Tentati omicidi e spaccio a Putignano, faida tra i clan Capriati e Di Cosola-La Rosa: chieste 8 condanne – NOMI

La Procura di Bari ha chiesto condanne a pene da 3 anni 4 e mesi a 10 anni e 4 mesi di reclusione nei confronti di 8 imputati accusati, a vario titolo, di lesioni personali, tentato omicidio e tentata estorsione, con l’aggravante mafiosa, e di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti cedute anche a minorenni.

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Bitonto, faida tra clan per il traffico di droga: 25 condanne nel clan Cipriano

Sono 25 le persone tra capi e membri del clan Cipriano di Bitonto a essere state condannate a pene comprese tra i 18 anni e sei mesi e un anno e 4 mesi di reclusione dalla gup del Tribunale di Bari Antonella Cafagna. Gli imputati, tutti giudicati con rito abbreviato, sono accusati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, porto e detenzione di armi, detenzione di droga ai fini di spaccio, estorsione e violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale. Ad alcuni è stata riconosciuta anche l’aggravante mafiosa.

La pena più severa è stata inflitta al 36enne Francesco Colasuonno che, insieme al 34enne Giuseppe Pastoressa (condannato a 18 anni) è stato riconosciuto colpevole di aver “diretto e organizzato” l’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti nei comuni di Bitonto, Palo del Colle e in altre zone del nord Barese. La pena di 14 anni di reclusione è stata inflitta al 35enne Rocco Mena, uno dei “preposti” alle piazze di spaccio nel centro storico di Bitonto.

L’indagine “Porta Robustina” che portò agli arresti nel 2022 e alle condanne di ora iniziò dopo le reciproche aggressioni a mano armata tra il gruppo Colasuonno-Cipriano e quello riconducibile a Domenico Conte per la gestione dello spaccio nel centro storico di Bitonto. In particolare, nel corso di un conflitto a fuoco tra membri dei gruppi rivali, il 30 dicembre 2017 fu uccisa per errore la sarta 84enne Anna Rosa Tarantino.

Le condanne sono: 11 anni e 8 mesi Michele Rizzo (50 anni), 11 anni Vito Rizzi (31 anni) e 10 anni e 8 mesi di reclusione Giovanni Centrone (29 anni) e Ottavio Di Cillo (43 anni). Condannato a 10 anni e 4 mesi Bruno Schiraldi (33 anni), a 10 anni il 26enne Michele Pasquale, il 47enne Arcangelo Zamparino, il 40enne Biagio Antifora e il 32enne Vito Mercurio. Pene leggermente inferiori per il 38enne Felice Mongelli (9 anni e 8 mesi), mentre a 9 anni di reclusione sono stati condannati Francesco Colasuonno (32 anni), Roberto Lovero (33 anni), Biagio Papaleo (39 anni), Giorgio Costa (33 anni), Damiano Cataldi (45 anni). La condanna a sei anni di reclusione è stata inflitta a Francesco Ruggiero (45 anni), a 4 anni e 4 mesi per Carlo Antonelli (34 anni) e a 2 anni e 4 mesi per Giuseppe Casadibari (26 anni). Un anno e quattro mesi per Benito Ruggiero (33 anni), Martire Antonio Sblendorio (26 anni), Christian Leccese (34 anni) e Francesco Vulpis (27 anni).

Bari, definì l’avvocato Chiariello un “quasi affiliato” ai clan: il pentito Oreste condannato per calunnia

Le dichiarazioni, ritenute oggi false, furono utilizzate dal giudice di Lecce per riconoscere nei confronti dell’avvocato l’aggravante dell’agevolazione mafiosa nell’inchiesta per corruzione in atti giudiziari in cui Chiarello è rimasto coinvolto insieme all’ex gip Giuseppe De Benedictis.

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