G7 in Puglia, protesta a Bari per il clima: attivista si sente male e finisce in ospedale. Dubbi sulla duplice versione

È stato dimesso questa mattina dal Policlinico di Bari l’attivista che si era sentito male ieri sera, e secondo i suoi compagni era ‘svenuto’ durante una manifestazione del movimento ecologista Extinction Rebellion durante la quale alcuni giovani si sono incatenati ai cancelli dell’ingresso della fiera del levante di Bari dove è allestito il media center per il G7. Secondo la versione dei manifestanti, il giovane si stava incatenando a un tirante, come atto di resistenza passiva, “e la polizia è intervenuta, un agente ha tirato la catena stringendogli il collo mentre era seduto” e lui “è rimasto incastrato e ha perso i sensi” Differente la versione della questura, secondo cui “l’attivista non sarebbe svenuto e nessuno lo ha stretto”.

“Ha cercato di incatenarsi ai cancelli e mentre gli agenti di sicurezza tentavano di impedirglielo, ha detto di sentirsi male ed è stato portato con un’ambulanza del 118 in ospedale”. Saranno le immagini delle telecamere di sicurezza che sono stata già acquisite a chiarire la dinamica dell’accaduto. Intanto il giovane è stato tenuto sotto controllo tutta la notte e dimesso questa mattina. La protesta era stata avviata nel pomeriggio davanti ai cancelli della fiera del Levante per richiamare l’attenzione sul mancato rispetto degli accordi presi dai governi per frenare i cambiamenti climatici.

“Sciopero del Clima”, 400 persone in protesta a Bari: “Emergenza reale la Puglia deve cambiare”

Sono circa 400 le persone scese in piazza a Bari per lo ‘Sciopero del Clima’ organizzato in più di 35 città italiane dal movimento Fridays for future. In corteo hanno sfilato cittadini, studenti, rappresentanti di associazioni. “L’emergenza climatica – dice Marco Modugno, portavoce nazionale di Fridays for future Italia e referente barese del movimento – è sempre meno potenziale e sempre più reale. Siamo scesi nuovamente in piazza perché i giovani sentono ogni giorno di più la crisi climatica. L’ecoansia è un problema riconosciuto che grava sempre più sulle giovani generazioni, che non hanno potere, non sono ascoltate e non sono rappresentate dalle istituzioni”.

“Non possiamo – aggiunge – risolvere il problema climatico se le diverse generazioni non collaborano in un’unica direzione e se saremo lasciati soli. Oggi uniamo questioni nazionali ad altre locali: la Regione Puglia sta facendo gravi errori dal punto di vista delle politiche ambientali, a partire dalla discussa legge regionale sulle dune costiere. Ma abbiamo fatto richieste alle istituzioni anche per quanto riguarda l’ex Ilva, il problema della Xylella, il trasporto pubblico e le nuove infrastrutture energetiche della Regione come il gasdotto Poseidon di Otranto, dall’alto impatto ambientale”.

I manifestanti si sono riuniti in piazza Armando Diaz alle ore 9 e da è partito il corteo sul lungomare. Prima fermata all’esterno del palazzo della presidenza della Regione, poi la manifestazione proseguirà fino alla sede del Consiglio regionale in via Gentile, nel quartiere Japigia. Oltre a Fridays for future sono presenti gli attivisti di Ultima Generazione, il collettivo universitario Opposizione studentesca d’alternativa e gli studenti dei licei Flacco, Socrate e Salvemini.