Bari, flash mob Coldiretti: “La Xylella avanza intervenire subito con un secondo piano di rigenenazione”

Gli agricoltori della Coldiretti hanno organizzato un flash mob questa mattina a Bari davanti alla sede dell’assessorato regionale dell’Agricoltura per sollecitare interventi urgenti “rispetto ad una emergenza, quella della Xylella, che nel 2025 compie tristemente 12 anni e ha coinvolto ottomila chilometri quadrati di territorio, senza che il patrimonio olivicolo compromesso sia stato ancora ricostruito”.

Sui cartelli degli agricoltori si legge “No a Puglia ostaggio di beghe politiche”, “Su articolo 6 spesi solo 20 milioni su 80”, “Subito secondo piano di rigenerazione”, “Bene 30mln ministero, ora secondo piano e indennizzi calamità”.

I manifestanti parlano di “disattenzioni e lungaggini burocratiche che stanno ostacolando la rigenerazione” e sollecitano interventi di “ricostruzione, quando il numero stimato di ulivi reimpiantati che sono poco di 3 milioni, contro i 21 milioni di piante infette per la strage causata dalla Xylella”.
“La Puglia non può permettersi di essere ostaggio di beghe politiche.

Con i 30 milioni di euro in più stanziati dal Ministero con il DL Agricoltura per il reimpianto di ulivi resistenti nelle aree colpite da Xylella, grazie al pressing di Coldiretti anche con la mobilitazione di 10mila persone, si potrà sostenere la rigenerazione delle zone infette in Puglia che si stima sia ferma al 17% del patrimonio olivicolo gravemente compromesso”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo.

Quanto “alla misura per la ricostruzione del primo piano nazionale di rigenerazione ad oggi risultano spesi poco più di 20 milioni di euro rispetto agli 80 già a disposizione, una cifra irrisoria rispetto ad una misura fondamentale per la ripresa produttiva, territoriale e paesaggistica dell’area colpita da Xylella che sconta una tempistica lunghissima e incompatibile con le urgenze del territorio colpito”, conclude Cavallo.

Protesta Coldiretti in Puglia, disagi a Bari: marcia dei trattori sulla ss16 e lungomare chiuso

La marcia dei trattori ha creato disagi questa mattina alla circolazione sulla ss16 a Bari, in direzione Brindisi, con un lungo serpentone. Disagi previsti anche in città visto che il lungomare sarà chiuso al traffico fino alle 14 per la manifestazione degli agricoltori indetta da Coldiretti che punta a sensibilizzare sulle gravi problematiche che affliggono l’agricoltura locale.

Tra le principali emergenze l’invasione dei cinghiali e di altri animali selvatici che minacciano la sicurezza nelle campagne e nelle città, la cronica siccità, aggravata da una gestione fallimentare delle risorse idriche, che sta stringendo in una morsa le campagne pugliesi e la mancata ‘ricostruzione olivicola’ dopo il disastro causato dalla Xylella, che ha provocato la morte di 21 milioni di ulivi.

Poca acqua, gli agricoltori tornano a protestare nel Barese: trattori incatenati davanti ai pozzi

Gli agricoltori pugliesi protestano per la carenza di acqua. Decine di imprenditori agricoli questa mattina hanno incatenato i trattori davanti ai cancelli dei pozzi perché “l’acqua viene erogata a singhiozzo, spesso non arriva proprio e alberi da frutto, mandorli e olivi seccano”. Lo denuncia Coldiretti Puglia, spiegando che “il gesto eclatante è stato messo in atto dinanzi ai cancelli di Pozzo della Parata a Bitonto dagli agricoltori ormai stanchi di vivere ogni anno una emergenza con l’erogazione dell’acqua a singhiozzo con turni che non riescono a garantire la corretta irrigazione dei campi”.

“A risentire è tutto il settore agricolo divenuto rovente e secco – denuncia ancora Coldiretti Puglia – con oltre 164 milioni di metri cubi di acqua in meno rispetto alla capienza degli invasi, con i prodotti agricoli di stagione a rischio nei campi”. Medesima situazione critica a Palo del Colle con il Pozzo Difesa che “non funziona a causa di problemi elettrici che inibiscono il funzionamento delle pompe”. Problemi vengono inoltre segnalati ad Adelfia, Terlizzi e Putignano, sempre nel Barese. Secondo l’associazione di agricoltori, “con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione”.

“I campi e le stalle – conclude Coldiretti Puglia – sono stretti nella morsa dell’emergenza siccità con la fallimentare gestione dell’acqua e della bonifica in Puglia, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete”. Per questo Coldiretti ha chiesto “ai Prefetti della Puglia un tavolo regionale permanente per l’emergenza irrigua e siccità che affronti senza indugio annose quanto impellenti questioni a carico di Arif (Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali) e dei consorzi di bonifica commissariati”.