Farmaci in classe per chi ha bisogno di assumerli anche durante l’orario scolastico: firmato Protocollo di Intesa

Regione Puglia, Ufficio Scolastico Regionale e Aziende Sanitarie Locali hanno sottoscritto un nuovo Protocollo di Intesa affinché sia garantita la somministrazione di farmaci agli studenti durante le ore in cui sono a scuola. Firmato dal vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, dal direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Giuseppe Silipo, dal Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia Vito Montanaro, dai direttori generali delle ASL di Bari Luigi Fruscio (f.f.), della BAT Tiziana Dimatteo, di Brindisi Maurizio De Nuccio, di Foggia Antonio Nigri, di Lecce Stefano Rossi e di Taranto Gregorio Colacicco, il protocollo conferma e rafforza l’impegno avviato nel 2017 dalla Regione Puglia per garantire che gli studenti ricevano i trattamenti necessari, senza rischiare danni alla salute dovuti a ritardi o omissioni.

“Questo protocollo rappresenta un ulteriore passo avanti della Regione Puglia nella tutela della salute degli studenti — ha detto Piemontese — offrendo cure vicine a loro e garantendo che le scuole siano luoghi sicuri anche per chi ha bisogno di trattamenti quotidiani: grazie alla stretta collaborazione tra il sistema sanitario regionale e le istituzioni scolastiche, la Puglia conferma il suo impegno verso la salute dei cittadini più giovani e fragili, contribuendo ad assicurare un ambiente scolastico attento e sicuro”. L’intesa, approvata dalla Giunta Regionale, è stata elaborata con la collaborazione dei medici pediatri e segue le linee guida nazionali del Ministero dell’Istruzione e del Ministero della Salute, per permettere una gestione sicura della somministrazione di farmaci nelle scuole. I genitori degli alunni possono autorizzare la scuola a somministrare i farmaci necessari ai propri figli compilando una modulistica specifica e allegando una prescrizione medica. Questa procedura riguarda i farmaci che non richiedono abilità specialistiche sanitarie. Per i casi più delicati, che necessitano invece di competenze mediche, il protocollo prevede la possibilità di coinvolgere il personale sanitario delle ASL, in accordo con le scuole. Per assicurare un’adeguata somministrazione dei farmaci, il protocollo prevede anche attività di formazione e informazione per il personale scolastico, in modo da sapere come gestire eventuali emergenze e agire con competenza in caso di situazioni limite.

Bari, insegnante di sostegno fa sedere bimbo autistico sulla “sedia della vergogna” in classe: l’ira della mamma

“Mio figlio autistico di 8 anni sulla sedia della vergogna in classe, da allora ha iniziato a farsi la pipì addosso”. Inizia così la denuncia di una mamma ai microfoni de La Repubblica di Bari. La vicenda prende luogo in scuola primaria barese. Una sedia “camomilla” o della “riflessione”, questo sarebbe il metodo scelto dall’insegnante per “punire” un bambino autistico. In realtà però l’esperimento ha avuto risvolti assolutamente negativi.

“Ha fatto sedere mio figlio di fronte ai compagni di classe, tra l’armadio e il muro, senza dover toccare nessuno. Senza motivo, solo perché la nuova docente temeva che il bambino potesse far male a qualcuno – racconta -. In una settimana è precipitato a livello psichiatrico. Ha iniziato a farsi la pipì addosso dopo essere stato sottoposto alla sedia della vergogna. Viene anche chiamata sedia della riflessione, ma ha rappresentato soltanto un momento di mortificazione. L’insegnante non sapeva gestire la situazione. Mi ha chiamata affermando che dovevamo mandarlo in una struttura ad hoc. La maestra è andata via ammettendo che stava scaricando sul bambino la frustrazione di molti problemi legati al lavoro in classe”.

Bari, vanno in diretta Instagram durante la lezione in classe: sospesi due studenti di scuola media

Due studenti di una scuola media barese, situata nel Municipio I, sono stati sospesi per 5 giorni dopo essere andati in diretta Instagram durante un’attività didattica che si stava tenendo nella loro classe. Alcuni genitori hanno assistito alla trasmissione live e hanno denunciato quanto accaduto al personale dei docenti, la sospensione è stata poi decretata da un consiglio di classe.