Olivieri si trova lì perché deve trascorrere la custodia cautelare nel circuito della cosiddetta alta sicurezza. È rinchiuso in una cella doppia della sezione Alta Sicurezza 3, il regime è durissimo e sotto solo al 41bis.
Continue readingMilano, ucciso dal compagno di cella dopo una lite per il telecomando: muore il barese Antonio Magrini
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, Magrini è stato ucciso da Domenico Massari al termine di una lite generata per aver cambiato il canale della televisione. Il 68enne barese prima è stato colpito alla testa con un oggetto, poi è stato strangolato con la cintura dell’accappatoio.
Continue readingFemminicidio a Taurisano, tenta il suicidio in carcere: il 56enne Albano Galati trasferito in isolamento
Albano Galati, il 56enne di Taurisano che si trova in carcere con l’accusa di aver ucciso la moglie Aneta Danielczyk colpendola con 20 coltellate, ha tentato di togliersi la vita in cella. Per questo è stato trasferito in isolamento. L’autopsia effettuata nei giorni scorsi ha accertato che sul corpo della 50enne polacca sono state inflitte 20 coltellate. Solo una è stata fatale, ovvero quella che ha reciso l’arteria del braccio destro. Dall’esame è emerso anche che l’uomo ha utilizzato un taglierino, rinvenuto spezzato in casa, oltre ad un coltello da cucina.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Albano Galati si è recato in un bar del Paese a bere whisky dopo l’omicidio con le mani ancora sporche di sangue, prima di presentarsi in commissariato e confessare quanto fatto. L’uomo, che ha ferito anche la vicina di casa a cui la vittima aveva chiesto aiuto per sfuggire alla furia omicida del marito dal quale si stava separando, ha manifestato in commissariato uno stato di alterazione psicofisica, si è sentito male e ha perso i sensi. Una volta rinvenuto, dopo l’intervento di un’ambulanza, è stato interrogato dai pm ai quali ha detto di non ricordare nulla, neanche perché si trovasse lì in quel momento. Galati era da poco in cura in un Centro di igiene mentale al quale si era rivolto spontaneamente dopo aver perso il lavoro in seguito a problemi di salute per cui aveva dovuto smettere di lavorare. La difesa è pronta a chiedere l’autorizzazione per una perizia psichiatrica e sembra essere decisa sulla pista dell’incapacità di intendere e di volere.
Maxi inchiesta a Bari, indagini verso la fine: Olivieri scrive nel carcere di massima sicurezza il suo memoriale
Per Michele Piscitelli e Mirko Massari, accusati di aver venduto il proprio voto all’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, la custodia in carcere è stata sostituita con quella ai domiciliari. Nelle prossime ore sono in programma le ultime discussioni sui ricorsi, poi le indagini si chiuderanno.
Continue readingCarcere di Foggia, trovano telefonino in una cella: agenti di polizia penitenziaria aggrediti da un detenuto
Stando alla ricostruzione fornita dall’organizzazione sindacale, un agente ha riconosciuto attraverso un video postato su una piattaforma social la cella dove era detenuto illegalmente il telefonino e ha organizzato con i colleghi una perquisizione durante la quale è avvenuta l’aggressione.
Continue readingLecce, il 49enne Matteo Lacorte si toglie la vita in carcere: s’indaga per istigazione al suicidio
Avevamo dato la notizia al termine del servizio esclusivo con la denuncia del detenuto Giovanni Cassano, fratellastro dell’ex calciatore Antonio. In una lettera passata alla nostra redazione tramite una terza persona, ha denunciato le condizioni disumane del penitenziario di Lecce.
Continue readingBari, finisce in carcere per 193 giorni ma viene assolto: imprenditore risarcito 23 anni dopo
Protagonista l’imprenditore svizzero 77enne Romeo Casola, coinvolto nel 2000 in una maxi inchiesta sul traffico di droga internazionale dall’Albania alla Colombia passando per la Puglia.
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