Bitonto, sull’A14 con 6 chili e mezzo di cocaina nella BMW: arrestato

Nella tarda mattinata del 02.10.2024 la Polizia di Stato ha arrestato un uomo, presuntivamente responsabile, (accertamenti ancora nella fase delle indagini preliminari e che deve essere confermato dal giudice nel contraddittorio con la difesa) del reato di detenzione e trasporto di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Durante la vigilanza del tratto autostradale dell’A/14, in agro del Comune di Bitonto, i poliziotti della Polizia Stradale hanno intimato l’alt ad una autovettura BMW con alla guida un cittadino albanese, regolarmente residente in Italia.

Gli agenti, insospettiti dall’atteggiamento insofferente del fermato, hanno deciso di approfondire il controllo con l’intervento di unità cinofile antidroga della Questura di Bari.

Dalla perquisizione veicolare effettuata, i cani antidroga sono riusciti a percepire la presenza di sostanza stupefacente: rinvenuti 6 involucri a forma di parallelepipedo, contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per il peso di circa 6,5 Kg, abilmente occultati in un vano ricavato tra la paratia anticalore e il sottoscocca del mezzo.

Dopo le formalità di rito e su disposizione dell’A.G., l’uomo è stato accompagnato nel carcere di Bari, in attesa della convalida del provvedimento pre-cautelare da parte del giudice nel contraddittorio con la difesa.

Spaccio di cocaina in Puglia, nuovi arresti nel Foggiano e nella BAT: giro d’affari da 3,5 milioni

La Direzione investigativa antimafia ha eseguito altre 15 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati nell’operazione ‘Sed’, un’indagine condotta dalla Dia e dalla Dda di Bari nell’ambito della quale lo scorso 23 settembre, già 12 persone erano state arrestate perché accusate, a vario titolo, di aver promosso, diretto e partecipato ad un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

E di aver, di conseguenza, approvvigionato, detenuto e smerciato cocaina sul mercato di Foggia e provincia, nella provincia di Barletta-Andria-Trani, nel Basso Molise e in Abruzzo con un giro di affari valutato in circa 3,5 milioni di euro. Le 15 nuove misure (nove tra carcere e domiciliari e sei con l’obbligo di dimora) sono state disposte dal gip di Bari dopo aver sottoposto gli indagati a interrogatorio preventivo, un istituto di recente entrato in vigore e duramente criticato dai magistrati baresi già lo scorso 23 settembre.

Gli arresti sono stati eseguiti a Foggia, Napoli, San Severo, Manfredonia e nelle province di Pescara, Campobasso (nella zona di Termoli), Venezia e Barletta-Andria-Trani.

Bari, cocaina nell’auto dell’amante della moglie: l’avvocato Filograno condannato in appello a 2 anni e 8 mesi

La Corte d’appello di Bari ha ribaltato la sentenza di assoluzione di primo grado condannando a 2 anni e 8 mesi e a 12.000 euro di multa l’avvocato barese Gaetano Filograno per detenzione e spaccio di stupefacenti. Il professionista è accusato, insieme con il collega Nicola Loprieno (di recente rieletto consigliere comunale di Bari con il centrosinistra e che è stato rinviato a giudizio), di una sorta di complotto per il quale fu arrestato ingiustamente l’attuale compagno della ex moglie di Filograno.

I due avrebbero fatto in modo che l’uomo, un imprenditore, venisse trovato in possesso di droga nel corso di un controllo della Guardia di Finanza nel 2014. L’uomo – che pochi giorni prima del controllo aveva denunciato Filograno per stalking – fu arrestato perchè nella sua Smart furono trovati 26 grammi di cocaina, ma fu poi assolto con formula piena nel 2017. Nella vicenda è coinvolto anche un ex finanziere Enzo Cipolla, (che è già stato condannato) che coordinò la perquisizione e poi, nel 2016, chiese all’imprenditore 15mila euro per fornire un elenco di domande che il difensore dell’imprenditore avrebbe potuto fargli nel processo – in quella vicenda il militare fu ascoltato come testimone – in modo da smontare l’accusa di spaccio.