Ruvo, ruba 900 euro in sacrestia. Parroco pubblica sui social il furto: denunciato 55enne barese – VIDEO

+++ IL VIDEO SUL NOSTRO CANALE TELEGRAM +++

È stato individuato e denunciato dai carabinieri il responsabile del furto avvenuto nella sacrestia della chiesa di San Michele a Ruvo di Puglia. Si tratta di un barese di 55 anni con precedenti. L’uomo era riuscito a portare via quasi 900 euro conservati nel cassetto della scrivania. Il parroco don Ignazio Gadaleta lo aveva però denunciato pubblicamente sui social, con tanto di video che riprendeva il miserabile furto. I soldi infatti erano destinati ai più bisognosi. Il 55enne è stato denunciato per furto aggravato.

Serie di furti in chiesa nel Leccese, via con i soldi degli offertori: arrestato 38enne. Bottino da mille euro

Si sarebbe intrufolato in diverse chiese del basso Salento asportando complessivamente circa un migliaio di euro dall’interno degli offertori e dai candelieri votivi.

Il ladro seriale, un uomo di 38 anni originario di Gagliano del Capo, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri della Compagnia di Tricase in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Lecce su richiesta della Procura. Fondamentale si è rivelata l’acquisizione delle immagini di videosorveglianza delle telecamere presenti nelle zone interessate.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo si sarebbe reso responsabile di otto furti, consumati nel periodo compreso tra novembre 2023 e marzo 2024, in altrettante chiese dei comuni di Castrignano del Capo, Miggiano, Salve, Tiggiano e Tricase. In un’occasione l’uomo sarebbe riuscito anche a smantellare la cassetta di sicurezza per la raccolta delle offerte, incassata nella parete del santuario Santa Maria di Leuca, a Castrignano del Capo. Al 38enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato applicato anche il braccialetto elettronico.

Organizza il matrimonio perfetto ma all’altare non c’è nessuno ad aspettarla: la triste storia dalla Valle d’Itria

Organizza il suo matrimonio nei minimi dettagli. Il vestito da sposa, il bouquet, l’acconciatura fatta, la chiesa decorata da addobbi floreali, la berlina con i vetri scuri che l’accompagna tra le strade del Paese. Pare fosse anche prenotata la sala ricevimenti. Ad attenderla in chiesa però non c’è nessun sposo e nessun invitato seduto tra i banchi.

Una storia curiosa ma allo stesso tempo triste, a fare da scenario la Valle d’Itria. Una donna ha simulato il proprio matrimonio come lo aveva sognato da quando era piccola. Il parroco le va incontro, prova a farla ragionare, senza successo. La sposa aspetta il suo sposo che non arriverà mai e in Paese non si parla d’altro.

Entra nella chiesa dove il fratello parroco celebra la messa e sbatte la testa a terra: muore 76enne a Gallipoli

Tragedia a Gallipoli Anna Rita De Rosa, di 76 anni, la sorella del rettore del Santuario della Madonna del Canneto, è morta a causa di una rovinosa caduta mentre stava entrando nella chiesa dove il fratello parroco era in attesa di celebrare la messa nel giorno della festa che ogni anno richiama migliaia di gallipolini.

La donna, molto conosciuta in città per i suoi trascorsi da maestra elementare, stava facendo ingresso nel santuario insieme ad un’amica quando all’improvviso, forse a causa di un malore, è caduta sbattendo la testa all’indietro. Vani i soccorsi dei sanitari del 118. La donna non ha più ripreso conoscenza. La messa e la successiva processione in mare si sono svolte regolarmente per volontà di don Gigi De Rosa e sono stati celebrati i funerali.

Entra in chiesa e va via con la statua di Gesù in spalla, il parroco: “Non ci piacciono le processioni tradizionali”

Entra in chiesa, si carica in spalla la statua di Gesù e come se nulla fosse va via con il simulacro. L’episodio è avvenuto il 29 maggio nella chiesa dell’Addolorata a Taranto. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, a denunciare l’accaduto con ironia è stata la stessa parrocchia sui social.

“Noi siamo differenti non ci piacciono le processioni tradizionali – si legge nel post a firma di don Amedeo -.’Fare di Cristo il cuore del mondo’, avrà pensato bene chi ti ha trafugato. Bravo fratello, hai servito il Maestro anche se non lo sapevi. E sì, il cuore di Cristo non può fermarsi in una chiesa, dentro le mura di un cenacolo. ‘Andate e portate a tutti il mio cuore’”.

Furto nella chiesa di San Nicola Vescovo: Carabinieri recuperano dopo due mesi l’anello portato via

Un prezioso anello rubato da una statua votiva all’interno della chiesa di san Nicola vescovo, nella frazione di Cocumola, è stato recuperato dai carabinieri di Minervino di Lecce. L’anello, parte integrante del patrimonio religioso locale, era un dono di grande valore, consegnato dai fedeli in segno di devozione. Le indagini, avviate subito dopo la scoperta del furto nell’agosto scorso, grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza e dell’attività di ricerca in tutta l’area, hanno portato alla luce importanti elementi che hanno consentito di ritrovare l’anello nella disponibilità di un uomo di Martano la cui posizione è al vaglio degli inquirenti. L’oggetto sacro è stato restituito al parroco e posto nuovamente sulla statua.