Sotto sfratto, Grazia cacciata dalla casa popolare. Gli abusivi ad Antonio: “Finisci al cimitero”

Dall’altra parte del telefono l’interlocutore, un parente “molto stretto” degli abusivi, fa una carrellata di teorie fuori da ogni logica, cercando di girare la frittata e facendo passare noi dalla parte del torto. Come se occupare una casa abusivamente fosse una cosa regolare e soprattutto una situazione tale da chiudere gli occhi.

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Loculi troppo stretti, al cimitero di Tricase non c’è spazio per i morti in sovrappeso: scoppia la polemica

I loculi di larga dimensione scarseggiano nel cimitero di Tricase, così i defunti in sovrappeso rischiano di non trovare posto. L’incredibile vicenda che arriva dal Salento sta facendo parecchio discutere. Una donna aveva espresso la volontà di essere sepolta accanto a sua figlia e a suo marito, ma la sua richiesta non è stata potuta realizzare. Gli ultimi loculi costruiti infatti non consentono a tutti i corpi di entrare: la tumulazione dei corpi in sovrappeso avviene infatti in quelli costruiti negli anni ’80 e 90′ (più larghi e più alti), anche se va precisato come si può sempre optare per la sepoltura a terra.

Cimitero di Bari, danneggiate alcune lapidi del campo islamico. Cidi: “Profanazione che lede le nostre sensibilità”

Alcune lapidi del campo islamico del cimitero monumentale di Bari sono state danneggiate, in particolare quelle che indicano il nome dei defunti e la data di nascita e morte. L’episodio è avvenuto qualche giorno fa ed è stato denunciato dai parenti dei defunti durante una visita alla necropoli. Il gesto vandalico è stato segnalato alla Cidi, Comunità islamica d’Italia, che a sua volta ha allertato il direttore del cimitero, esprimendo preoccupazione e chiedendo di fare luce sull’episodio e di “procedere con la recinzione dei campi con grate e inferriate non ancora sistemate”.

Non è la prima volta che i vandali entrano in azione nel cimitero barese danneggiando tombe e loculi. Cidi ricorda attraverso una nota che a novembre erano state danneggiate circa 50 tombe in una decina di giorni. “Questa profanazione lede le nostre sensibilità e ci fa riflettere di quanto irrispettoso vi sia nei confronti di chi vive per il bene comune e in armonia comunitaria e cittadina – commenta il portavoce di Cidi, Alessandro Pagliara -. Auspichiamo un più attento e vigilato controllo del sito cimiteriale, onde evitare ulteriori danni a strutture e coscienze”.