Attici costruiti dove c’erano i vani tecnici. All’interno persone legate al clan, come la moglie di Leonardo Campanale e un affiliato che sta scontando la pena per omicidio ai domiciliari perché gravemente malato.
Continue readingGravina, traffico di droga e controllo sul territorio: 22 arresti nel clan di Vincenzo Mangione – VIDEO
L’indagine trae origine dal tentato omicidio di Mangione Nicola, cugino di Vincenzo e capo del secondo clan operante a Gravina, avvenuto nel gennaio 2018
Continue readingEstorsione con metodo mafioso: scacco al clan di San Pio, Santo Spirito e Palese
Gli arresti sono in corso contestualmente in diverse località delle Regioni Puglia, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna, Lazio, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Continue readingSpaccio, traffico di droga e possesso di armi: 14 condanne nel clan di Andria
L’attività investigativa ed il processo hanno ricostruito le gerarchie dell’organizzazione criminale, documentando il controllo delle attività illecite da parte del clan
Continue readingMafia nel Barese, il report della Dia: “Clan condizionano l’economia e la pubblica amministrazione della città”
“La criminalità barese si conferma la mafia degli affari”. E’ quanto si legge nella relazione del ministero dell’Interno al Parlamento riguardo l’attività della direzione investigativa antimafia (Dia) nei primi sei mesi del 2022, con riferimento alla criminalità organizzata in Puglia. “I principali sodalizi baresi avrebbero evidenziato avanzate strategie di investimento e spiccate capacità di insinuarsi all’interno degli enti locali condizionando i flussi economici, il libero mercato e l’attività della pubblica amministrazione”, prosegue il documento ricordando l’operazione “Levante” 1, conclusa dalla Dia il 15 febbraio 2022, che ha documentato come il clan Parisi si fosse bene inserito “nel contesto imprenditoriale, economico e sociale, in particolare nel settore della macellazione e lavorazione delle carni attraverso il controllo di società cooperative ed a responsabilità limitata” operanti anche nel settore della ristorazione. Proprio il clan del quartiere Japigia risulterebbe “il principale artefice delle commistioni fra business criminali e ambiti politico-amministrativi, conseguite tramite la ricerca di circuiti collusivi nel settore della funzione pubblica”. Secondo la relazione, il sodalizio barese avrebbe “manifestato la capacità di interagire con soggetti apicali di altre matrici criminali come quella camorrista dei Moccia di Afragola (Napoli), le cui proiezioni affaristiche hanno interessato anche la province di Lecce e Foggia grazie al coinvolgimento di amministratori locali e imprenditori”.
Spaccio di droga, estorsione e sparatorie: 6 condanne nel clan Di Cosimo-Rafaschieri
L’inchiesta ha svelato l’esistenza e l’operatività del gruppo criminale che voleva affermare e consolidare il proprio potere nel rione Madonnella di Bari, in contrasto con soggetti facenti capo alle famiglie Parisi-Palermiti-Milella
Continue readingMafia a Bari, estorsioni a commercianti e guerra tra i clan Parisi-Di Cosimo: 6 condanne definitive
A stabilirlo la seconda sezione penale della Cassazione che ha dichiarato inabissabili i ricorsi presentati da sei imputati, annullando con rinvio la posizione degli altri tre.
Continue readingPrecipita da un palazzo a Roma, il passato di Francesco Vitale tra processi e carcere: due condanne per spaccio
Il 45enne barese era coinvolto con altre 39 persone in un processo ancora in corso per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti a Capurso per conto del clan Velluto dal 1998 al 2004. Negli anni era stato già condannato altre due volte.
Continue readingFurti di cani, l’ombra del clan sugli allevamenti clandestini: “blitz” nella discarica dei rom
Alcune segnalazioni ci hanno portato nel nuovo campo rom che si è costituito in via Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, a due passi dalla tangenziale di Bari.
Continue readingBitonto, minacce social al pentito del clan: “Tempo al tempo. Non avrai mai pace”
Il 25enne Giuseppe Casadibari, collaboratore di giustizia, è tornato a Bitonto dopo 5 anni. Sono iniziate le minacce sui social da persone vicine al clan della città vecchia.
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