Patto di sangue per affiliarsi, il rapporto con i padrini e la scala piramidale: come funziona il clan Palermiti

L’indagine ha testimoniato la sacralità di tale organizzazione nel conferire rigide cariche, attraverso il cosiddetto patto di sangue. Ogni adepto aveva un padrino e tra i due nasceva un rapporto particolare. Se salivi di “grado” c’erano altri riti da fare. Gli unici due modi per ritornare indietro sono o pentirsi o lasciare la città.

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Amtab in mano ai clan, Picaro: “Il peggior fallimento di Decaro non si è accorto mai di nulla in 10 anni?”

“La situazione finanziaria dell’AMTAB ci preoccupava già tantissimo, ma il bilancio che non si riusciva a far quadrare per 4 milioni era solo la punta di un iceberg che oggi è andato a sbattere contro il peggior incubo per un sindaco: le infiltrazioni mafiose all’interno dell’azienda di trasporto pubblico locale. Una penetrazione così capillare che anche le assunzioni venivano fatte rispettando i vertici dei clan”. Inizia così la nota del consigliere regionale e presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Michele Picaro.

“Garantisti come siamo non puntiamo il dito, né utilizziamo l’importante inchiesta giudiziaria per fare la campagna elettorale (così come è d’uso fare il centrosinistra), ma invitiamo per prima il sindaco Antonio Decaro a una profonda riflessione, non solo perché è primo cittadino da 10 anni, ma perché la mobilità urbana è stata sempre uno dei suoi principali interessi, per questo oggi ci chiediamo: è mai possibile che in 10 anni di amministrazione non si sia mai accorto di nulla? E allora è evidente che qui a fallire è prima di tutto la politica, quella che a parole dice di contrastare la mafia e i metodi mafiosi, ma poi non si accorga che in una sua azienda partecipata pare ci fosse una gestione esterna e malavitosa. Oggi più di ieri, quindi, abbiamo il dovere di rileggere anche le dimissioni avvenute in questi anni da parte di presidenti dell’azienda – si legge nella nota -. Un fallimento della politica che da 20 anni governa Bari e la Puglia e che come centrodestra oggi ci spinge a non ripetere gli errori del passato. In questo scenario è evidente che se dopo vent’anni nulla è cambiato occorre ripartire da una rigenerata classe politica e dirigente della città di Bari sostenuta dal moto d’orgoglio dei baresi”.

Bari, assunzioni a tempo indeterminato per “rispetto”: le mani del clan Parisi sull’Amtab – I NOMI

Tommaso Parisi, Michele De Tullio e Tommaso Lovreglio, coinvolti nella maxi inchiesta di oggi, rispondono anche di estorsione aggravata e rapina con il metodo mafioso per pressioni esercitate sull’azienda del trasporto pubblico barese. Tramite la società di lavoro interinale “Lavorint spa agenzia per il lavoro” avrebbero imposto assunzioni a tempo indeterminato in occasione della Fiera del Levante 2018 e anche successivamente.

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