Bari Pride 2023, 10mila persone sfilano in centro: Bella Ciao cantata davanti alla Prefettura

La sfilata multicolore del Pride di Bari, partita nel primo pomeriggio da piazza Umberto, di fronte all’università, ha raggiunto piazza della Libertà dove, tra i palazzi della Prefettura e del Comune, migliaia di persone hanno cantato in coro Bella ciao. Alla manifestazione per i diritti Lgbtq+, secondo gli organizzatori del coordinamento del Bari Pride, partecipano almeno 10mila persone. La manifestazione che attraversa le strade del centro cittadino si concluderà in serata con una festa in piazza.

Tra gli altri, anche il sindaco, Antonio Decaro. “Quest’anno celebriamo i 20 anni del Pride pugliese – ha detto Decaro – dal 2003 ad oggi il Pride attraversa le strade di questa città e di questo noi siamo orgogliosi. In questi vent’anni per fortuna sono cambiate tante cose, a Bari come nel resto del Paese ma la strada dei diritti è ancora lunga”. “Essere qui oggi – ha aggiunto – per me significa testimoniare la mia volontà come uomo, come cittadino e come sindaco di voler percorrere questa strada insieme a tutte le associazioni, i movimenti, le persone che chiedono soltanto di vedere riconosciuti quei diritti legittimi che hanno tutti i cittadini, indipendentemente dalla persona che si ama o dal genere in cui ci si riconosce”.

Baby gang a Bari, ragazzini aggrediti in centro. La denuncia a Decaro: “Picchiati senza motivo ma dove viviamo?”

Un’altra aggressione ai danni di giovanissimi in pieno centro si è verificata nelle scorse a Bari. A denunciare l’episodio sui social è una cittadina che ha rivolto un appello al sindaco Decaro. “Ma è possibile che i nostri figli non possono essere liberi di passeggiare per le vie di Bari? Ma è possibile che dobbiamo tenerli chiusi in casa dopo un inverno di studio? Ma è possibile che i nostri figli devono essere malmenati da bambini di 8/9/10 anni in piazza Ferrarese senza alcun motivo, senza alcuna reazione, senza aprire bocca? Ma dove viviamo? Nella giungla? Sindaco, ma è possibile che non si può fermare questo schifo?”, le domande della cittadina.

“Non è il primo caso e non sarà l’ultimo se non si trova una soluzione a questo problema – conclude -. Io non accetto che mio figlio, mio nipote o qualsiasi altro bravo ragazzo non possa passeggiare liberamente per le vie della sua Città”.